Recensione: MARTIN MYSTERE. FUORI TEMPO! di Alfredo Castelli e Giancarlo Alessandrini

Titolo: Martin Mystère. Fuori tempo! 
Autore: Alfredo Castelli e Giancarlo Alessandrini 
Editore: Sergio Bonelli
Pagine: 476
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 16,00 €


Recensione a cura di Marika Bovenzi

Martin Mystère. Fuori tempo! raccoglie in un unico volume le storie che vedono Martin Mystère al di fuori del proprio contesto storico-ambientale, immerso in una serie di sorprendenti avventure ambientate in epoche diverse. Luca Barbieri sostiene: “Quando gli succede, è il segno che ce l’ha fatta. Intendo dire: quando un personaggio di un fumetto può spogliarsi degli attributi che hanno contribuito a consolidarne l’icona
[…], senza perdere la sua riconoscibilità e senza che i lettori sentano il bisogno di spiegazioni, significa che la sua immagine è ormai indelebilmente impressa nella mente di chi ne segue le vicende…

Protagonista indiscusso è sempre lui, il Detective dell’Impossibile, uno studioso che si occupa di casi apparentemente impossibili, e ritenuti anormali dalla scienza. A fargli compagnia troviamo poi i personaggi di sempre, Java (un autentico uomo di Neanderthal), il miglior amico nonché assistente personale di Mystère; Diana Lombard, assistente sociale e compagna di vita del Detective; Sergej Orloff, ex amico e collega di Martin, nonché sua principale nemesi.

Il volume presenta quattro storie che, dell’edizione originaria, conservano gli articoli esplicativi riguardanti le fonti che hanno ispirato ogni racconto. La prima storia, Anni ’30, è un omaggio al trentesimo anno di età del fumetto, in cui troviamo un susseguirsi di situazioni paradossali, inverosimili e comiche. Tutti i personaggi storici sono presenti e le scene hanno quel retrogusto noir e poliziesco tipico degli anni in cui è ambientato. Ne L’impero sottomarino, i toni si fanno più avventurosi e adrenalinici; da una città sotto l’Atlantico, a un sinistro imperatore risorto dalla tomba, a decine di transatlantici scomparsi senza lasciare traccia, ad un sottomarino dotato di un’arma micidiale, ad una formidabile base segreta, a duelli, a tradimenti, a vendette, e chi più ne ha più ne metta. La storia di Saturno contro la Terra invece, riprende là dove finisce quella precedente ed è un omaggio all'omonimo fumetto fantascientifico degli anni '30. In questa dimensione alternativa, Martin, Java e l’agente Diana si trovano impegnati a respingere un’invasione aliena. Chi sono le misteriose creature che sono giunte sulla Terra, e qual è il loro scopo? L’ultima storia, Lo spettro della luce, è caratterizzata da una raccolta di mini-storie in cui è possibile trovare richiami cinematografici, artistici e letterari.

Lo stile della sceneggiatura è come sempre scorrevole, diretto e pratico, e fa emergere l’ironia e il sarcasmo di fondo tipici dell’albo. Ogni racconto, inoltre, è colorato in uno stile diverso, per rendere meglio l’atmosfera dell’epoca in cui si svolge. Per meglio dire, le prime tre storie sono in bianco e nero, mentre l’ultima a colori. Una prima raccolta interessante e soddisfacente che consiglio assolutamente a tutti quelli che si approcciano per la prima volta a questo fumetto, ma anche a chi - come me - essendo un appassionato non può lasciarsi scappare un ulteriore pezzo da collezione. 

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