Recensione: L'ARTE DI PIANGERE IN CORO di Erling Jepsen

Titolo: L'arte di piangere in coro
Autore: Erling Jepsen
Editore: Voland
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 15,00 €


Recensione a cura di Elvira Chimisso

Siamo in Danimarca dove nel piccolo paese di Vojens vive la famiglia del lattaio. Questa strana famiglia è formata da un ragazzino di undici anni, molto sveglio e “comprensivo”, da suo padre, dotato del potere delle parole ma depresso e disturbato, dalla mamma un po’ tedesca, affettuosa ma incosciente, dalla sorella adolescente e malata di “nervi psichici” a causa dello strano rapporto con suo padre, e da Asgar, il fratello maggiore che ha pensato bene di vivere in città lontano da casa.

Il lattaio appare da subito un uomo fallito e depresso, ma suo figlio e tutta la sua famiglia lo amano e lo proteggono; tutti “lavorano” per rendergli la cose più facili, per tenerlo tranquillo e per fargli esprimere il suo unico talento: recitare orazioni funebri. Così nella piccola cittadina comincia una serie di decessi, alcuni accidentali, altri naturali, nelle quali il figlio del lattaio è sempre implicato. Il potere delle parole pronunciate dal lattaio durante i funerali gli porteranno notorietà, soldi, una carica nel consiglio della parrocchia e poi in quello comunale ma tutto ciò non riuscirà a salvarlo dagli psichiatri e dalla galera.

Un romanzo molto forte raccontato in prima persona dal piccolo protagonista di undici anni che guarda il mondo degli adulti, pieno di turpi segreti, infelicità e fallimenti, senza farsi tante domande anzi, egli afferma che: “noi bambini dobbiamo essere comprensivi, dobbiamo sopportare e cercare di rendere le cose più facili …”. Infatti sarà lui stesso che cercherà di sistemare le cose, eliminando gli ostacoli e risolvendo i guai di suo padre. Sebbene sia denso di dialoghi, a volte un po’ troppo legnosi e pesanti, l’autore riesce bene a comunicare il carattere dei personaggi, così come riesce nella descrizione della Danimarca anni ’50. Nel complesso un romanzo commovente, che parla di amore sbagliato ma pur sempre amore. Consigliato a chi ama le storie famigliari, anche quelle più drammatiche e turbolenti.

L'AUTORE
Nato nel 1956, Erling Jepsen è uno dei maggiori autori drammatici danesi, nel 2002 ha ricevuto il premio alla carriera dell’Associazione Drammaturghi Danesi. L’arte di piangere in coro è la sua seconda prova narrativa. Nel 2006 ne è uscita una continuazione dal titolo Med venlig deltagelse (Sincere condoglianze). I suoi libri sono tradotti in olandese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese. 

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