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Era un'altra stagione, amore mio; Prodigy: novità Piemme in libreria dall'11 marzo

Titolo: Era un'altra stagione, amore mio
Autore: Giovanni Pacchiano
Editore: Piemme
Pagine: 476
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 19,50 €


A volte il grande amore cammina sotto il nostro sguardo disattento per anni, prima che lo riconosciamo. Altre, invece, basta un solo istante: una parola, uno sguardo, e la vita cambia il suo corso per sempre. Così accade a Lo, che dei suoi diciott’anni porta addosso tutta la vitalità e la sfrontatezza, nel gelido gennaio milanese del 1973, un momento caldo della contestazione studentesca. Nell’attimo in cui il suo sguardo si posa su Berto, giovane professore nel suo stesso liceo, che lo ricambia, tra loro nasce qualcosa di unico. Lo piace a troppi: è una “cattiva ragazza” e frequenta con spensieratezza per denaro, assieme a Vicki, l’amica del cuore, una lussuosa casa d’appuntamenti nel centro di Milano.
Ma l’incontro con Berto le fa scoprire l’amore. Il sentimento che li travolge è forte, intenso e però come trattenuto dalle troppe differenze e da oscuri segreti che si insinuano tra loro ogni giorno, allontanandoli sempre più. Perché capita di incontrare la persona giusta nel momento più sbagliato. Costretti a separarsi o, piuttosto, incapaci di combattere nel nome di quell’amore così vero, ma così fragile, le loro strade si dividono. Altre storie, matrimoni, città, altre stagioni li vedranno protagonisti, ma entrambi porteranno nel cuore una nota di rimpianto per quell’amore abbandonato agli albori, mai vissuto davvero. E solo dopo vent’anni troveranno il coraggio di provare a essere felici.

Giovanni Pacchiano è nato a Milano, dove vive tuttora. Dopo la laurea in Lettere classiche a Pisa, ha insegnato Italiano e Latino in alcuni noti licei milanesi. Critico letterario, ha collaborato nel tempo con «Il Globo», «L’Europeo», «Epoca», «Il Giornale» di Montanelli, «Mercurio – la Repubblica», «Corriere della Sera», «Il Sole 24 Ore» e «Saturno». Attualmente scrive su «Sette», e ha una rubrica letteraria a Radio Città Futura. Ha pubblicato una monografia su Renato Serra e un carteggio foscoliano, Lacrime d’amore (Serra & Riva, 1981, ripubblicato da Guanda nel 2008), da cui è stata tratta una pièce teatrale. Nel 1993 ha scritto per Anabasi un pamphlet satirico, Di scuola si muore, sui mali della scuola italiana, e nel 1996, per Marsilio, il romanzo Ho sposato una prof. Ha curato, per Adelphi, la raccolta completa delle Opere di Sergio Solmi.

Titolo: Prodigy
Autore: Marie Lu
Editore: Piemme
Pagine: 300
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 16,50 €
 


"Le preoccupazioni di Day sulla mia incolumità adesso sono calzanti. Il piano sembra buono, ma qualcosa potrebbe sempre andare storto. E se invece di condurmi dall'Elector, del quale dovrei conquistarmi la fiducia prima di ucciderlo, mi sparassero nell'istante in cui mi trovano? Oppure potrebbero legarmi a testa in giù in una stanza per gli interrogatori e picchiarmi fino a farmi perdere i sensi. L'ho visto succedere un milione di volte. Potrei essere morta prima della fine della giornata, molto prima che l'Elector venga a sapere del mio ritrovamento. Ci sono un sacco di cose che potrebbero andare storte. Per questo devo concentrarmi, ripeto a me stessa. E se guardo Day negli occhi non ci riesco." Niente è quello che appare e la violenza regna sovrana: che senso ha credere ancora nell'amore? June e Day arrivano a Vegas dopo essere miracolosamente sfuggiti all'ingiustizia della Repubblica quando l'inconcepibile accade: l'Elector Primo muore e il figlio Ander prende il suo posto. Mentre la Repubblica sprofonda nel caos, i due giovani ribelli si uniscono ai Patrioti nel disperato tentativo di salvare il fratello di Day, Eden. E i Patrioti accettano, ma a una condizione: June e Day dovranno prima uccidere il nuovo Elector. Peccato che Ander non abbia niente a che vedere con il suo crudele genitore.
 
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