Recensione: Prisoners (2013); Un weekend da bamboccioni 2 (2013)

Il giorno del ringraziamento i Doover si spostano a festeggiare dalla famiglia Birch. Tuttavia una tranquilla festa si trasforma in un incubo quando le due bambine piccole, Anna Dover e Joy Birch, spariscono nel nulla. Le indagini vengono affidate al Detective Lockee (Jake Gyllenhaal) che focalizza l'attenzione su un camper avvistato davanti alla casa dei Birch poco prima della misteriosa scomparsa. Al ritrovamento dello stesso, il giovane ragazzo alla guida, Alex Jones (Paul Dano), viene arrestato, ma rilasciato poco dopo per assenza di prove. Keller Dover (Hugh Jackman), tuttavia, convinto della sua colpevolezza decide di rapirlo e torturarlo per scoprire dove ha nascosto le bambine. Nel frattempo il Detective Lockee inizia a seguire una nuova pista, dopo aver scoperto uno strano individuo alla veglia...

Prisoners è un thriller molto interessante che ci mostra il lato più oscuro dell'America; il male celato nell'apparente tranquillità di una piccola cittadina della Pennsylvania. Un viaggio duro che da una parte si sofferma sulla fragilità di due famiglie sconvolte da un evento drammatico, come la scomparsa del proprio figlio; dall'altra sul processo di disumanizzazione a cui vanno incontro tutte le persone disperate, come Keller disposto a tutto pur di ritrovare sua figlia. Un film interpretato con grande intesità da tutti i protagonisti, che riescono a trasmettere allo spettatore l'ansia e la disperazione di chi è costretto a vivere questa realtà drammatica. Un thriller che mantiene un buon ritmo e una buona tensione dall'inizio fino all'imprevedibile epilogo. Consigliato a tutti. Da non perdere per gli appassionati del genere!

Nel secondo episodio, Lenny Feder (Adam Sandler) ha deciso definitivamente di lasciare la città e il mondo di Hollywood per tornare a vivere nella tranquilla cittadina delle sue origini, insieme alla sua adorata famiglia. Tuttavia qui Lenny non ha un lavoro e trascorre le giornate insieme ai suoi strambi amici che vivono una quotidianità non troppo esaltante, tra piccole beghe familiari, lavori poco remunerativi e l'età che avanza impietosa. Eppure la voglia di divertirsi non manca e per questo il gruppo si troverà a doversi confrontare con giovani universitari presuntuosi, tutti muscoli e niente cervello. Ma riusciranno ad avere la meglio?

Il primo episodio della serie, devo ammetterlo, mi aveva colpito positivamente perchè la storia e la comicità avevano un senso. In particolare si metteva a paragone l'infanzia dei padri, vissuta con creatività all'aria aperta, e quella alienante dei figli, basata su videogame, telefonini e televisione. In questo secondo, invece, la parola chiave è nonsenso, seguita da demenzialità, volgarità e trash. Un film senza capo né coda che si caratterizza come un insieme di gag che non funzionano e lasciano piuttosto perplesso lo spettatore. E del resto Adam Sandler, dopo Jack e Jill e Indovina perchè ti odio, continua nel suo personale momento negativo. Da evitare!

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