I semi del male; Il cecchino paziente e altre novità Rizzoli in libreria dal 1 ottobre

Titolo: Il cecchino paziente
Autore:
Arturo Pérez-Reverte
Editore: Rizzoli
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 18,00 €


Ad Alejandra Varela, detta Lex, specialista in arte urbana, piacciono le donne, e non ne fa mistero. Ma ora che ha perso la sua compagna, Lita, non le resta che il lavoro. Un incarico editoriale la mette sulle tracce di Sniper, uno dei writer più famosi al mondo, un ribelle apparentemente indomabile, protagonista di “interventi” ben oltre i limiti della legalità, con conseguenze in qualche caso fatali per i giovani che chiama all’azione. Quasi nessuno ne ha mai visto il volto, nessuno conosce la sua vera identità. Un artista? Lui dice di non esserlo, ripete che i suoi “pezzi” sono “guerriglia urbana”.
Eppure, se qualcuno lo convincesse a esporre le sue opere e a farne un libro, sarebbero in molti ad arricchirsi. Almeno all’inizio, è per questo che Lex lo insegue da Madrid a Lisbona, da Verona a Napoli, immergendosi sempre più nel mondo dei “graffitari”, nei loro codici e nei loro valori. Anche qualcun altro, però, sta cercando Sniper, con tutt’altre intenzioni. E pedina Lex per arrivare fino a lui. Quello che allora si scatena è un appassionante duello di intelligenze, un gioco di specchi tra cacciatori e prede, tra schermitori che cercano il fianco debole dell’avversario. E poi colpiscono. Sempre. Perché “il Fato è un cacciatore paziente” che non perdona. Mai.

ARTURO PÉREZ-REVERTE è nato a Cartagena nel 1951. Per vent’anni reporter di guerra in Libano, in Eritrea, alle Falkland, in Nicaragua, in Mozambico, in Romania, in Bosnia e in altre zone roventi del pianeta, romanziere di lungo corso, è autore di libri pubblicati in quaranta lingue: tra i più celebri Il club Dumas, La carta sferica, la serie Le avventure del Capitano Alatriste. Dal 2003 è membro della Reale Accademia di Spagna. Con Il tango della Vecchia Guardia, il primo dei suoi romanzi pubblicato da Rizzoli nel 2013, ha dominato per mesi le classifiche spagnole riuscendo nella rara impresa di ottenere un successo di pubblico e di critica insieme.

Titolo: I semi del male
Autore:
AA. VV.
Editore: Rizzoli
Pagine: 250
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,00 €


Una scuola che crolla perché il costruttore ha messo la sabbia nel cemento. Un uomo che entra in un cinema e spara all’impazzata. Una ragazza rapita e rinchiusa per anni nel garage di uno sconosciuto. Ogni volta che la cronaca nera conquista le prime pagine dei giornali, ci sentiamo sgomenti. Pensiamo che il Male abbia le sembianze di un mostro, o di un demone. Ma il Male ha mille facce, e molte familiari. Il Male può non tradursi in violenza, e tentarci con l’insistenza di un’ossessione. A volte è un evento che manda tutto a rotoli, ci toglie soldi, affetti e sicurezze, lasciandoci senza scelta. A volte è tradire se stessi e gli altri, e per farlo basta un click con il computer. Altre volte è una menzogna, o sentirsi impantanati in un dubbio atroce. A volte è addirittura la liberazione da un’esistenza ingrata, e abbracciarlo può significare un nuovo inizio, affrontare il proprio destino a testa alta. Ma il peggiore dei Mali è pensare che tutto questo sia controllabile, o che non ci appartenga, per sentirci innocenti. Perché il Male ha già piantato i suoi semi dentro ognuno di noi. Ed è pronto a esplodere.

CARLO BONINI, giornalista investigativo de “la Repubblica”, ha scritto ACAB. SANDRONE DAZIERI è autore della serie noir dedicata al buttafuori Gorilla. Il suo ultimo romanzo è Uccidi il padre. GIANCARLO DE CATALDO, giudice di Corte d’Assise, è autore di Romanzo criminale, oltre che sceneggiatore del film e della serie tv. MARCELLO FOIS è autore di numerosi romanzi, l’ultimo Nel tempo di mezzo, finalista al Premio Strega e al Campiello. BRUNO MORCHIO, psicologo, ha scritto la serie del “detective dei carruggi” Bacci Pagano; l'ultima indagine, Un conto aperto con la morte. ENRICO PANDIANI, grafico e disegnatore, dopo la saga dei poliziotti parigini “Les italiens”, ha inaugurato la nuova serie gialla La donna di troppo.

Titolo: La grammatica del bianco
Autore:
Angelo Carotenuto
Editore: Rizzoli
Pagine: 272
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,00 €


Wimbledon, 5 luglio 1980. Di qua c’è l’Orso: alto e biondo come un dio vichingo, infaticabile, una macchina bella e perfetta. Di là c’è il Genio: piccolo e riccioluto, rapido e indisponente col suo gioco d’istinto e d’attacco. Uno è il campione in carica Björn Borg, l’altro John McEnroe. Insieme, quel giorno, riscriveranno la storia del tennis. E poi eccolo lì, con la divisa verde e viola dei raccattapalle di Wimbledon c’è anche lui, Warren Favella, undici anni e un talento innato per la solitudine. Porge gli asciugamani ai giocatori, li rifornisce di palline, ne osserva da vicino i tic, i gesti tecnici e quelli scaramantici, ci racconta ammirato e incredulo tutto ciò che accade in campo davanti ai suoi occhi. E intanto ci parla di sé, di come e perché sia cascato anche lui dentro le tre ore e cinquantatré della finale, mettendo da parte in un sol colpo i pomeriggi sui libri, le ansie di sua madre, il sogno di diventare casellante (“Perché è un lavoro triste e i lavori tristi oggi non li vuole fare più nessuno”) e la ricerca di qualsiasi cosa possa parlargli di un padre che non ha mai conosciuto.

ANGELO CAROTENUTO (Napoli, 1966) lavora a "Repubblica" dove, tra le altre cose, scrive di sport sul blog Il Puliciclone. Ha pubblicato il romanzo Dove le strade non hanno nome (Ad est dell’Equatore, 2013). 

Titolo: Ma in seguito a rudi scontri
Autore:
Giuseppe Culicchia
Editore: Rizzoli
Pagine: 144
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 14,00 €


Torino, 1° aprile 1945. Mentre sulle colline infuriano gli ultimi combattimenti tra fascisti e partigiani, in città si attende il derby. Allo stadio Mussolini (che rimpiazza il Filadelfia umiliato dai bombardamenti) si fronteggeranno il Grande Torino e… l’altra squadra, quella bianconera, quella che Ermanno Zazzi, ardito parà della Folgore, non riesce neppure a nominare. Irriducibile e agguerrito, lo Zazzi si è votato anima e corpo al Duce non meno che ad Aida, una prostituta veneziana, bella e capace di soddisfare la sua esuberanza virile e littoria. Ma prima di essere un grande fascista e un grande amatore, Ermanno Zazzi è un grande cuore granata. Come se non bastasse la febbre da derby, a infiammare lo spirito dello Zazzi c’è l’arrivo a Torino del suo vecchio camerata germanico Franz Hrubesch, comandante delle SS. Il tedesco ha vissuto l’orrore della campagna di Russia, ha perso l’intera famiglia nel bombardamento di Dresda, eppure indossa il cappello con la testa di morto con antico orgoglio ed è pronto a dare la vita per una causa ormai persa. 

GIUSEPPE CULICCHIA (Torino, 1965) ha esordito con il bestseller Tutti giù per terra (Garzanti 1994). Tra i suoi libri ricordiamo Torino è casa mia (Laterza 2005), Ecce Toro (Laterza 2006), Un’estate al mare (Garzanti 2007), insieme con i più recenti Ameni inganni, Venere in metró (Mondadori 2011 e 2012) e Ba-da-bum! (Feltrinelli 2013). 

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