Recensione: Il Dottor No, di Ian Fleming

Titolo: Il dottor No
Autore: Ian Fleming

Editore: Adelphi
Pagine: 269
Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo copertina: 18,00 €


Kingston, Giamaica. Alle sei e un quarto precise, come ogni sera,  l'agente segreto Strangways lascia il tavolo da gioco per comunicare con il quartier generale di Londra. All'uscita del club però, l'uomo viene freddato da tre colpi di pistola. Poco minuti dopo, la stessa sorte tocca alla sua collaboratrice Mary Trueblood. Preoccupati per la mancata comunicazione, i servizi segreti scoprono che la casa è stata bruciata e i due agenti sono spariti nel nulla. Per scoprire la verità, poco convinto della "fuga d'amore", M
decide di mandare in Giamaica James Bond, uscito malconcio dall'ultima missione in Russia.

Giunto sul posto, l'agente 007 si mette subito in contatto con il fido Quarrel, personaggio già conosciuto nel romanzo Vivi e lascia morire, e scopre alcuni eventi strani -pescatori spariti nel nulla, guardie armate fino ai denti e racconti su mostri sputafuoco- che riguardano Crab Key, un'isola privata di proprietà del misterioso Dr. Julius No. Intanto, mentre prosegue nelle ricerche, Bond finisce sempre più nel mirino di qualcuno che vuole farlo tacere per sempre. Convinto che si tratti del Dottor No, 007 decide di infiltrarsi a Crab Key per cercare le prove della sua colpevolezza. Ma chi è davvero il Dr. No? E cosa nasconde di tanto importante sull'isola?

Il dottor No è il sesto romanzo della serie con protagonista James Bond. Ian Fleming mescola abilmente spionaggio, azione e avventura sullo sfondo dell'esotica Giamaica. Tra i personaggi principali, oltre al celebre agente segreto, troviamo il gigante buono Quarrel, lo spietato dottor No -uno degli antagonisti più riusciti di sempre, e Honeychile Ryder, la ragazza dal fascino selvaggio resa immortale non solo dalla bellezza dell'attrice Ursula Andress, ma anche dalla descrizione dello stesso Fleming.

"Cera una ragazza. Nuda. Di spalle. Non completamente nuda. Indossava una grossa cintura di pelle intorno alla vita, da cui al fianco destro pendeva un coltello da caccia infilato in un fodero di cuio. L'erotismo era tutto in quella cintura. [...] Era nella classica postura del nudo, tutto il peso sulla gamba destra, il ginocchio sinistro piegato leggermente verso l'interno, la testa inclinata di lato. Aveva una schiena magnifica. La pelle era di un café au lait chiaro e uniforme, con la morbida lucentezza del satin grezzo. La spina dorsale aveva una curvatura profonda e sensuale [...]. Le gambe erano drite e affusolate, da sotto il tallone sinistro appena sollevato non traspariva nessuna pelle rosa. Non era una ragazza di colore. I capelli erano biondo cenere. [...] La spiaggia vuota, il mare blu e verde, la ragazza nuda con i capelli biondi, ricordavano qualcosa, a Bond. Frugò nella mente. Ma certo, la Venere di Botticelli vista da dietro."

Come il precedente Dalla Russia con amore, il romanzo di Fleming cattura subito l'attenzione del lettore e lo tiene col fiato sospeso fino all'epilogo. Oltre agli ingredienti classici della spy story (attentati, basi segreti, missili pronti a esplodere), in questo libro spiccano diversi elementi esotici come i pericolosi chigroes (meticci cino-afro-americani), centopiedi letali, "draghi meccanici", tarantole, cormorani e persino il leggendario kraken (calamaro gigante); i quali contribuiscono a rendere accattivante la lettura.

Da questo libro è stato tratto il film Licenza di uccidere, un successo di pubblico assoluto per l'epoca, che tuttavia -a mio avviso- non regge il paragone con il romanzo.

L'AUTORE
Ian Lancaster Fleming (Londra, 28 maggio 1908 – Canterbury, 12 agosto 1964) è stato un giornalista, militare e scrittore inglese, celebre per aver creato il personaggio dell'agente segreto James Bond, nome in codice 007, dando vita coi suoi romanzi a un nuova visione della letteratura gialla inglese. 

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