La giostra dei fiori spezzati; L'accarezzatrice e altre novità Mondadori in libreria dal 1 aprile

Titolo: La giostra dei fiori spezzati
Autore:
Matteo Strukul
Editore: Mondadori
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 17,00 €


Padova, inverno 1888. Nelle campagne infuria la pellagra, mentre in città le luci dei quartieri più signorili e ricchi stridono per contrasto con la bolgia del Portello, la zona più popolare e malfamata della città. Ed è proprio qui, al Portello, che al termine di una notte nevosa, viene ritrovato il cadavere straziato di una prostituta. L'ispettore Roberto Pastrello capisce che le sue forze non basteranno a risolvere il caso e decide di chiedere la collaborazione di due detective d'eccezione. Il giornalista investigativo Giorgio Fanton, massimo esperto del Portello, e il famoso criminologo Alexander Weisz, intuitivo, tormentato, affascinante.
Da quando, bambino, ha trovato sua madre uccisa da un assassino misterioso, Weisz ha giurato che non avrebbe mai più permesso che a una donna venisse fatto del male. Ma il trauma dell'infanzia gli ha lasciato anche una pericolosa dipendenza dal laudano. Dopo qualche riluttanza l'irruente Fanton, allegro e conviviale, molto abile nelle risse, e Weisz, geniale e anticonformista, trovano accordo e affiatamento, aiutati non solo dall¿ispettore Pastrello, ma anche da Erendira, meravigliosa gitana, cartomante e prostituta, avvolta nel mistero dei suoi occhi blu in cui è impossibile non perdersi. L'assassino, però, continua a colpire finché Weisz coglie un primo collegamento negli omicidi: tutte le vittime hanno il nome di un fiore...

Matteo Strukul
, nato a Padova nel 1973, laureato in giurisprudenza e dottore di ricerca in diritto europeo dei contratti, è ideatore e fondatore di Sugarpulp, movimento letterario veneto che ha avuto la benedizione di Joe R. Lansdale e Victor Gischler. Scoperto da Massimo Carlotto, ha esordito nel 2011 con La ballata di Mila (e/o), un romanzo pulp noir ambientato in Veneto con protagonista la bounty hunter Mila Zago, cui ha fatto seguito il secondo episodio della saga Regina nera (e/o, 2013) e da cui è stata tratta la serie a fumetti "Mila Zago - Red Dread" (con testi di Strukul e disegni di Alessandro Vitti). Entrambi i romanzi di Mila sono in corso di pubblicazione in 15 Paesi nel mondo fra cui Stati Uniti, Inghilterra, Canada, Australia e India. 

Titolo: L'accarezzatrice
Autore:
Giorgia Würth
Editore: Mondadori
Pagine: 252
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 16,00 €


Gioia è una ragazza come tante, trent'anni e molti progetti nel cuore: ancora non sa che la vita le riserva una missione straordinaria, e che il suo destino è racchiuso nel suo stesso nome. Gioia ha appena perso il lavoro da infermiera in ospedale, il fidanzato l'ha lasciata, è preoccupata per suo padre malato. I giorni passano, l'ansia cresce, nulla si muove: non c'è lavoro, gli orizzonti sembrano chiusi. Finché una mattina Gioia risponde a un annuncio nel quale si richiede "un'infermiera con spiccata sensibilità" a Bellinzona. È così che conosce Rosaria, una donna malata di sclerosi multipla, che cerca per il suo amatissimo marito, anch'egli gravemente invalido, un'assistente sessuale... Comincia per Gioia - dopo l'iniziale turbamento - la scoperta di un mondo, quello dei disabili, dei loro bisogni, dell'apartheid in cui spesso la società li confina. La scoperta di un universo vibrante di speranza e di coraggio. Molte persone portatrici di handicap sono private della possibilità di sperimentare il piacere fisico o semplicemente un contatto corporeo diverso da quello medicalizzato. Sono private dell'esperienza dell'empatia e dell'emozione di una carezza, con esiti psicologici spesso devastanti. In Svizzera e in diversi Paesi del Nord Europa la figura degli "assistenti sessuali" - dotati di una formazione medica e psicologica - è prevista dalla legge. Non in Italia, dove un moralismo diffuso finisce per lasciare sulle spalle delle famiglie la gestione di queste esperienze, fondamentali per dare dignità alla vita. Nessuno si scandalizza se qualcuno legge per i ciechi. Perché allora indignarsi se qualcuno si occupa di far sperimentare la tenerezza a una donna o un uomo intrappolati nel proprio stesso corpo?

Giorgia Würth nasce a Genova da mamma ligure e papà svizzero. Laureata in Scienze della Comunicazione, inizia presto la sua carriera di attrice spaziando dal teatro (Antigone, Cecità, Xanax) al cinema (Ex, Maschi contro femmine, Sinestesia) alla televisione ("Un medico in famiglia", "Moana", "Le tre rose di Eva"). Nel 2010 pubblica per Fazi il suo primo romanzo, Tutta da rifare, storia di una ragazzina che si ammala di dipendenza da chirurgia estetica.

Titolo: L'accarezzatrice
Autore:
Alexis Jenni
Editore: Mondadori
Pagine: 552
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 21,00 €
  


"Stavo male, tutto andava male, attendevo la fine" dice il narratore di questo romanzo, un uomo in crisi d'identità che ha appena perso il posto di lavoro e vaga spaesato per Lione con l'unica occupazione di infilare volantini nelle buche per le lettere. Non sa ancora che sta per fare l'incontro che gli cambierà la vita. Durante una pausa in una brasserie conosce un vecchio paracadutista che ha fama di aver attraversato tutte le guerre coloniali. Si chiama Victorien Salagnon ed è probabilmente l'unico pittore che si sia visto tra le file di quell'esercito in guerra. L'anonimo narratore ne rimane affascinato, tanto da offrirsi, in cambio delle lezioni di disegno, di scrivere la sua storia. Ha così inizio un viaggio all'indietro che racconta l'educazione di un ragazzo che ancora adolescente passa dai campi scout al fronte della Resistenza, dove il solo insegnamento che riceve è l'arte della guerra. Con questo unico sapere si lancia prima nella campagna d'Indocina, dove vedrà inquietantemente ripetersi alcuni orrori nazisti questa volta per mano dei francesi e dove imparerà l'arte del pennello da un antico maestro, e poi in Algeria, in una guerra confusa fatta di arresti illegali ed esecuzioni sommarie. Cambiano i fronti ma i metodi sono sempre gli stessi: terrore, brutalità, disprezzo della vita propria e altrui.

Alexis Jenni è nato nel 1964 a Lione, dove vive e insegna scienze naturali al liceo. L'arte francese della guerra è il suo primo romanzo, con il quale ha vinto il prestigioso Premio Goncourt.

Titolo: Irraggiungibile
Autore:
Abbi Glines
Editore: Mondadori
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 14,90 €
  


Rush Finlay ha ventiquattro anni, è sexy e arrogante, e nessuno riesce a dirgli di no. Blaire Wynn ha solo diciannove anni, è splendida, innocente e off limits: è figlia del nuovo patrigno di Rush. Quando Blaire, alla morte della madre, lascia la sua fattoria in Alabama e si trasferisce in Florida dal padre che non vede ormai da anni, trova ad attenderla solo Rush, il fratellastro fascinoso e inaffidabile, con cui dovrà trascorrere l'estate. Blaire non è preparata a quel mondo pieno di lusso e tentazioni, e soprattutto a quella potente attrazione, impossibile da contenere, che la trascina verso Rush... Perché la felicità sembra sempre così irraggiungibile?

Abbi Glines. Le piacerebbe passare i weekend su yacht di lusso, a sciare oppure a fare surf. E invece li passa sotto le coperte, con un Mac, e usa la sua fervida immaginazione nei romanzi che scrive.

Titolo: Tutti giù per terra - remixed
Autore:
Giuseppe Culicchia
Editore: Mondadori
Pagine: 144
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 16,00 €
  


Quando, nell'aprile del 1994, uscì per Garzanti la prima edizione di Tutti giù per terra, Giuseppe Culicchia aveva 28 anni e lavorava in una libreria torinese che oggi non esiste più, sostituita da un grande Apple Store. Tutti giù per terra era stato scritto prima a mano, poi su una Remington portatile, sull'onda dell'incoraggiamento di Pier Vittorio Tondelli. Il romanzo, che fu prima un sorprendente bestseller e poi un tenace longseller, raccontava le peripezie di quello che è stato definito "il primo precario della narrativa italiana". Walter, vero figlio degli "anni di plastica", rasato a zero, nato "troppo tardi per tutto", a cominciare dal Sessantotto e dal Settantasette, si ritrovava davanti un futuro privo di prospettive. Vent'anni dopo, forte dell'amore che i lettori continuano a provare verso il suo personaggio, Culicchia compie un esperimento letterario che è una cartina al tornasole sul senso dei personaggi e delle persone in carne e ossa, della narrazione e della vita vera: racconta la storia di Walter ambientandola ai giorni nostri. L'esperimento riesce talmente bene da apparire inquietante: giro giro tondo, ed ecco che tutto torna eternamente simile a se stesso...

Giuseppe Culicchia (Torino 1965) ha pubblicato i primi racconti nell'antologia Papergang Under 25 III (1990) a cura di Pier Vittorio Tondelli. Tra i suoi libri ricordiamo Tutti giù per terra (1994, premio Montblanc e Grinzane Cavour Autore Esordiente), Il paese delle meraviglie (2004, premio Grinzane Cavour), Un'estate al mare (2007), Brucia la città (2009), Ambarabà (2010), Ameni inganni (2011) e Venere in metró (2012), tradotti in una decina di lingue. Sue anche le traduzioni di American Psycho (2002) e Lunar Park (2006) di Bret Easton Ellis.

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