Recensioni: Shadowhunters - Città di ossa (2013); Comic Movie (2013); Il mondo di Arthur Newman (2012)

New York. Clary Fray (Lily Collins) è in apparenza un'adolescente come tutte le altre, fino a quando inizia a vedere ovunque uno strano simbolo. Poco dopo la mamma (Lena Headey) viene rapita e Clary scopre di essere una discendente di una stirpe di Shadowhunters, semi-angeli guerrieri impegnati in un'antica battaglia per proteggere il mondo dai demoni. Insieme con Jace (Jamie Campbell Bower), un aitante cacciatore, e l'amico mondano Simon (Robert Sheehan), segretamente innamorato di lei, Clary si mette alla ricerca dell'antica Coppa Mortale, l'unico mezzo per trasformare un mondano in un cacciatore. La coppa di cui vuole impossessarsi a tutti i costi Valentine (Jonathan Rhys-Meyers), il cacciatore che ha rapito la mamma di Clary, per trasformare ogni bambino in cacciatore e purificare in questo modo il mondo dai Nascosti, mezzi demoni come vampiri, streghe e lupi mannari.

Shadowhunters - Città di Ossa, tratto dall'omonimo bestseller di Cassandra Clare, è un film fantasy pensato e realizzato per ragazzi giovani, in particolare coloro che hanno già apprezzato il romanzo. A livello tematico il film propone il classico percorso di iniziazione per la giovane protagonista, Clary, che in modo graduale scoprirà la verità sul passato e, contemporaneamente, la sua stessa identità. Il tutto senza rinunciare all'immancabile love story, che in questo caso passa attraverso la scelta tra il bellissimo guerriero Jace e l'amico di sempre Simon, condizionata in seguito da una sconvolgente rivelazione. Il film ha un ritmo incalzante e le scene d'azione si susseguono senza sosta, sprigionando una grande carica adrenalinica. Gli attori sono credibili anche se Lily Collins, per quanto si sforzi, è ben lontana da Jennifer Lawrence, notevole eroina nel film Hunger Games. Dunque un film piacevole che regala un intrattenimento leggero e coinvolgente, senza grandi pretese. Consigliato per giovani spettatori e in generale per chi ama il genere.

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Siamo solo a settembre e già abbiamo scoperto il peggior film dell'anno (e non solo). Comic Movie è una commedia senza capo né coda, in cui un tipo fuori di testa entra nell'ufficio di un famoso produttore per cercare di vendergli una sceneggiatura pessima, arrivandolo a minacciare per farsi ascoltare. Da qui nasce un film corale ad episodi all'insegna del nonsense, della demenzialità, del politically incorrect (nel senso peggiore del termine) e della volgarità. Ora lasciando stare qualche episodio che riesce a far sorridere principalmente per l'assurdità della situazione, il film è veramente pessimo e risulta difficile comprendere come grandi attori (Emma Stone, Elizabeth Banks, Gerard Butler, Hugh Jackman, Chloë Grace Moretz, Anna Faris, Kate Winslet, Kristen Bell, Josh Duhamel, Kate Bosworth, Naomi Watts, Richard Gere, Justin Long, Jason Sudeikis, Uma Thurman, Seann William Scott, Patrick Warburton, Leslie Bibb, Kieran Culkin, Liev Schreiber) hanno accettato di partecipare ad una porcheria simile. Sta di fatto che l'unica cosa sensata è quella di evitarlo, risparmiando per qualcosa di più meritevole (in tempi di crisi...)!

Wallace (Colin Firth) è un uomo divorziato con un figlio che lo evita sistematicamente, una nuova compagna che non ama e un lavoro che odia. Ex talentuoso giocatore di golf, Wallace decide di buttarsi tutto alle spalle e ricominciare da zero con un nuova identità: Arthur Newman. Dopo aver fatto perdere le tracce, Arthur inizia un lungo viaggio per raggiungere un milionario con la passione per il golf, ma durante il percorso si imbatte in Mike (Emily Blunt), una ragazza sbandata che come lui fugge dal proprio passato. Arthur e Mike condivideranno non solo il viaggio, ma la ricerca della propria identità, attraverso un divertente e pericoloso gioco di seduzione...

Il mondo di Arthur Newman è una commedia sentimentale dai risvolti drammatici che a livello tematico propone una riflessione interessante sulla ricerca della propria identità.

Quando infatti la vita diventa impossibile, Wallace e Mike decidono di scappare dalle proprie responsabilità per rifugiarsi comodamente nelle identità altrui, salvo poi rendersi conto che essere qualcun altro non basta a cancellare il passato. Da qui la metamorfosi con la rinnovata consapevolezza che l'unico modo per cambiare davvero è quello di affrontare e vincere i propri fantasmi. E in tal senso l'ottima interpretazione dei due attori protagonisti, Colin Firth e Emily Blunt, sostiene una sceneggiatura non proprio impeccabile, incapace di sfruttare fino in fondo lo spunto iniziale. Detto questo la visione risulta comunque piacevole e a tratti emozionante. Inoltre il film riesce nell'intento di far riflettere lo spettatore, proponendo uno spaccato di vita realistico e credibile. Consigliato!

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