Recensione: La notte in cui la guerra si fermò, di James Riordan

Titolo: La notte in cui la guerra si fermò
Autore: James Riordan
Editore: Mondadori
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 15,00 €


Recensione a cura di Luigi Pizzi

Nel centenario della Grande Guerra, Mondadori pubblica per la prima volta in Italia il romanzo "When the Guns Fall Silent" dell'autore inglese James Riordan. Prima guerra mondiale. Tre ragazzi inglesi, Jack, Harry e Freddie, ancora giovanissimi, spinti da un patriottismo esasperato, decidono di arruolarsi e partire per la Francia. Il loro entusiasmo ben presto si scontrerà con gli orrori della guerra di trincea, cruenta ed estenuante. Eppure anche in un inferno di corpi, violenza, paura, spari, bombe, ci sarà spazio per l'amicizia, l'umanità e la fratellanza; valori che culmineranno nella "tregua di Natale" del 1914 con una partita di calcio organizzata dai due schieramenti nella "terra di nessuno", proprio quello spazio tanto conteso da sacrificare milioni di vite...

La notte in cui la guerra di fermò è un romanzo breve, duro e commovente, che racconta con straordinario realismo la storia vera di tre giovani ragazzi inglesi, simbolo di un'intera generazione di giovani costretti a mettere da parte sogni, desideri, aspirazioni per andare a morire in una delle più grandi tragedie dell'umanità.

Tuttavia il romanzo di Riordan parlando di morte diventa anche un inno alla vita e un invito a non perdere mai di vista quei valori, quei principi che caratterizzano la stessa esistenza umana. Il linguaggio è semplice, immediato, ma l'autore non rinuncia a descrivere, anche in modo cruento, le barbarie della guerra e gli stati d'animo del protagonista, Jack, che esprime le proprie emozioni nelle lettere spedite alla sorella.

Un romanzo adatto a giovani lettori e non. Particolarmente indicato per il periodo, visto che il calcio in questo caso viene considerato nella sua forma più pura e nobile, ovvero come occasione di aggregazione e incontro tra "nemici", che manifestano la loro umanità, fratellanza e voglia di pace tirando due calci ad un pallone.

"Fu una partita alla buona, con un groviglio di quattro o cinque giocatori che rincorrevano il pallone di pelle. Nonostante il caos generale, non ci fu mai partita più regolare di quella. Se qualcuno finiva a terra, l'avversario si fermava e lo aiutava a rialzarsi. "Scusa, amico". "Scusami tu, compagno"..."

L'AUTORE
James Riordan (1936-2012) nasce a Portsmouth e qui cresce nella vecchia casa del nonno. Dopo aver abbandonato gli studi lavora come barista, cameriere, impiegato delle ferrovie e musicista. Durante il servizio nella RAF impara il russo e in seguito vive a lungo a Mosca, occupandosi di traduzioni. Nel 1989 diventa Professore di Studi russi alla Surrey University. Ha scritto più di trenta libri e il suo primo romanzo per ragazzi, Sweet clarinet, ha vinto il premio NASEN ed è stato tra i finalisti del Whitbread Children's Book Award. 

PUOI ACQUISTARE IL LIBRO QUI

LIBRI & CULTURA CONSIGLIA...