Recensione: NOVE BRACCIA SPALANCATE di Benny Lindelauf

Titolo: Nove braccia spalancate
Autore: Benny Lindelauf
Editore: San Paolo
Pagine: 312
Anno di pubblicazione: 2016
Prezzo copertina: 15,00 €


Recensione a cura di Greta Sala

Nove braccia spalancate è un buonissimo romanzo per ragazzi pieno di misteri e segreti e scritto in modo scorrevole e piacevole. La storia, che si svolge nel Limburgo - la più meridionale delle dodici province dei Paesi Bassi, parla della famiglia Boon, e viene raccontata da una dei componenti, Fing, che, con le sorelle Jes e Mulke, accompagnerà il lettore in un mondo pieno di sensazioni bizzarre, oscuri presagi e, come dice sempre Mulke, tragiche tragedie. In seguito all’ennesimo trasloco, infatti, Fing e le
sorelle, i suoi quattro fratelli, il padre chiamato Pap e la nonna Mei, si ritroveranno tra le mura di "Nove braccia spalancate", il nome che le tre sorelle hanno dato alla loro nuova casa.

Come tutte le volte, la famiglia Boon inizia un nuovo capitolo: una nuova scuola e nuove compagne di classe per le ragazze, nuovi progetti di lavoro per il padre e per i fratelli. Con loro la misteriosa nonna Mei ha portato la sua solita valigia piena di foto e di storie della loro famiglia e non solo. Il lettore entra quasi in una fiaba mentre dalle parole di nonna Mei ascolta la storia di Sjar il turacciolo, di Nienevee di Fuori le mura e di Hoempa Hatsi, tre personaggi legati a quella casa in un modo che si capirà solo alla fine. Una delle cose più interessanti del libro è il bellissimo rapporto che c’è tra le tre sorelle: nonostante i loro siano caratteri molto diversi, la voglia di stare insieme e di proteggersi l’un l’altra prevale su tutto il resto. Fing è la sorella maggiore, quella che deve sempre cercare di essere responsabile e spesso mediare gli screzi tra la sempre sincera, impulsiva e passionale Muulke e la tenera e fragile Jes. I personaggi di Pap e dei fratelli rimangono sempre un po’ in secondo piano, anche se si capisce ugualmente che si tratta di uomini che si rimboccano le maniche e che si reinventano ogni volta per dare sostegno materiale alla famiglia. Chi, invece, sembra tirare i fili di tutti gli altri con polso fermo, ma anche grande magnanimità, è nonna Mei: a volte dura ma sempre comprensiva, sembra sapere molte più cose di quelle che racconta.

Con umorismo, alternato a momenti di suspense, anche il lettore cercherà di capire, insieme alla famiglia Boon, che cosa è successo in quella casa anni prima. Attraverso gli occhi della giovane Fing, il lettore entra in un mondo diverso, in cui niente è come sembra, in cui ci sono segreti che devono essere svelati e antiche storie che non vedono l’ora di essere conosciute. Con una narrazione a volte lenta e altre più rapida, un lessico pieno di parole lasciate volutamente in lingua originale - il dialetto del Limburgo - per dare più potenza alle emozioni e alle vicende dei personaggi, il lettore entra a far parte di una piccola avventura in cui amore, tradizione, magia, vecchie credenze e mistero si mescolano fino a creare un romanzo da leggere tutto d’un fiato, in cui si sentirà coinvolto in prima persona per cercare di svelare il segreto di Nove braccia spalancate e dei suoi abitanti.

L'AUTORE
Benny Lindelauf, nato nel 1964 a Sittard, nei Paesi Bassi, è un autore di romanzi e opere teatrali per ragazzi. È diventato scrittore grazie alle storie affascinanti che sua nonna Dien – come la nonna Mei del romanzo – gli ha raccontato da bambino.

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