Tempo da elfi (Guccini, Macchiavelli); Il bambino che disegnava parole e altre novità Giunti in libreria dal 13 settembre

Titolo: Tempo da elfi
Autore: Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli
Editore: Giunti
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 18,00 €

Le stagioni si avvicendano sempre uguali a Casedisopra, fra la tabaccheria della Nerina e le due caserme - dei Carabinieri e della Forestale - che invano vigilano sul bar-trattoria di Benito, dove anche quando la stagione della caccia è chiusa il maiale servito in tavola ha un curioso retrogusto di cinghiale... Eppure ultimamente qualcosa sta cambiando. In paese compaiono ragazzi e ragazze dagli abiti colorati, calzano sandali di cuoio intrecciati a mano e vendono i prodotti del bosco e della pastorizia:sono gli elfi, che vivono in piccole comunità isolate sulla montagna, senza
elettricità, praticando il baratto e ospitando chiunque bussi alla loro porta senza porre domande. Forse potranno essere loro a prendersi cura del territorio appenninico, sempre più trascurato e spopolato, mentre sul corpo della Forestale incombe il destino di venir riassorbito nell'arma dei Carabinieri? Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della Forestale, non fa in tempo a immalinconirsi con questi pensieri che ecco, nell'aria risuonano due spari proprio quando nemmeno i cacciatori avrebbero licenza di esploderli. E di lì a poco, ai piedi di un dirupo viene trovato un cadavere: proprio un giovane elfo, si direbbe. Inizia per Poiana l'indagine più difficile della sua carriera. Perché potrebbe essere l'ultima, ma non solo: perché si troverà a sospettare degli amici più cari, perché dovrà ammettere che l'intuito femminile può essere imbattibile, perché per trovare la direzione giusta dovrà essere pronto a perdersi nel bosco...

Titolo: Il bambino che disegnava parole
Autore: Francesca Magni
Editore: Giunti
Pagine: 372
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 16,00 €

Teo è un bambino intelligente, bello, dalla personalità spiccata, bravissimo a scuola. Fino a che, con l'approdo alle medie, qualcosa non sembra spezzarsi irreparabilmente e lui entra in una crisi sempre più ineludibile. Quando i genitori, spiazzati da quella che sembra essere una precoce adolescenza, chiedono aiuto, gli specialisti sono unanimi nel loro verdetto: semplicemente, Teo è dislessico. Da sempre. Fino a 12 anni è riuscito a nasconderlo utilizzando tutte le "strategie compensative" a disposizione della sua mente vivacissima, adesso - di fronte alla crescente complessità dello studio e delle sue grandi ambizioni - non riesce più a farlo, e la sensazione di inadeguatezza covata a lungo genera un panico buio, distruttivo. Inizia per lui, per i suoi genitori, per sua sorella Ludovica, per la famiglia intera un viaggio. Innanzitutto nel proprio stesso passato, per leggere a ritroso i segni di un problema che forse non riguarda solo Teo, ma che in lui per la prima volta si esprime con la perentorietà di un'urgenza. E poi fuori, nel mondo degli psicologi, dei neurologi, della scuola: che è la prima linea, il confine cruciale dove una difficoltà individuale può imboccare la via buia del disagio o trasformarsi in una straordinaria risorsa per tutti.

Titolo: Un frammento di mondo
Autore: Christina Baker Kline
Editore: Giunti
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo copertina: 14,90 €

Maine, 1939. È una bella giornata di luglio quando Christina vede arrivare dalla finestra l'amica Betsy e il suo futuro sposo Andrew Wyeth. Andy, giovane pittore, resta immediatamente affascinato da Olson House, la casa in cui Christina vive con il fratello. Le origini della famiglia Olson sono lontane, risalgono alla caccia alle streghe di Salem e a Nathaniel Hawthorne, tra racconti di maledizioni, storie di balenieri annegati e di marinai svedesi intrappolati dal ghiaccio. Colpita in tenera età da una malattia che le ha deformato gli arti, Christina è cresciuta lavorando e provvedendo alla casa nonostante il suo handicap, senza però riuscire a soddisfare le sue aspirazioni alla conoscenza, al viaggio e all'amore. Andrew Wyeth, fra i maggiori pittori americani del XX secolo, divenne suo amico e la immortalò nel quadro Christina's world, rendendola una figura iconica dell'arte contemporanea.

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