Recensione: LA PROFEZIA DI CITTASTELLA di Guido Conti

Titolo: La profezia di Cittastella
Autore: Guido Conti
 
Editore: Mondadori
Pagine: 318
Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo copertina: 20,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Il Cinquecento italiano è da sempre visto come un periodo di controversie e lotte, ma anche l’alba delle più alte espressioni artistiche e letterarie del Rinascimento come Niccolò Machiavelli e Leonardo da Vinci. Nei primi anni di questa nuova era, i più difficili, l’Italia usciva da un periodo di processi politici e religiosi e molte delle autorità del tempo non erano concordi a lasciare spazio all’avanguardia e al progresso. E proprio in questo clima di passaggio si ambienta il nuovo romanzo di Guido Conti, La profezia di
Cittastella.

Lungo il “Grande fiume”, il Po, prende vita l’intera storia. Qui, si trova l’immaginaria sede ducale di Cittastella, governata da Filippo, un sovrano brutale, spietato e ozioso; e quella religiosa dell’abbazia benedettina di Polirone a San Benedetto Po. Il romanzo si apre proprio nella corte di Filippo durante la decapitazione feroce della giovane moglie. Nello stesso istante, un misterioso e ferito cavaliere fugge nella notte portando con se un fagotto contenente un neonato. Dopo giorni e giorni di pioggia, però, il Po è tutt’altro che calmo e le acque inferocite minacciano di strabordare e sommergere qualsiasi cosa trovino sul loro percorso. Ma per un caso fortuito riescono a trovare riparo nella casa di un frate di nome Berardo, che dopo la morte improvvisa del cavaliere a causa delle ferite riportate, decide di crescere il neonato ed insegnargli le virtù ed i segreti delle piante curative, le tecniche di caccia e di pesca, e i rudimenti fondamentali della medicina naturale.

Quindici anni dopo, Ruggero, diventato adulto, conosce ormai ogni anfratto del bosco, l’uso di ogni erba e tutte le tecniche di sopravvivenza di quei luoghi lacustri, ma non ha mai sperimentato la frenesia della vita cittadina, né i pericoli che può portare un luogo affollato come Cittastella. L’occasione di partire e lasciarsi alle spalle la vita morigerata e contadina arriva quando conosce la bella e aggraziata Eleonora, che vive proprio nella città ducale. Qui, però, non andrà solo incontro al suo grande amore, ma dovrà portare a compimento anche la profezia che grava sulle sue spalle (in quanto erede di Cittastella) e sulle mura cittadine. Riuscirà Ruggero ad accettare il destino che lo attende?

Con un linguaggio semplice e per nulla artificioso, Guido Conti suddivide la narrazione per epoche. All’inizio di ogni capitolo riporta il luogo, la stagione e l’anno in cui si svolgono le vicende. La costruzione dei personaggi, della loro psicologia, risulta curata e vi sono rimandi a figure della letteratura cavalleresca antica: ad esempio Ruggero, nobile, umile, coraggioso e sicuro di sé, richiama alla mente Artù, il personaggio delle cronache bretoni; i compagni di ventura, Rodomonte e Gonella, due nani ambigui e giullari di corte, richiamano le figure picaresche delle opere classiche spagnole. Tra le tematiche affrontante nella storia troviamo il coraggio, lo spirito di intraprendenza, le responsabilità etiche e morali di un individuo, nonché la paura dell’ignoto.

La profezia di Cittastella è un romanzo agile, particolarmente adatto per giovani lettori o per chi ha voglia di catapultarsi in un’avventura rocambolesca a metà strada tra Storia e fiction.

L'AUTORE
Guido Conti è nato a Parma nel 1965. Ha pubblicato Il coccodrillo sull'altare (Guanda), che nel 1998 ha vinto il premio Chiara, I cieli di vetro (Guanda, 1999, premio Selezione Campiello), Il tramonto sulla pianura (Guanda, 2005), Le mille bocche della nostra sete (Mondadori, 2010 ' tradotto in Olanda e Spagna) e Il grande fiume Po (Mondadori, 2012), la cui versione e-book ha vinto il premio Apple come miglior libro elettronico italiano. Sempre con Mondadori ha pubblicato Arrigo Sacchi, Calcio totale, La mia vita raccontata a Guido Conti (2015). Per il "Corriere della Sera" ha ideato e curato la collana "La scuola del racconto" in dodici volumi (2014), che ha riscosso un notevole successo di pubblico. Per la Bur ha ideato e curato l'antologia Scrivere con i grandi (2016). Con Rizzoli Ragazzi ha pubblicato due libri delle avventure della cicogna Nilou, Il volo felice della cicogna Nilou (2014), tradotto in Corea del Sud, in Spagna e in Grecia, e Nilou e i giorni meravigliosi dell'Africa (2015). Da sempre appassionato studioso dell'opera zavattiniana, Guido Conti ha curato la raccolta degli scritti giovanili di Cesare Zavattini, Dite la vostra (Guanda, 2002), e ha scritto Giovannino Guareschi. Biografia di uno scrittore (Rizzoli, 2008, premio Hemingway per la critica). 

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