Recensione: DEATHDATE di Lance Rubin

Titolo: Deathdate
Autore: Lance Rubin 
Editore: De Agostini
Pagine: 331
Anno di pubblicazione: 2015
Prezzo copertina: 14,90 €
 


Denton Little ha diciassette anni e sta per morire: nel mondo in cui vive infatti, quasi tutti conoscono la loro data di morte, grazie ad formula scientifica messa a punto da un equipe di studiosi. Nel suo ultimo giorno di vita, Denton si sveglia confuso nel letto di Veronica, la sorella del suo migliore amico Paolo, che come lui è destinato a morire presto. Non ricorda molto della serata precedente, annebbiato dall'alcol, ma ben presto scopre di aver perso la verginità proprio con Veronica, nonostante sia fidanzato con Taryn.

E' solo il primo di una serie di strani eventi destinati a sconvolgere le ultime ore di vita del ragazzo che, turbato, si appresta a vivere prima il funerale (una sorta di festa di commiato, con tanto di autoencomio, per salutare tutti) e dopo la Seduta (la spasmodica attesa della morte seduto in salotto con parenti e amici). Sono tante infatti le domande a cui Denton vorrebbe trovare una risposta: che cos'è la misteriosa macchia viola, puntinata di rosso, apparsa sulla sua gamba? Perchè la mamma del suo migliore amico nasconde alcune sue foto da bambino? Perchè un poliziotto continua a seguirlo durante l'intera giornata? Chi è lo strano personaggio che si presenta al suo funerale dicendo di essere amico della mamma, morta il giorno della sua nascita, e di avere un messaggio per lui?  Ma intanto le ore passano a e Denton rimane poco tempo per scoprire la verità e, forse, un modo per ingannare la morte...

Deathdate è il romanzo d'esordio di Lance Rubin. Il primo aspetto da mettere in evidenza è senza dubbio l'originalità della storia, da cui però si esce con tanti (forse troppi) interrogativi ancora aperti. A mano a mano che si procede con la lettura, la trama diventa sempre più paradossale, tanto che sembra di "assistere" a uno di quei film grotteschi in bilico tra sogno e realtà. L'autore sceglie il registro dell'ironia e si appoggia su una sorta di umorismo nero che suscita ilarità nel lettore; a partire dalle continue "battute" sulla morte
- "Devo tornare a Spagnolo, quindi non ti posso rispondere se richiami."
- "Ah, giusto, sei a scuola."
- "Si, non tutti possiamo saltare oggi."
- "Taryn, io posso saltare perchè domani sarò morto."

Ma se il romanzo da una parte risulta spassoso, dall'altro manca un po' di quel pathos che servirebbe a rendere più credibili i risvolti drammatici della vicenda. La storia viene narrata in prima persona dal protagonista, Denton, e questo ci permette di accedere facilmente ai suoi pensieri più reconditi; un personaggio particolarmente riuscito in cui convivono ingenuità e acutezza, saggezza e follia. Così come funziona la figura di Paolo, l'amico che tutti vorrebbero avere; supporter e motivatore sempre pronto ad alleggerire la situazione con una battuta di spirito. Misteriosi e intriganti gli altri personaggi, capaci di riservare sorprese fino all'epilogo.

Deathdate si rivela un buon romanzo d'esordio, scorrevole, originale e divertente, capace di intrattenere e allo stesso tempo di far riflettere (con ironia) su un argomento tabù come la morte.

"L'oggetto diceva LA SUA DATA DI MORTE, ed era una lettera precompilata che esprimeva cordoglio per la mia imminente perdita (della vita) e mi ringraziava per essere stato un cittadino americano. [...] L'email era firmata da una certa Karen Corrigan, direttrice del Dipartimento di Fine Vita degli Stati Uniti (USDFV), e il mio ultimo pensiero è stato un moto di irritazione per la chiusa della lettera (Distinti saluti e grazie, Karen Corrigan)."

L'AUTORE
Lance Rubin si è laureato alla Brown University e ha lavorato come attore e come sceneggiatore di molti spettacoli di successo. Ora si dedica alla scrittura a tempo pieno. Deathdate è il suo romanzo d’esordio, primo titolo di una serie dall’ambientazione distopica. 

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