Recensione: UN PERFETTO NATALE. LA FESTA DELLE FESTE, ventidue racconti per riscoprire lo spirito del Natale

Titolo: Un perfetto Natale. La festa delle feste
Autore: AA.VV.
Editore: Atmosphere
Pagine: 200
Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo copertina: 16,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Un perfetto Natale. La festa delle feste è una raccolta adatta ai lettori di tutte le età. Attraverso stili diretti, eleganti e conformi all’epoca in cui sono stati scritti i ventidue racconti (fine ‘800- inizio ‘900), gli autori guidano il lettore attraverso storie di ordinaria quotidianità, di spiritualità e di forte fede cristiana. Non a caso, grazie ad allegorie e metafore, il consumismo e il materialismo dell’animo umano si scontrano con l’idealismo e la devozione tipica del Natale, mettendo così in
risalto valori fondamentali come l’amore, l'affetto, la generosità, la gaiezza e la magnanimità. Una raccolta che si fa apprezzare in primo luogo per la multietnicità dei racconti, in cui troviamo storie egiziane, ungheresi, tedesche, inglesi e italiane; in secondo luogo, per la possibilità che offrono al lettore moderno di ricoscoprire lo spirito antico (e autentico) del Natale.

Tra le storie narrate che mi hanno colpita di più, Un regalo meraviglioso, una fiaba popolare egiziana di Rahab al-Qutaybi in cui ci viene raccontata la storia di una piccola famiglia povera, formata da una bambina di soli tre anni e dal padre che vivono in una casa minuscola. La piccola, il giorno di Natale, decora una scatola utilizzando ricchi ornamenti e gingilli. Il padre, prima infastidito per lo spreco della carta, rimane stupito quando la bambina gli regala la scatola, la quale, seppur vuota, racchiude tutto il suo amore e affetto.

In La notte santa, racconto di Selma Lagerlof, l’autrice ci narra della sua infanzia costellata di ricordi dolcissimi e malinconici legati alla presenza della nonna, che raccontava quotidianamente dei racconti fantastici ai suoi piccoli nipoti. Un solo racconto è rimasto vivido nella sua mente e narra la Natività dal punto di vista di un pastore burbero che, per un caso fortuito, incontra Giuseppe, in cerca di legna per riscaldare la moglie e il bambino appena nato. A chi e che cosa regalare di Kálmán Mikszáth, ci narra la storia di una famiglia ungherese a Natale, divisa dalla spontaneità e dalla verità proferita da una delle bambine più piccole di casa. Miklós Nesztey, un consigliere di sezione, ha una figlia adolescente, promessa sposa al ricco ma vecchio Ferenc Czingeri, che tenta in tutti i modi di farsi accettare comprando dei regali ai bambini della famiglia. Quando però chiede ai piccoli cosa potrebbe volere Ilonka, la sua promessa sposa, la sorellina di quest’ultima scrive una letterina a Gesù Bambino in cui chiede di riportare dalla guerra Pista Réthy, un giovanotto che la sorella ama.

Ne La Storia di Peter Coniglio di Beatrix Potter, il coniglio Peter i suoi amici vivono un periodo dell'anno magico con fiocchi di neve gelati, alberi che splendono e calze soffici che si riempiono di doni. E ancora Sogno di Natale di Luigi Pirandello, in cui il più famoso drammaturgo italiano non solo affronta il tema delle festività raccontandoci degli addobbi del suo paese, dell’aria impregnata di profumi e risate, ma dedica attenzione anche al suo rapporto contrastante con la fede, che in questo periodo dell’anno si fa sentire forte e chiara.

Infine, tra i miei racconti preferiti Il Principe felice di Oscar Wilde, in cui una statua posta su una colonna, ricoperta di foglie d'oro e pietre preziose e pertanto ammirata da tutti gli abitanti della città, riceve la visita da una rondine che sta emigrando verso il sole dell'Egitto. Lui le racconta la sua storia e le chiede di aiutarlo a cancellare la miseria della città a cui da sempre assiste. La rondine, nonostante preferisca il sole egiziano a quel freddo pungente invernale, decide di aiutarlo a regalare i gioielli che lo adornano ai poveri e ai bisognosi che il Principe le indica.

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