Recensione: STRALUNA di Giuseppe Pompameo

Titolo: Straluna
Autore: Giuseppe Pompameo

Editore: Scrittura & Scritture
Pagine: 128
Anno di pubblicazione: 2016

Prezzo copertina: 11,50 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Straluna è un racconto breve di Giuseppe Pompameo ricco di tematiche e messaggi relativi al senso della vita. Siamo a Nuvàl, un bizzarro, piccolo paese ubicato in una zona remota. “Laggiù c’era quasi tutto, tranne ciò che si trovava altrove. Nuvàl, luogo di confine, limbo, sputo di terra alla periferia di qualunque punto cardinale, all’incrocio di chissà quale latitudine e longitudine. Non compariva su nessuna carta geografica…” Qui, tra balconi infiorati
e viuzze zeppe di botteghe artigianali, il tempo e la vita scorrono inesorabilmente lenti.

I cittadini vivono una vita tranquilla, in solitudine, lontani da tutto il resto del mondo. Tutti si chiamano per nome, nessuno ha l’età certificata su alcun documento, e la sera intorno alla sette è immancabile l’appuntamento a un tavolino del Cafè Miradòr che, più che un bar, rappresenta una vera e propria istituzione. Insomma, nulla accade a Nuvàl, tranne una volta all’anno quando il Big Circus Ester, come per magia, si presenta nel piccolo paesino, scompigliando l’ordine invariabile delle cose. “Per una sorta di incantesimo, di magia, si materializzava all’improvviso, sputato fuori dal cappello a cilindro del buio, e si dileguava, dopo un solo spettacolo, la notte seguente, poco prima dell’alba. Tutto per una sera.” E proprio la comparsa di questa compagnia e l’arrivo di una stramba cartolina scompigliano la vita di uno dei cittadini di Nuvàl: il postino Octavio Serna. Quest’ultimo, personaggio singolare, impacciato e a tratti timoroso, si ritrova catapultato in una realtà che si mescolerà all’irrealtà, sovrapponendo personaggi e situazioni di tipo reale a personaggi e situazioni paradossali.

Attraverso uno stile semplice e a tratti incalzante, Pompameo descrive il paradosso della vita, ossia l’accadere di ciò che può sembrare impossibile e irrealizzabile anche in situazioni e luoghi remoti, dove la quotidianità viene scandita da noia e abitudinarietà. Inoltre, la storia evoca tematiche interessanti come il senso di solitudine, la volontà di cambiare il passato, il timore e l’incertezza del futuro, il desiderio di reinventarsi e ricominciare da capo. Una storia a tratti onirica e surreale che trasforma la lettura in uno strano sogno fantastico.

L'AUTORE
Giuseppe Pompameo vive a Napoli, dove svolge attività di consulente editoriale. Insieme allo scrittore Maurizio de Giovanni, tiene un corso di scrittura presso l’Istituto Pontano di Napoli. Ha pubblicato due raccolte di racconti, Le strane abitudini del caso (2011), segnalato dal Comitato di Lettura della XXIII edizione del Premio Letterario “Italo Calvino”, ed E per dolce mangia un cuore (2012), entrambi editi da Scrittura & Scritture. Ha scritto racconti per la rivista letteraria “L’Isola”, di recente suo racconto compare nel volume Scrittori per Eduardo (ESI, 2014) accanto a nomi di calibro come Maurizio de Giovanni, Silvio Perrella, Antonella del Giudice, Giuseppe Montesano. 

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