Recensione: IL DESTINO DI DAVID CRAWFURD di John Buchan

Titolo: Il destino di David Crawfurd
Autore: John Buchan
Editore: Castelvecchi
Pagine: 186
Anno di pubblicazione: 2015 

Prezzo copertina: 17,50 €


Primi anni del Novecento. David Crawfurd è solo un bambino quando vede per la prima volta il gigantesco pastore nero John Laputa, intento ad officiare uno strano rito pagano sulla spiaggia di Kirkcaple, in Scozia. Nove anni dopo, David lascia la Scozia per trovare fortuna nel commercio in Sudafrica, dove viene chiamato a lavorare come magazziniere presso lo spaccio (emporio) di Blaauwildebeestefontein, una località avvolta nel mistero e da cui tutti sembrano voler fuggire. Sulla nave, il giovane scozzese si imbatte nuovamente nel pastore John Laputa, che sembra tramare qualcosa con Henriques, un bianco con la faccia da canaglia.


Potendo contare solo sul proprio intuito, David inizia ad indagare e scopre che non solo il suo anziano capo, il meschino Japp, è dedito al contrabbando di diamanti con alcuni indigeni, ma che i profitti di questo mercato servono a finanziare il folle progetto di John Laputa: armare il popolo nero e guidarlo nella ribellione contro i bianchi per costruire un nuovo impero etiope, continuando l'opera intrapresa tanti anni prima dal leggendario Prester John (Prete Gianni), di cui il carismatico pastore si considera il legittimo erede. Dunque toccherà a David cercare di bloccare il folle piano del pastore e, allo stesso tempo, impedire al viscido Henriques di mettere le mani sul Grande Serpente: la mitica collana di diamanti appartenuta proprio a Prester John. Riuscirà il giovane scozzese nella sua impresa?

John Buchan è famoso soprattutto per il celebre romanzo "I trentanove scalini", che ho avuto moto di leggere e apprezzare qualche anno fa. Anche per Il destino di David Crawfurd, l'autore mescola avventura e spy story in un contesto ambientale carico di fascino e suggestione. La storia è narrata sotto forma di cronaca proprio dal protagonista e questo, a dire il vero, se da un lato ci permette di conoscere i suoi pensieri e stati d'animo, dall'altro fa perdere un po' di pathos, visto che il finale appare già scontato. Nonostante questo, l'avventura di David Crawfurd si segue con piacere e nel suo svolgimento regala anche qualche colpo di scena inaspettato.

Sudafrica
Il paesaggio sudafricano viene descritto in modo dettagliato dall'autore, tanto che il lettore non deve faticare ad immaginarsi i luoghi dove si svolge la vicenda. A livello tematico, l'attenzione viene posta sul rapporto tra indigeni e colonizzatori attraverso una prospettiva che ribalta - parzialmente - il binomio vittima/carnefice a cui eravamo abituati. Tra i personaggi principali spiccano il carismatico pastore nero John Laputa, in cui convivono l'animo nobile del re e la follia di chi brama il potere; il coraggioso capitano Arcoll, ligio al dovere e allo stesso lungimirante nella sua visione politica e militare; e naturalmente l'impavido e astuto ragazzino scozzese che, affrontando questa epopea, cresce e diventa uomo.

Un romanzo d'atmosfera adatto a chi ama l'avventura con un pizzico di intrigo e magia.

L'AUTORE
John Buchan, romanziere e politico scozzese, è stato governatore generale del Canada dal 1935 al 1940. Completati gli studi all’Università di Glasgow e al Brasenose College di Oxford, diventa il segretario privato di Lord Milner in Sudafrica. Durante la Prima Guerra Mondiale è ufficiale dell’Intelligence Corps e consigliere del Gabinetto di Guerra, ma anche corrispondente del «Times». L’esperienza del fronte lo renderà un convinto pacifista. Storico e scrittore prolifico, ha pubblicato diversi libri dedicati a personaggi storici e numerosi romanzi polizieschi e di spionaggio. Di John Buchan, Castelvecchi ha pubblicato la biografia Augustus (2014), Le missioni segrete di Richard Hannay (2014) e Il destino di David Crawfurd (2015)

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