Recensione: L'ORA DI LETTURA di Carole Lanham

Titolo: L'ora di lettura
Autore: Carole Lanham
Editore: Bookme
Pagine: 381
Anno di pubblicazione: 2015 

Prezzo copertina: 16,90 €


Recensione a cura di Eleonora Cocola

Quando si conoscono Hadley Cruom e Lucinda Browning hanno solo nove anni. Siamo nel Mississippi degli anni venti, qundo per le famiglie più benestanti era ancora normale vivere nello sfarzo circondate da domestici neri. Hadley Crump però non è nero, è mulatto, e si ritrova in casa Browning perché sua madre viene assunta come domestica; Lucinda invece è bianchissima, i suoi capelli hanno il colore del burro fuso. È orfana di madre, e questo ha indotto suo padre ad accontentarla sempre e comunque, rendendola una bambina prepotente e viziata.

Eppure Hadley ne è irresistibilmente attratto fin dal primo momento; e anche lei, nonostante le sue arie da snob, non disdegna il figlioletto della domestica, tanto che quando è il momento di scegliere un componente della servitù a cui impartire lezioni di lettura, Lucinda sceglie immediatamente Hadley. Che lui sia già in grado di leggere è un dettaglio irrilevante, alla ragazzina interessa più che altro avere un compagno con cui leggere libri proibiti, mettendone occasionalmente in scena qualche dettaglio.

Nel caso di questi due personaggi si può davvero dire che «galeotto fu il libro», anche se non è un volume in particolare a determinare la nascita del legame indissolubile che li terrà insieme tutta la vita. Da Anna Karenina a Grandi speranze, da L’amante di Lady Chatterley a Dracula, sono tantissimi i libri che i due ragazzini leggono assieme: allora era facile che un libro venisse classificato come tabù, bastava un riferimento anche minimo al sesso o alla violenza. Questo romanzo sembra voler avallare la teoria degli opposti che si attraggono, infatti non potrebbero esserci due personaggi tanto diversi fra loro: lei è viziata, prepotente, fredda, egoista, abituata ad avere tutto quello che vuole, anche quando le sue pretese fra le lenzuola arrivano al limite del sadico; lui è buono, umile, fedele, sincero. Hadley ha una tendenza innata a costruire: sa dipingere una parete, aggiustare qualsiasi cosa, coltivare giardini splendidi; il suo amore per i fiori, di cui studia meticolosamente i significati, lo porta a diventare un esperto giardiniere. Lei invece è distruttiva, sembra incapace di non far soffrire le persone che le sono più vicine.

Libri e fiori sono i fil rouge che caratterizzano la storia di Hadley e Lucinda, che potrebbe essere sintetizzata nel significato del glicine che lui coltiva per tutta la vita nel giardino di lei: fedeltà. Nonostante la prepotenza a tratti sadica di Lucinda, le sue cattiverie, la sofferenza che gli provoca, Hadley non riuscirà mai a lasciarla, neanche quando davanti a lui si apriranno prospettive di un futuro roseo con la deliziosa Flora. Da parte sua lei, per quanto neghi di amare il suo giardiniere, ne resta attaccata in maniera morbosa: è un personaggio ambiguo e interessante quello di Lucinda, ancor più del protagonista maschile; con il suo bisogno spasmodico di sottomettere qualcuno e le sue tendenze spiccatamente sadiche può sembrare un mostro, ma fino alla fine l’autrice riesce a mantenere vivo il dubbio che anche lei nasconda sentimenti profondi.

Scritto con uno stile accattivante e costruito in maniera scorrevole e accurata, questo romanzo è davvero piacevole e non banale, capace di parlare di varie sfaccettature dell’amore (dalla componente morbosa a quella più tenera, non trascurando il rapporto fra genitori e figli); in più affronta la questione razziale da una prospettiva inedita, quella di un mulatto doppiamente discriminato, in quanto né bianco né nero. Ben lontano dall’avere grandi pretese letterarie – talvolta l’autrice fa cenno a un pericoloso paragone con Cime tempestose, ovviamente non siamo a questi livelli – L’ora di lettura è un libro molto avvincente e decisamente gradevole.

L'AUTRICE
CAROLE LANHAM vive vicino a Saint Louis con la sua famiglia. L'ora di lettura è il suo primo romanzo.

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