Citazioni da libri e film #43

"Cos'è più onesto? Restare nell'onestà, quella riconosciuta da tutti, quella che si definisce come tale, oppure accettare che esiste un contrasto tra questa prima onestà e un'onestà di secondo grado, l'onestà con se stessi; sapere, cioè, che qualsiasi scelta si farà non sanerà il contrasto, ma svilirà sempre una parte di noi?"

"Mi accorgo che di lei mi piacciono i dettagli. Le orecchie, ad esempio, l'attaccatura dei capelli, ma anche certe sfumature del viso quando si ascolta qualcuno parlare. Oppure l'avambraccio, una zona che precede il polso, e che dunque anticipa la sua azione. E' un punto estremamente erotico. Soprattutto quel movimento che coordina l'apertura delle mani, che la prolunga, che per alcuni versi regola
la grammatica dell'attrazione. Dopotutto è lì, nelle mani, che si stabiliscono i primi contatti tra due corpi."

"... io ho sempre amato la terra, anche se la terra va trattata con cura, non la si può forzare. E' come una donna. Bisogna corteggiarla, darle i nutrimenti migliori, ma per quanto ci affatichiamo siamo sempre dipendenti dai suoi umori, dalle stagioni, dall'andamento del tempo."

"Non faccio parte di questo, penso, anche se non si tratta di una sensazione completamente negativa. Il punto è che la troppa riconoscibilità della mia vita, per quanto tranquillizzante, non è più sufficiente a soddisfarmi. Cedere significa mettere a repentaglio un'intera costruzione, eppure non cedere rischia di produrre lo stesso effetto."

"Enfray vide il cinema così: come una macchina capace di mostrare quello che non c'era, di anticipare il futuro, di abbatere il muro dell'incanto. [...] si diceva che il cinematografo non doveva pretendere di copiare il teatro. Il cinema non doveva fornire una rappresentazione ma, proprio come la magia, un'intuizione, ovvero il segno che qualcosa esisteva di là del mondo materiale."

da Un bacio in bocca. Sedici scrittori italiani raccontano la passione

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