Alla riscoperta di due classici: La casa della gioia; L'enigma delle sabbie

Titolo: La casa della gioia
Autore: Edith Wharton
Editore: Editori Riuniti
Pagine: 446
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 24,00 €


Pubblicato per la prima volta nel 1905, "La casa della gioia" è un romanzo intenso che con cinica ironia e grande finezza psicologica smaschera le ipocrisie e il vacuo egocentrismo della nuova aristocrazia del denaro e della finanza nell'America del primo Novecento. Edith Wharton racconta il New England di Wall Street attraverso la vicenda di Lily Bart, giovane donna, orfana di una ricca famiglia caduta in disgrazia, che cerca di ritagliarsi un posto nel bel mondo. Abituata dalla prodigalità della madre a un'esistenza agiata e sontuosa, Lily si ritrova appena diciottenne in balia dei capricci di una ricca zia che non ha a cuore il suo futuro e dal cui giogo economico può sperare di emanciparsi solo attraverso un matrimonio di convenienza.
Tuttavia, incapace di arrendersi a compromessi che sente estranei al suo spirito, la giovane rifiuta ogni proposta, ritrovandosi sempre più dipendente da amici e corteggiatori per mantenere il proprio stile di vita. La progressiva rovina di Lily, prima esposta come una raffinata attrazione ai ricevimenti mondani, poi vittima della maldicenza ed emarginata da quello stesso ambiente che l'aveva accolta, fornisce alla Wharton l'occasione di svelare con acume e intelligenza come la casa della gioia, che alletta con le sue mura dorate e la promessa di una vita comoda, inghiotta e consumi crudelmente i suoi abitanti.
 
Titolo: L'enigma delle sabbie
Autore: Erskine Childers
Editore: Lantana
Pagine: 366
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 17,50 €


A bordo di una barca a vela, il Dulcibella, Davies e Carruthers navigano nel Mare del Nord, intorno alle isole Frisone, a caccia di anatre, ma la crociera in realtà nasconde altri misteri e si rivela più emozionante e rischiosa del previsto: tra nebbie e tempeste che mettono a dura prova l’imbarcazione, i due amici si convincono con il passare dei giorni di essere involontariamente entrati in un ingranaggio più grande di loro. Per riuscire a sventare il piano che mette a repentaglio la sicurezza dell’Inghilterra sono disposti ad affrontare qualsiasi pericolo, anche a costo della vita. L’enigma delle sabbie, com’era nelle intenzioni di Childers, contribuì tra l’altro a mutare la strategia della Marina Inglese, focalizzandone l’attenzione dal Mediterraneo al Mare del Nord per controbattere le mire espansionistiche tedesche. Oltre a Björn Larsson, anche Ian Fleming, John le Carré e molti altri ammetteranno di avervi trovato preziosa ispirazione.

Robert Erskine Childers (Londra, 1870 – Dublino, 1922), di padre inglese e madre irlandese, nella sua breve vita dominata dalla passione politica Childers attirò su di sé le opinioni più contrastanti. Fu di volta in volta odiato e ammirato, accusato di spionaggio oppure ricordato come patriota della causa irlandese. Ufficiale dell’aeronautica inglese nella prima guerra mondiale e decorato con medaglia al valor militare, già allo scoppiare del conflitto a bordo del suo yacht, il celebre Asgard, sbarcava sulle coste vicino a Dublino un carico di armi. La sanguinosa repressione della rivolta di Pasqua da parte delle autorità britanniche (1916) convinse definitivamente Childers della necessità di schierarsi. Dal 1919 divenne cittadino irlandese, lottando attivamente per l’indipendenza della sua nuova patria. Ma l’ambiguità della sua doppia discendenza anglo-irlandese lo rese impopolare su entrambi i fronti. Arrestato dalle autorità del Libero Stato d’Irlanda subì un processo sommario, e venne fucilato nel novembre 1922. «Venite più vicino, ragazzi, così per voi sarà più facile»: queste – così ci sono state tramandate – le parole che rivolse ai soldati del plotone di esecuzione, ai quali volle stringere la mano prima che facessero fuoco.

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