Recensione: Demoni, mostri e prodigi. L'irrazionale e il fantastico nel mondo antico, di Giorgio Ieranò

Titolo: Demoni, mostri e prodigi. L'irrazionale e il fantastico nel mondo antico
Autore:
Giorgio Ieranò
Editore: Sonzogno
Pagine:
158
Anno di pubblicazione: 2017

Prezzo copertina: 15,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

“Tutto il mondo è animato e pieno di dei” così scriveva il filosofo Talete due millenni e mezzo fa. Oggi, sulla scia di ciò che affermava lo studioso antico, Giorgio Ieranò, autore di numerosi e importanti scritti, ha realizzato un nuovo saggio basato sulla visione mitologica di greci e romani, e sull’esistenza di esseri misteriosi che nell’immaginario collettivo antico popolavano

boschi, fonti, caverne, etc. 

Un mondo popolato da prodigi che vivevano e governavano in modo soprannaturale e compivano gesta titaniche e fuori dalla portata dei comuni mortali. L’autore apre le danze parlandoci di Sfingi e Centauri, esseri fantastici, metà umani e metà animali che, grazie alla loro intelligenza superiore, interpretavano il ruolo di più grandi enigmisti e indovini del tempo; non possono mancare le Ninfe, creature affascinanti, eteree e ambigue che popolavano la natura, tenendosi lontane dal mondo civile; i Satiri e i Sileni, abitanti dei boschi che seguivano ovunque Dioniso accompagnandolo tra danze, festini e incontri peccaminosi; i mostri che popolavano i grandi mari del tempo e l’oltretomba. Ma non è tutto. Giorgio Ieranò, partendo dalle credenze e dai miti antichi sopracitati, crea una sorta di albero genealogico dei daimones, riportando non solo quelli partoriti da una forma mentis millenaria, ma anche quelli appartenenti ad un immaginario collettivo più recente come i vampiri, gli uomini lupo e i fantasmi che agitano le catene; figure cardini dei moderni romanzi horror e fantasy. 

Inoltre, con uno stile accurato ed un linguaggio forbito, ci spiega come le storie sacre e profonde del mito -caratterizzate da significati nascosti e metafore- diventino uno schema ciclico e si trasformino col tempo in romanzi e scritti di intrattenimento. Personalmente, la cosa che ho apprezzato profondamente è il fatto che Ieranò abbia creato un vero e proprio viaggio nella concezione e nell’immaginario chimerico antico, sottolineando come nella mente di un greco o romano, la razionalità e l’equilibrio andassero di pari passo con la superstizione.

In conclusione, consiglio questo saggio a chi ha voglia di saperne di più sulle leggende, sulla loro struttura e sui segreti del cosmo nascosti tra mostri e figure irraggiungibili.


L'AUTORE
Giorgio Ieranò insegna Letteratura greca all’Università di Trento. Si occupa in particolare di mitologia e di teatro antico. Tra i suoi libri: Arianna. Storia di un mito (2010) e La tragedia greca. Origini, storie, rinascite (2010). Per l’editoria e il teatro, ha tradotto i grandi autori del dramma greco. Con Sonzogno ha pubblicato la serie di narrazioni mitologiche composta da Olympos (2011), Eroi (2013) e Gli eroi della guerra di Troia (2015). Collabora con «Panorama», «La Stampa» e Radio24. 

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