Recensione: IL COMANDANTE DI AUSCHWITZ. UNA STORIA VERA di Thomas Harding

Titolo: Il comandante di Auschwitz. Una storia vera. Le vite parallele del più spietato criminale nazista e dell'ebreo che riuscì a catturarlo
Autore: Thomas Harding  
Editore: Newton Compton
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 9,90 €
 

Il comandante di Auschwitz racconta la duplice storia del comandante di Auschwitz, Rudolph Höss, e dell'ebreo, Hanns Alexander, che alla fine della seconda guerra mondiale si mise sulle sue tracce per assicurarlo alla giustizia. La storia viene narrata dal pronipote di Hanns Alexander, Thomas Harding, che scoprirà solo dopo la morte dell'uomo, nel dicembre 2006, il suo passato da cacciatore di nazisti. Un libro scritto utilizzando resoconti, biografie, archivi, lettere di famiglia, vecchie registrazioni e interviste con sopravvissuti.

Rudolph Höss al processo di Norimberga
Tuttavia l'autore non si limita a raccontare una storia, ma prova a scavare a fondo nel passato dei due uomini per provare a comprendere le ragioni che hanno spinto Rudolph Höss ad abbracciare il male, diventando il sanguinario carceriere di Auschwitz, e Hanns Alexander il suo principale cacciatore. 

Una storia vera che si legge come un romanzo e suscita emozioni contrastanti nel lettore. Un libro appassionante e avvincente che mi sento di consigliare a tutti.

L'AUTORE
Thomas Harding, laureato in antropologia alla Cambridge University, ha lavorato come giornalista (specializzato in ecologia e ambiente) e come film-maker. Ha collaborato anche con il «Financial Times» e il «Guardian». Ha diretto un giornale locale in West Virginia (USA) e attualmente vive in Gran Bretagna. Il comandante di Auschwitz racconta la storia del suo prozio, Hanns Alexander. Per maggiori informazioni, visitate il suo sito: thomasharding.com 

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