Recensione: LE RAGAZZE RUBATE di Jennifer Clement

Titolo: Le ragazze rubate
Autore: Jennifer Clement
Editore: Guanda
Pagine: 266
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 16,50 €


Recensione a cura di Liliana Vona

La storia è ambientata in un villaggio sperduto dello stato di Guerrero, in Messico, a un’ora di macchina dalle spiagge e dalle ville dei ricchi. Un paese nascosto tra le montagne, dove gli elicotteri della polizia scaricano il Paraquat, un veleno che dovrebbe servire per distruggere le coltivazioni illegali di papaveri da oppio. Un villaggio di sole donne, perché gli uomini o sono morti o sono emigrati, per lo più clandestinamente, negli Stati Uniti. Qui vive Ladydi Garcia Martínez, così chiamata dalla madre in onore "non della bellezza e della fama della principessa del Galles, ma in memoria dell'affronto per i tradimenti che subì Lady Diana dal principe Carlo".

Anche il padre di Ladydi è andato via, senza più tornare, e lei come le sue amiche è stata allevata da una madre che vive nel terrore di vederla rapire. Per questo vuole che sia brutta, perché “in Messico essere brutta è la cosa migliore che possa capitare a una bambina”, si legge nelle prime righe del romanzo. Perché se sei brutta, magari storpiata dal labbro leporino come la piccola Maria, non vieni rapita. Ladydi e le sue amiche vestono da maschio, hanno i capelli corti e si colorano i denti con un pennarello perché sembrino cariati. Si tengono pronte a nascondersi nelle buche scavate dietro le loro case quando sentono il rumore di un SUV che si avvicina.

Sono i narcos, che imperversano nei villaggi, esplorano il territorio in cerca di nuova carne giovane e "rubano" le ragazzine più belle per darle ai capi; come Paula, la sua migliore amica, che un giorno sparisce, per ricomparire molto tempo dopo marchiata dai tatuaggi che la segnano come proprietà di un grande trafficante e le braccia costellate di bruciature di sigaretta, a testimonianza delle torture subite e del fatto che è stata rapita. Così, alla prima occasione Ladydi decide di lasciare il villaggio dove è cresciuta per andare a lavorare ad Acapulco. Qui trova l'amore, ricambiata, ma il sogno dura poco; una breve parentesi prima che la dura realtà la faccia piombare nel carcere di Acapulco, accusata di un delitto che non ha commesso, fra altre donne vittime degli aguzzini di Paula.

Le ragazze rubate è un libro estremamente attuale, soprattutto in riferimento alla violenza sulle donne, che racconta le drammatiche vicende dei paesi messicani che confinano con gli Stati Uniti, dove migliaia di bambine sono letteralmente rubate dai narcotrafficanti, marchiate, usate come giocattoli sessuali, spesso buttate o ammazzate quando non servono più. Scritto con un linguaggio semplice, l'autrice rende "leggera", o meglio digeribile, una storia violenta, brutale, dove la protagonista, tratteggiata con grande precisione, deve affrontare con coraggio e determinazione difficoltà apparentemente insormontabili. Un libro drammatico che, allo stesso tempo, riesce a trasmettere grande speranza e forza di vivere. Consigliato!

L'AUTRICE
Jennifer Clement, figlia di diplomatici, è americana ma ha vissuto in diversi paesi. È autrice di romanzi, di un memoir e di molte raccolte di poesie. Risiede a Città del Messico. 

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