Recensione: Demelza. La saga di Poldark, di Winston Graham

Titolo: Demelza. La saga di Poldark
Autore: Winston Graham
Editore: Sonzogno
Pagine:
496
Anno di pubblicazione: 2017

Prezzo copertina: 19,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Per tutti i lettori di Winston Graham, la casa editrice Sonzogno porta in Italia il secondo volume della saga di Poldark, Demelza. Questo nuovo e coinvolgente romanzo, ci riporta nelle amate brughiere della Cornovaglia del 1790, un luogo impervio, selvaggio e di straordinaria bellezza. Qui, Ross Poldark, gentiluomo coraggioso, forte e testardo, dopo essere ritornato dalla guerra, scopre la magione della sua famiglia in decadenza, e decide di conseguenza di rimboccarsi le maniche per
restaurare il nome della sua famiglia.

La situazione sembra decollare e il tutto viene coronato dal suo matrimonio con Demelza, una ragazza intelligente e di spiccata bellezza, ma figlia di un povero minatore della contea. Nonostante Ross la ami e stimi e dia poco peso alle origini della moglie, la società in cui vive non è dello stesso avviso e di conseguenza piovono su Demelza feroci commenti legati alle sue maniere poco raffinate e sgraziate, all’istruzione povera che ha ricevuto, agli abiti sgualciti e all’assenza di ninnoli.

Questo però, non impedisce alla giovane donna di restare al fianco di suo marito Ross nelle situazioni più spiacevoli, come la grave crisi economica in cui versa l’intera regione: l’industria del rame -principale fonte di guadagno per la Cornovaglia- è sull’orlo del collasso definitivo, da un lato a causa della sua svaluta sul mercato, dall’altro per colpa di banchieri arrivisti e senza scrupoli come George Warleggan. A questo punto, Ross decide di mettere a repentaglio i suoi averi, la sua eredità, il suo nome e la sua stessa vita pur di risollevare le sorti della sua famiglia e di tutte le genti locali. Si ritrova così diviso tra una nobiltà insipida e malvagia che si fa beffa dei poveri sprecando denaro in inutili ricevimenti sfarzosi, e il malcontento della popolazione alle prese con la fame, gli stenti, una burocrazia fasulla e tempeste feroci. Riuscirà Ross ad essere ancora una volta l’eroe della Cornovaglia?

Con un linguaggio forbito ed uno stile elegante, Winston Graham ci riporta nelle amate terre del sale e del vento per narrarci le vicende dell’avvenente e intrepido Ross Poldark, un uomo che, nonostante i difetti, si fa amare grazie alla sua compassione, al suo altruismo e al suo buon cuore. Ad accompagnare le sue avventure, non può mancare la dolce e impavida Demelza, una donna povera di beni materiali, ma ricca nell’animo e nobile nelle azioni. La cosa che va sottolineata è il fatto che questo classico, nonostante si focalizzi sulle vicende della vita del protagonista maschile, mette in risalto i problemi sociali e politici, le divergenze culturali, la povertà, il sistema economico, la giurisdizione e l’etica di una regione temibile e affascinante come la Cornovaglia. In sintesi, un romanzo che parla di amori difficili, lotte per la sopravvivenza e scalate sociali che consiglio agli appassionati dei classici, ma anche a chi ha visto la serie televisiva della BBC One.

L'AUTORE
Winston Graham (1908-2003), nato a Manchester e trasferitosi a diciassette anni a Perranporth in Cornovaglia, è stato un noto e prolifico romanziere inglese, famoso principalmente per la saga Poldark e per il thriller Marnie, portato sul grande schermo da Alfred Hitchcock. Questo è il primo dei dodici romanzi della fortunata serie ambientata tra il 1783 e il 1820, che con 40 edizioni internazionali e milioni di copie vendute rappresenta un vero e proprio classico tra i romanzi storici. La saga ha avuto due adattamenti televisivi di straordinario successo, entrambi prodotti dalla Bbc: la prima volta nel 1975, con una serie tv trasmessa anche in Italia; la seconda nel 2015. Questa è la prima traduzione integrale pubblicata in Italia. 

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