Nulla, solo la notte; L'estate sta finendo: novità Fazi in libreria dal 27 febbraio

Titolo: Nulla, solo la notte
Autore:
John Edward Williams
Editore: Fazi
Pagine: 144
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 13,00 €


Nei due anni e mezzo di guerra che John Williams trascorse tra India e Birmania, tra il 1942 e il 1945, scrisse il suo primo romanzo, Nothing but the night. A soli vent’anni il giovanissimo scrittore raccontò la giornata di un giovane borghese della California, scrivendo forsennatamente nelle lunghe ore vuote che caratterizzavano la vita di certe zone periferiche al conflitto mondiale. Al suo rientro negli Stati Uniti Williams riuscì, un anno prima di laurearsi, a far stampare il suo primo romanzo. Vicino al mondo descritto da John Fante (anche lui di Denver) con un tono trasognato e a volte ironico, Arthur Maxley ci ricorda l’Arturo Bandini che vaga per le strade di Los Angeles incontrando i personaggi più disparati.
Qui Arthur è un dandy che seguiamo in una giornata scandita da incontri significativi (un amico con il sogno di acquistare una macchina tipogrfica e stampare poesie, il padre distante e una donna bella, ma disperata) Rappresentati all’interno di un diner, di un hotel di lusso o di un night, gli interlocutori di Arthur sono dei compagni di viaggio con forti personalità, ognuno di loro una musa ispiratrice per cercare di comprendere la solitudine umana.

John Edward Williams nato nel 1922 in una famiglia di modeste condizioni economiche del Texas, si iscrisse all'Università di Denver solo dopo la fine della seconda guerra mondiale, durante la quale fu di stanza in India e in Birmania dal 1942 al 1945. In quegli anni scrisse il suo romanzo d’esordio, Nulla, solo la notte, che venne poi pubblicato nel 1948, quando Williams non aveva ancora conseguito la sua laurea in letteratura (a fine febbraio 2014 il romanzo verrà tradotto per la prima volta in Italia da Fazi Editore). Uomo riservato e legato alla scrittura da una passione inarrestabile, fumatore accanito e forte bevitore, marito per quattro volte, Williams rimase per tutta la vita a Denver, dove insegnò letteratura inglese presso l’Università e dove morì nel 1994. Prima della sua riscoperta internazionale, Williams è stato oggetto di grande ammirazione da parte di una piccola nicchia di suoi accoliti, ex colleghi dell'Università ed ex studenti del corso di scrittura creativa in cui insegnò e a cui conferì un prestigio nazionale mai avuto prima. Poeta e narratore, pubblicò nel 1960 il romanzo Butcher’s Crossing (Fazi Editore, 2013) e nel 1965 Stoner (Fazi Editore, 2012), il suo capolavoro. Nel 1973 gli fu assegnato il National Book Award per il suo quarto e ultimo romanzo, Augustus.

Titolo: L'estate sta finendo
Autore:
Stefano Tummolini
Editore: Fazi
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2014
Prezzo copertina: 10,00 €


Un weekend di settembre. Una villa sul mare. Un gruppo di giovani della Roma bene in cerca di svago. Uno di loro scompare misteriosamente nel nulla. Attraverso le deposizioni degli indagati nel processo relativo al caso si delinea un quadro sempre più torbido in cui, dettaglio dopo dettaglio, emerge il coinvolgimento dei ragazzi. Nel riportare la loro versione della storia, i protagonisti finiscono per raccontare se stessi, rivelando ognuno il proprio peccato, ognuno il proprio lato oscuro. Spuntano gelosie, giochi di potere, seduzioni incrociate, egocentrismi: nessuno si salva, e la soluzione lascia inevitabilmente l’amaro in bocca. Nel suo romanzo Stefano Tummolini associa con abilità l’eterno fascino del giallo all’intrigante e attualissimo espediente del racconto a più voci, particolarmente efficace nella rappresentazione degli aspetti ambigui e delle numerose sfaccettature della realtà. Il risultato è una storia avvincente e di assoluta contemporaneità che mette a nudo il disincanto e la freddezza delle nuove generazioni.

Stefano Tummolini è nato a Roma nel 1969. È laureato in Storia e Critica del Cinema presso l’Università La Sapienza di Roma e lavora come scrittore, traduttore e regista. Ha collaborato alla sceneggiatura di alcune serie tv (Distretto di polizia, Il bello delle donne, Tutti pazzi per amore) e di film per il grande schermo, tra cui Il bagno turco di Ferzan Ozpetek. Ha tradotto testi di autori classici e contemporanei dall’inglese e dallo spagnolo (tra cui Thomas Hardy, Miguel de Unamuno, Gore Vidal, Guillermo Arriaga, John Williams) e ha collaborato come docente di scrittura cinematografica con la Scuola Holden di Torino. Un altro pianeta, il suo primo lungometraggio, è stato presentato alla 65° Mostra del Cinema di Venezia (sezione “Giornate degli autori”, premio “Queer Lion”) e al Sundance Film Festival (sezione “World drama”). Nel 2009 è stato candidato al Nastro d’argento come miglior regista esordiente.


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