Recensione: L'ARMONIA SEGRETA di Geraldine Brooks

Titolo: L'armonia segreta
Autore: Geraldine Brooks
Editore: Neri Pozza
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo copertina: 18,00 €


Recensione a cura di Eleonora Cocola

Quando incontra per la prima volta David, il giovanissimo Natan sta badando al gregge di pecore di suo padre. Il ragazzino, che si è appisolto per il caldo, viene svegliato dalla voce beffarda di un uomo sui vent’anni. È accampato fra le montagne, e ha bisogno che il capo del villaggio acconsenta a provvedere un po’ di provviste per lui e i suoi uomini. Natan corre a riferire le richieste di quel ragazzo strano e affascinante a suo padre, incontrandone il rifiuto. La notte seguente, il padre e lo zio del ragazzino
si ritrovano sgozzati: questo è ciò che accade a chi si oppone a David. Natan dovrebbe essere disperato e furente, invece una strana calma lo pervade e lo fa parlare con una voce che non è la sua: questa voce parla di David, figlio di Yishay di Bet Lehem, futuro re di Yehudah e fondatore del Regno di Israel.

Inizia così la storia di re David raccontata da Geraldine Brooks, che per ripercorrere le vicende del fondatore d’Israele si serve della voce del suo profeta Natan, che per tutta la vita lo affiancò facendogli da consigliere. Ma per raccontarne la storia questo non basta, e Natan, per sviscerare la figura del suo re, va a parlare con tutti coloro che gli furono più vicini, dalla madre al fratello ad alcune delle numerose mogli. Una maniera di procedere molto giornalistica - e del resto da Geraldine Brooks, inviata di guerra, ce lo si può aspettare -, che rende la struttura dinamica del racconto e permette di esplorare tutte le sfaccettature di un uomo complesso, pieno di luci e ombre. Da pastore a guerriero, da guerriero a brigante e da brigante a re; sovrano generoso e adorato e poi despota detestato; amante tenero e pieno di fascino, ma anche egoista e crudele; musicista raffinatissimo dalla spiccata sensibilità artistica, ma anche guerriero capace delle gesta più sanguinose e violente. Shaul lo ammirò fino ad affidargli il comando di tutte le sue armate, per poi arrivare ad odiarlo così tanto da scagliargli contro una lancia; disposto alle azioni più efferate pur di ottenere i propri scopi, da una parte ebbe l’abilità politica e il coraggio necessari per unificare le tribù che poi andarono a formare il regno d’Israele, dall’altra si comportò come un despota senza scrupoli, anche nei confronti dei propri famigliari.

Personalmente i romanzi storici mi mettono sempre un po’ in soggezione; qui addirittura si prospettava un romanzo biblico, scritto da un premio Pulitzer, su una delle figure più controverse dell’Antico Testamento. Il timore era di trovarsi tra le mani un libro difficile, per palati estremamente raffinati e colti. Sono bastate le prime pagine per smentire tutte le aspettative. Leggendo L’armonia segreta ci si domentica facilmente che le vicende narrate sono accadute tremila anni fa: l’immersione nel mondo di re David è immediata e piacevole, complice la scrittura ricca ma semplice, e mai noiosa della Brooks, capace di ritrarre personaggi vivi, umani; viene spontaneo amarli e odiarli (talvolta allo stesso tempo), immaginarne l’aspetto e le espressioni del volto, capirli ed empatizzare con loro. Un libro che si legge d’un fiato, così interessante e coinvolgente da lasciare un vuoto dopo l’ultima pagina.

L'AUTRICE
Geraldine Brooks ha vinto il Pulitzer Prize con il romanzo L’idealista (Neri Pozza 2005). Autrice di due saggi di grande successo: Nine Parts of Desire: The Hidden World of Islamic Women e Foreign Correspondance, corrispondente di guerra per il Wall Street Journal, il New York Times e il Washington Post, Brooks è nata in Australia e vive oggi in Virginia, negli Stati Uniti. Il suo primo romanzo, Annus mirabilis, è stato un bestseller internazionale. 

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