Recensione: LAGGIU' MI HANNO DETTO CHE C'E' IL SOLE di Gayle Forman

Titolo: Laggiù mi hanno detto che c'è il sole
Autore: Gayle Forman
Editore: Mondadori
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 18,00 €


Cody e Meg sono amiche da una vita. Quando però Meg decide di suicidarsi lasciando all'amica solo una mail di addio, Cody rimane sconvolta da quel gesto del tutto inaspettato e in qualche modo si sente responsabile. Incaricata dalla famiglia di recuperare le cose di Meg nell'appartamento di Tacoma, dove la ragazza si era trasferita un anno prima per frequentare l'università, Cody scopre una parte della vita di Meg da cui era stata esclusa: i coinquilini, i due gattini adottati, il sonno prolungato, le ore di assenza dall'università, gli amici di Seattle e
Ben, il chitarrista dagli occhi azzurri per cui la ragazza aveva perso la testa, e con cui era andata a letto prima di essere scaricata.

Ritenendolo per questo responsabile, Cody prova subito odio per Ben, fino a quando scopre che Meg si era iscritta in un forum per aspiranti suicidi, chiamato "Soluzione finale", dove qualcuno era riuscito a convincerla a compiere il "grande salto", fornendole persino consigli sulle modalità di esecuzione. Allora, nonostante i rischi, Cody fa di tutto per scoprire l'identità di quello che ritiene il vero colpevole...

Gayle Forman, scrittrice e giornalista freelance, prendendo spunto da una storia vera costruisce un romanzo che parla della vita e della morte, del dolore e del perdono, dell'amicizia e dell'amore. Partendo dal suicidio di Meg, diciannovenne con una famiglia perfetta, intelligente, creativa, carismatica e anticonformista, l'autrice trascina il lettore nel difficile percorso di elaborazione del lutto dell'amica Cody, cresciuta al contrario senza un padre e con una madre poco ortodossa, oppressa dai sensi di colpa e dalla paura del futuro, che tutt'a un tratto si ritrova ad affrontare la vita da sola... o quasi. Perchè anche Ben ha vissuto una condizione familiare simile, e pur riconoscendone le criticità sembra incapace di superare il suo passato.

Non è mai facile parlare della morte, ancora di più di se si tratta del suicidio di una ragazza giovane. Gayle Forman lo fa a piccoli passi, portando il lettore a riflettere su diverse tematiche: la difficoltà di conoscere realmente gli altri e comprendere se stessi; i disagi e le "patologie" della condizione giovanile; il peso della storia familiare nella formazione dell'individuo, soprattutto in riferimento al livello di aspirazioni; i pericoli della rete, in questo caso rappresentati da gruppi di "sostegno al suicidio" che invece di aiutare i soggetti a rischio assecondano le loro pulsioni di morte, spingendoli a compiere il "grande salto". E ancora il valore dell'amicizia, la scoperta dell'amore e la potenza del perdono: unica strada per lenire il dolore e trovare pace e libertà. Non mancano infine, come nelle precedenti opere dell'autrice, diversi riferimenti alla musica, a partire dal personaggio di Ben, il Tragico Mago della Chitarra.

Laggiù mi hanno detto che c'è il sole si rivela un libro sincero, duro e commovente, capace di unire il pathos del thriller con la forza del grande romanzo di formazione.

L'AUTRICE
Gayle Forman è giornalista freelance, si occupa da sempre di giovani e tematiche giovanili. Ha vinto, fra gli altri, il prestigioso premio NAIBA Book of the Year Awards e l'Indies Choice Book Awards. Vive a Brooklyn con la sua famiglia. Con Mondadori ha pubblicato Per un giorno d'amore, Per un anno d'amore, Resta sempre qui e il bestseller Resta anche domani da cui è stato tratto un film.

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