La recensione di 007 - DALLA RUSSIA CON AMORE, il primo grande successo mondiale di Ian Fleming

Titolo: 007. Dalla Russia con amore
Autore: Ian Fleming
Editore: Adelphi
Pagine: 289
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00 €


Per vendicare gli ultimi insuccessi del servizio segreto russo, il generale G, il capo della SMERSH (l'apparato di sicari dell'MGB), decide di organizzare un complotto per infliggere un grave danno ai servizi occidentali: l'obiettivo è quello di disonorare e eliminare James Bond, il migliore agente del servizio segreto britannico. L'operazione, messa a punto dal mago degli scacchi Kronstejn, viene affidata nelle mani del colonnello Rosa Klebb, donna cinica e spietata, che decide di utilizzare come esca la giovane e avvenente Tat'jana Romanova, incaricata di
attirare e sedurre Bond a Istanbul, per poi farlo eliminare dall'infallibile esecutore capo della SMERSH Donovant Grant.

Sean Connery e Daniela Bianchi nell'omonimo film del 1963
Per farlo, Tat'jana si mette in contatto con Darko Kerim, il capo della sezione T, e si rende disponibile a disertare e rubare lo Spektor (una macchina crittografica) alla sola condizione che a farla fuggire dal paese sia proprio Bond, l'affascinante spia inglese di cui dice di essersi invaghita dopo aver visto le fotografie e ammirato il dossier. Malgrado tutti siano convinti che si tratti di una trappola, 007 decide di partire per Istanbul, attratto da questa nuova sfida e dalla possibilità di mettere le mani sullo Spektor...

James Bond e Tat'jana Romanova nel film del 1963
007 - Dalla Russia con amore, pur essendo il quinto romanzo con protagonista James Bond, decretò il successo mondiale dello scrittore inglese Ian Fleming. Pubblicato nel lontano 1957, il libro si rivela una spy story capace di tenere il lettore con il fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina, nonostante le pochissime scene d'azione. Il romanzo è diviso in due parti: nella prima, dedicata all'elaborazione del piano, Fleming presenta con grande accuratezza i vari antagonisti di Bond, caratterizzati in modo impeccabile, riuscendo a trasmettere al lettore il clima da guerra fredda e l'inflessibilità del servizio segreto russo; nella seconda invece, dedicata all'esecuzione, la tensione narrativa cresce con lo scorrere delle pagine fino a culminare in un epilogo al cardiopalma, avvincente e imprevedibile.

Robert Shaw nel ruolo del sicario Donovan Grant
L'autore dimostra un'ottima capacità descrittiva, grazie al quale luoghi e personaggi della storia prendono facilmente forma nella mente del lettore, tanto da risultare quasi tangibili. A differenza dell'immaginario cinematografico, James Bond presenta una certa dose di ingenuità, non dovuta soltanto alla sconfinata passione per le donne ma anche alla sua umanità: una caratteristica che lo rende debole e vulnerabile, soprattutto a confronto con il suo antagonista Donovan Grant, uno spietato assassino nato per uccidere.

Da questo libro è stato tratto l'omonimo film del 1963 con Sean Connery nel ruolo di 007, anche se la trama presenta differenze sostanziali. Personalmente ho preferito il romanzo, che consiglio di non perdere a tutti gli appassionati del genere. 

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