Recensione: HUNGER GAMES (2012)

USCITA CINEMA: 01/05/2012
GENERE: Azione, Drammatico, Fantascienza
REGIA: Gary Ross
SCENEGGIATURA: Billy Ray, Gary Ross
ATTORI: Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Elizabeth Banks, Stanley Tucci, Woody Harrelson, Donald Sutherland, Lenny Kravitz, Isabelle Fuhrman, Wes Bentley, Willow Shields, Paula Malcomson, Raiko Bowman, Toby Jones, Kimiko Gelman, Nelson Ascencio, Brooke Bundy, Amandla Stenberg, Dayo Okeniyi, Leven Rambin
FOTOGRAFIA: Tom Stern
MONTAGGIO: Stephen Mirrione, Juliette Welfling
MUSICHE: T-Bone Burnett, James Newton Howard
PRODUZIONE: Color Force, Larger Than Life Productions, Lionsgate, Ludas Productions
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
PAESE: USA 2012
DURATA: 142 Min
FORMATO: Colore 

TRAMA
Ogni anno tra le rovine di quello che fu il Nord America, lo stato di Panem obbliga ognuno dei suoi dodici distretti a mandare un ragazzo e una ragazza a competere agli Hunger Games. In parte bizzarro spettacolo, in parte stratagemma intimidatorio del Governo, gli Hunger Games sono un evento televisivo nazionale nel quale i "Tributi" devono combattere gli uni con gli altri per la sopravvivenza. Contrapposta ai Tributi ben allenati che si sono preparati agli Hunger Games per tutta la vita, Katniss è costretta a contare sul suo brillante istinto oltre che sull'addestramento di un precedente vincitore dei giochi, l'alcolizzato Haymitch Abernathy. Per tornare a casa al Distretto 12, Katniss deve fare scelte impossibili nell'arena, che metteranno sulla bilancia la sopravvivenza contro l'umanità e la vita e contro l'amore.

RECENSIONE

Katniss Everdeen è una ragazza coraggiosa che cerca di prendersi cura della propria famiglia, in particolar modo della sorella, nel distretto 12, uno dei più poveri dello Stato. Particolarmente abile con l'arco, Katniss (Jennifer Lawrence) vive del raccolto della propria caccia, dopo la morte del padre.
In occasione degli Hunger Games, l'evento annuale organizzato dal potere centrale come tributo alla pace, ogni distretto è costretto a mandare due ragazzi, un maschio e una femmina, a competere in una gara per la sopravvivenza, all'interno di una foresta/arena "controllata", dove solo un concorrente può uscire vincitore.
Quando viene sorteggiata la sorellina, Katniss decide di offrirsi volontaria per il suo distretto, mentre tra i maschi viene sorteggiato Peeta (Josh Hutcherson).
Il loro mentore, un precedente vincitore dei giochi, l'alcolizzato Haymitch Abernathy (Woody Harrelson), proverà ad insegnargli come sopravvivere, soprattutto attirando l'attenzione e la simpatia degli "sponsor", una sorta di benefattori per i concorrenti. Ma chi riuscirà davvero a trionfare nell'arena? Questo dovete scoprirlo da soli.

Hunger Games è un film pensato e realizzato per i ragazzi, dove la violenza è ridotta e i "cattivi" non sono tali fino in fondo, o almeno mostrano sempre una parte umana, di cuore.
Un film pensato per l'intrattenimento, in bilico tra realtà e mondo videoludico, con qualche spunto di riflessione interessante legato alla spettacolarizzazione della violenza; al potere sempre più rilevante della comunicazione e della televisione in particolare; alla morbosità del pubblico verso la violenza, la morte e sentimenti più banali, perchè costruiti e poco "reali". Quello che conta nell'arena, infatti, non è la forza, ma la capacità di far divertire il pubblico, di appassionarlo alle proprie vicende; un riferimento abbastanza chiaro a quello che vediamo quotidianamente in tv, dai reality ai talk-show.

I punti di forza del film sono sicuramente la regia di Gary Ross, attento ai dettagli e bravo a creare, allo stesso tempo, un clima di attesa, tensione, a tratti anche di nervosismo, senza rinunciare al ritmo e all'azione.
Il secondo aspetto positivo, forse il più importante, è l'espressività e la credibilità degli attori, in particolar modo di Jennifer Lawrence, praticamente perfetta nei panni di questa giovane eroina che, pur essendo profondamente "umana", non si abbandona alla retorica o a facili sentimentalismi, ma anzi è brava a sfruttargli a proprio vantaggio.

Veniamo agli aspetti che, a mio avviso, non funzionano. Per chi non ha letto il libro, onestamente, non si capisce molto di quella che è la reale organizzazione politica dello Stato (anche se appare evidente una certa somiglianza con il Grande Fratello di Orwell), oltreché del percorso storico che ha condotto a quella situazione. Sarà che si tratta di una trilogia, anche cinematografica, ma questo primo episodio è abbastanza latente sotto questo punto di vista.
Come detto, essendo un prodotto pensato per ragazzi, la violenza è stemperata e l'umanità dei personaggi ha sempre la meglio sul loro "lato oscuro".
Lo sviluppo del gioco lascia qualche perplessità, soprattutto per la scelta di coalizzarsi quasi tutti contro la protagonista (neanche fosse "Rambo").
Infine non si può non notare una determina morale "buonista" di fondo, tipica dei film americani e, in generale, di quasi tutti quelli pensati per i ragazzi (della serie l'amore e la giustizia, alla fine, trionfano sempre!).

Hunger Games, dunque, è un film piacevole, grazie ad una buona realizzazione tecnica e una recitazione credibile ed espressiva, che merita di essere visto. Adatto principalmente per un pubblico di young adult.

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