Recensione: CODICE SCORSESE, il thriller d'esordio dell'editore Sergio Fanucci

Titolo: Codice Scorsese
Autore: Sergio Fanucci  
 
Editore: Rizzoli
Pagine: 360
Anno di pubblicazione: 2015 

Prezzo copertina: 19,00 €


Recensione a cura di Eleonora Cocola


Una New York infestata dal crimine, un omicidio efferato, un detective e un avvocato di grido. Inizia così Codice Scorsese, con la morte di Sharon Corvino, figlia di un intoccabile ex boss della mafia, per mano del marito Jeff McKinley. O almeno così sembra, dato che l’uomo viene trovato accanto al cadavere con l’arma del delitto fra le mani. Identificare il colpevole sembra fin troppo facile, per sua fortuna a difenderlo è la tostissima Elisabeth Scorsese, un avvocato che
già aveva dato prova di saper dare del filo da torcere alla polizia newyorkese.

Ma stavolta ci sono forze oscure che si oppongono al suo lavoro: l’imputato, per qualche motivo misterioso, non deve essere scagionato. E come se non bastasse, oltre ai sanguinosi fatti newyorchesi, in Sudamerica più di 400 persone muoiono in un misterioso incidente, e i servizi segreti seguono le tracce di una rete criminale che va dal Sudamerica alla Russia.

Sergio Fanucci sveste i panni di editore e si lancia nel suo primo romanzo; come genere sceglie il giallo, e per non sbagliare ci mette dentro tutto quello che può. In Codice Scorsese coesistono omicidi efferati, intrighi internazionali, attentati, mafia russa, mafia italiana, loschi traffici finanziari, missioni militari segrete, narcotrafficanti… Insomma, in questo thrillerone massiccio ambientato a New York c’è davvero tutto; forse troppo, tanto che il filo della storia a tratti non è molto facile da seguire. Anche i personaggi sono tantissimi, e al lettore è richiesto un minimo di impegno per inquadrare bene tutti i nomi e ruoli; di sicuro è più facile classificarli che ricordarli, la suddivisione tra buoni e cattivi è netta e non lascia spazio a dubbi e sfumature: i buoni sono coraggiosi, magnanimi, pronti al sacrificio, mentre i cattivi sono completamente efferati e senza scrupoli.

L’intreccio è complesso e pieno di suspense, se fosse un pochino meno difficile da seguire il libro risulterebbe anche più scorrevole e quindi più godibile; è pane per i denti degli amanti del thriller, ma i palati un po' raffinati non troveranno granché di interessante. Per riconoscere a Cesare quel che è di Cesare, va segnalato che la capacità mimetica di Fanucci è ammirevole, tanto che se non fosse per il nome dell’autore Codice Scorsese potrebbe essere molto facilmente scambiato con un’americanata simil-Dan Brown: tanto che viene da chiedersi se l’effetto non sia voluto, come in una perfetta parodia.

L'AUTORE
SERGIO FANUCCI (1965) è cresciuto nel mondo dei libri. Nipote di editori, ha lavorato fin da ragazzo nelle aziende di famiglia e nel 1990 ha ereditato la casa editrice del padre. Da allora ha costruito un catalogo specializzato nella letteratura di genere creando il Gruppo Editoriale Fanucci. Infaticabile lettore, seleziona personalmente i romanzi che pubblica e ha da sempre una passione per i grandi thriller americani. A Roma, dove ha aperto due librerie, vive con la moglie e due figlie. Codice Scorsese è il suo primo romanzo.

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