Recensione: Il tesoro scomparso dei templari, di James Becker

Titolo: Il tesoro scomparso dei templari
Autore: James Becker
 
Editore: Newton Compton
Pagine:
377
Anno di pubblicazione: 2017

Prezzo copertina: 9,90 €


Acri, Palestina, Maggio 1291. La città, assediata da tempo dai mamelucchi, sta per cadere in mano ai musulmani. Pierre de Sevry, appena passato al comando dopo la morte del Gran Maestro Guillaume de Beaujeu, decide di mettere in salvo su una nave il ricco tesoro dei templari, oltre al maggior numero di donne e bambini, e affida a Thibaud Gaudin, tesoriere e futuro Gran Maestro dell'Ordine, questo delicato compito. Dartmouth, Devon, Giorni nostri. Robin Jessop, un'abile antiquaria, ha avviato da poco l'attività nella piccola e sonnolenta cittadina inglese. Entrata per caso in possesso di un antico libro-cassaforte, chiamato Ipse Dixit, Robin scopre che contiene una
pergamena, forse di epoca medievale, sulla quale è inciso un messaggio criptato. 

Castello di Sant'Ilario (Cipro)
Per sciogliere l'enigma, la ragazza pensa di rivolgersi ad un cliente, David Mallory, un consulente informatico appassionato di crittografia. Sulle tracce del libro però c'è anche un antico Ordine con sede a Roma che, dopo aver rintracciato Robin grazie a internet, non esita a mandare in Inghilterra una squadra di sicari, guidati dallo spietato Toscanelli, per recuperare la reliquia e mettere a tacere per sempre l'antiquaria. Scappati con un po' di fortuna all'agguato, Robin e David iniziano una corsa contro il tempo per decifrare il messaggio e scoprire che cosa contiene di tanto importante da spingere qualcuno ad uccidere...

Assedio di Acri, 1291
Il tesoro perduto dei templari è uno degli argomenti più gettonati tra gli scrittori di thriller storici, soprattutto negli ultimi anni. Nonostante questo, l'autore ha il grande merito di costruire un romanzo scorrevole capace di tenere il lettore col fiato sospeso fino all'epilogo. La trama è ben congegnata e supportata da un'adeguata ricostruzione storica, molto utile anche per i lettori profani. Inoltre risulta difficile non affezionarsi subito ai due protagonisti, divertenti e ricchi di risorse, a metà strada tra Indiana Jones e Robert Langdon. Proprio in relazione a quest'ultimo, protagonista dei romanzi di Dan Brown, il libro di Becker si inserisce inevitabilmente in quel filotto di thriller: una caccia al tesoro con tanto di enigmi da risolvere, rivelazioni storiche, fughe rocambolesce, sparatorie e qualche colpo di scena; in particolare, il finale aperto ci spinge ad attendere con ansia il prossimo episodio (già uscito in Inghilterra con il titolo The Templar Archive)! 

Avevo già apprezzato James Becker per Il vangelo di Nosferatu e non mi ha deluso. Il tesoro scomparso dei templari si rivela un'ottima lettura estiva capace di soddisfare gli appassionati dei misteri legati al grande ordine religioso medievale nonché tutti i fan di Dan Brown. Consigliato!

L'AUTORE
James Becker ha fatto parte per oltre vent’anni della Fleet Air Arm, l’aviazione della Royal Navy. Ha partecipato alla guerra delle Falkland e ad altre operazioni in zone calde del pianeta, dallo Yemen all’Irlanda del Nord, fino all’ex Unione Sovietica. La Newton Compton ha pubblicato Il Vangelo di Nosferatu e Il tesoro scomparso dei templari. 

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