Joe; Un milione di modi per morire nel West; Tutto può cambiare: opinioni sui film in uscita il 16 ottobre

Joe, tratto dall'omonimo romanzo di Larry Brown, racconta la storia di un uomo (Nicolas Cage), Joe appunto, che lavora per una società di legname e gestisce una squadra di somministrazione di veleno agli alberi. L'uomo, fumatore e bevitore accanito con un passato da galeotto, fatica a contenere la rabbia e spesso si ritrova nei guai con la legge, soprattutto a causa di un vecchio conflitto con Willie, un tipo poco raccomandabile. Nonostante tutto, Joe non è un uomo cattivo e quando incontra Gary, ragazzino bisognoso con un padre violento e alcolizzato, decide di aiutarlo, prendendolo a lavorare con sé. Tra i due nascerà un rapporto atipico e quando Gary si trova nei guai, Joe non può che correre in suo aiuto, mettendo a rischio anche la propria vita...

Joe è un film duro, ambientanto nell'atmosfera alienante e desolata di una periferia americana nel profondo Sud, dove violenza, vendetta e degrado regnano sovrani, senza possibilità di redenzione. L'unica via di fuga è la morte, o l'indifferenza, come nel caso di Joe prima dell'arrivo di Gary, il ragazzino destinato a sconvolgere la sua esistenza. Ottima la prova attoriale di Nicolas Cage, che torna a dimostrare il proprio valore attraverso una produzione indie, affiancato dal giovanissimo e talentuoso Tye Sheridan. Una storia intensa, con un buon ritmo, che tiene incollato lo spettatore dall'inizio alla fine. Consigliato a chi ama il cinema indie e le storie drammatiche.

Un milione di modi per morire nel West è la nuova commedia di Seth MacFarlane, celebre creatore dei Griffin. Albert (MacFarlane appunto) è un allevatore di pecore, dolce e sfigato, che vive nel 1882 a Old Stump (Arizona), una terra pericolosa dove si può morire in qualsiasi momento e in tantissimi modi diversi. Quando viene lasciato dalla ragazza, Louise (Amanda Seyfried), Albert è deciso a lasciare l'odiato West per trasferirsi a San Francisco.

Ma quando in città arriva la bella e misteriosa Anna (Charlize Theron), Albert viene convinto da quest'ultima a rimanere, per trovare la forza di sfidare Foy (Neil Patrick Harris), l'uomo con i baffi che ha conquistato il cuore di Louise. Con il passare dei giorni però, Albert finisce per innamorarsi, ricambiato, di Anna, salvo poi scoprire che quest'ultima è la moglie di Clinch Leatherwood (Liam Neeson), il bandito più pericoloso del West...

A parte il cast straordinario, la commedia di Seth MacFarlane mette in luce lo spirito e la comicità del suo regista: un mix tra demenzialità, politicamente scorretto e umorismo nero. Il risultato è un'alternanza di scene spassose e demenziali, attraverso le quali si prende il giro il "mitico" mondo del West, senza risparmiare alcuni capisaldi della cultura occidentale. Una parodia divertente dunque, consigliata principalmente a chi ama la comicità di Seth MacFarlane.

Dan (Mark Ruffalo) si trova a vivere una fase difficile della sua esistenza; un problema con l'alcol, la fine della storia con la moglie, il difficile rapporto con la figlia, l'incapacità di scoprire nuovi talenti e, infine, il licenziamento dalla casa discografica che lui stesso ha fondato. Greta (Keira Knightley) si è trasferita a New York con il suo ragazzo di sempre, Dave (Adam Levine), che ha ricevuto un'offerta da un colosso dell'industria musicale. Il successo, e le molte tentazioni che lo accompagnano, spingono Dave sempre più lontano, fino alla rottura del rapporto. Senza più un soldo, la ragazza decide di tornare a casa, ma l'incontro casuale con Dan finisce per cambiare ogni cosa...

Tutto può cambiare, anche se la trama sembra piuttosto banale, si rivela un film decisamente interessante. Il grande merito di John Carney, regista e sceneggiatore, è quello di non far scivolare il film nel sentimentalismo più banale, mantenendo al centro di tutto la musica; sono le canzoni infatti a scandire le varie fasi della storia e scuotere i sentimenti dei protagonisti. Tra le tematiche, il rapporto tra artisti e show business, ovvero tra il desiderio dell'artista di conservare la propria idendità e l'esigenza di adattarsi al mercato per vendere e diventare famosi. Un argomento tutt'altro che semplice, affrontato dal regista con grande intelligenza. Buona la recitazione di tutti gli attori, che riescono ad essere espressivi ed equilibrati. Anche se il pezzo forte, e non poteva essere altrimenti, è proprio la colonna sonora, capace di regalare ballate indimenticabili. Un film consigliato a chi ama la musica o semplicemente vuole godere di una visione piacevole e divertente.

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