Skin trade; La perfezione del male e tante altre novità in libreria dal 26 settembre

Titolo: Skin trade
Autore:
Laurell K. Hamilton
Editore: Nord
Pagine: 576
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 18,60 €


Anita Blake è abituata alle sorprese inquietanti, persino a ricevere minacce di morte, ma questa volta è troppo anche per lei: alla sede della Animators Inc. è arrivato un pacco con dentro la testa mozzata di un agente di polizia di Las Vegas. Tuttavia non è quel macabro spettacolo a spaventare la Sterminatrice, bensì la firma sul biglietto di accompagnamento: Vittorio, il vampiro-killer che, dopo aver ucciso più di dieci persone, aveva fatto perdere le sue tracce. Ora è tornato e ha lanciato un guanto di sfida ad Anita. Lei non ha nessuna intenzione di lasciarsi sfuggire quell’occasione per fermarlo, però sa bene di non poterci riuscire da sola.
Con Jean-Claude fuori dai giochi – il potentissimo master di Las Vegas non accetterebbe mai la presenza di un rivale nel suo territorio –, rimane un’unica alternativa: Edward, l’assassino di creature della notte. Ci vuole un serial killer per trovarne un altro, e Edward potrebbe rivelarsi un alleato prezioso. Sempre che non ricada nelle vecchie abitudini e non inizi anche lui a seminare morte e terrore tra la popolazione inerme…

Laurell K. Hamilton è nata a Heber Springs (Arkansas), ma è cresciuta a Sims, un piccolo villaggio dell’Indiana. Dopo la morte della madre in un incidente d’auto, è stata la nonna a curare la sua educazione e a darle da leggere il primo di numerosi romanzi fantasy e horror che l’hanno appassionata all’istante, spingendola, in seguito, ad abbandonare l’idea di diventare una biologa in favore della scrittura. I romanzi dedicati alla cacciatrice di vampiri Anita Blake e quella che racconta le vicende di Meredith Gentyr sono stati pubblicati con enorme successo in tutto il mondo. 

Titolo: La perfezione del male
Autore:
David Morrell
Editore: Nord
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 14,90 €


Londra, 1811. Nel giro di alcuni giorni, due famiglie vengono trucidate nelle loro case. La popolazione è terrorizzata e chiede a gran voce alla polizia di chiudere il caso. Sebbene le prove siano controverse e indiziarie, viene arrestato un certo John Williams, che s’impicca in prigione prima del processo. Nessuno scoprirà mai se fosse davvero lui il colpevole… Londra, 1854. Thomas De Quincey è tornato in città. È passato molto tempo da quando, nei salotti dell’aristocrazia e della ricca borghesia, il suo nome era sulla bocca di tutti, a causa dello scandaloso pamphlet L’assassinio come una delle belle arti, in cui lo scrittore aveva avuto l’ardire di lodare la perizia omicida di John Williams. Eppure proprio quel libro provocatorio, che all’epoca lo aveva reso una celebrità, rischia adesso di costargli molto caro. Perché qualcuno ha sterminato un’intera famiglia, replicando fin nei minimi dettagli gli omicidi di quarantatré anni prima. È inevitabile che De Quincey diventi subito il principale indiziato, non solo della polizia, ma soprattutto dell’opinione pubblica, ansiosa di sfogare la propria rabbia contro di lui. Aiutato dalla giovane nipote e da un investigatore di Scotland Yard, De Quincey ha un’unica possibilità per dimostrare di essere innocente: scoprire chi è il vero assassino. Un assassino colto e raffinato che ha consacrato la sua vita all’arte del delitto, un assassino sfuggente come la nebbia notturna che striscia lungo le strade della città, un assassino che ha già pianificato ogni mossa per colpire la sua prossima vittima: Thomas De Quincey…

Titolo: Città d'ombra
Autore:
André Aciman  
Editore: Guanda
Pagine: 270
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 18,00 €


«La vita comincia da qualche parte con il profumo della lavanda.» Partendo così da un ricordo ispirato dalla fragranza del dopobarba del padre, il maestro della nostalgia André Aciman esplora il concetto di memoria e l’esperienza della perdita in tutte le loro sfaccettature: dall’infanzia perduta ad Alessandria sotto l’abbagliante sole egiziano agli anni vissuti a Roma da ragazzino, dove adorava perdersi per i meravigliosi vicoli in acciottolato del centro; dalle visite al padre nella Parigi «collerica e piovosa di Baudelaire», in cui ha sempre sognato di vivere, agli studi universitari a Cambridge; dall’armonioso caos di Barcellona alla «caccia» agli scorci dei quadri di Monet a Bordighera. Un dedalo di impressioni, tra gli angoli sperduti di un’esistenza vissuta in esilio permanente prima di stabilirsi a Manhattan, nella speranza di riuscire finalmente a cogliere e fissare la propria identità, laddove invece, come in una fotografia, l’immagine vera è solo «un’infinita sovrapposizione di immagini instabili».

André Aciman insegna letteratura comparata alla City University di New York e vive con la famiglia a Manhattan. È autore di False Papers (2000) e curatore di The Proust Project (2004). 

Titolo: Il respiro della cenere
Autore:
Jean-Christophe Grangé
Editore: Garzanti
Pagine: 448
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 18,60 €


Parigi. Nel buio di un garage viene ritrovato il corpo di una donna brutalmente assassinata. Nei paraggi, un paio di guanti da chirurgo ancora intrisi di sangue. L'ennesimo spietato delitto del serial killer che da mesi spaventa la città. La sola persona in grado di occuparsi di un'indagine così complessa è il solitario ispettore Olivier Passan. L'uomo sta attraversando il periodo più difficile della sua vita: la separazione dalla moglie giapponese Naoko, la madre dei suoi due figli. Eppure non può permettersi distrazioni, perché il modus operandi dell'assassino fa pensare a una mente malata e pericolosa. Tutto porta verso un unico sospettato: Patrick Guillard, un ermafrodito abbandonato dalla madre alla nascita. Passan è convinto che il colpevole sia lui. Ma ha tra le mani pochi indizi, non c'è nessuna prova schiacciante. Proprio quando sta per incastrarlo, Guillard si dà fuoco, portando a termine il suo piano folle. Un piano che si ispira alla leggenda mitologica dell'Araba Fenice: l'uccello che una volta morto rinasce dalle proprie ceneri. Tutto sembra perduto. In realtà per Passan è solo l'inizio. Il caso non è affatto concluso e una minaccia incombe su ciò che ha di più caro: i suoi figli. L'ispettore ha bisogno di risposte. Risposte che solo Naoko, fuggita in Giappone, può dargli. Risposte che affondano le radici in quella tradizione millenaria che li univa: l'arte dei samurai. Una verità inquietante lo aspetta, nella quale tutto quello che ha sempre creduto è in realtà una bugia.

Jean-Christophe Grangé è autore di romanzi di grandissimo successo che hanno ampliato i confini del thriller tradizionale: Il volo delle cicogne, I fiumi di porpora, Il concilio di pietra, L'impero dei lupi, La linea nera, Il giuramento, Miserere, L'istinto del sangue. I suoi libri, tradotti in tutto il mondo e venduti in milioni di copie, sono pubblicati in Italia da Garzanti. Spesso sono stati portati sul grande schermo, e I fiumi di porpora ha vinto il premio Grinzane Cinema 2007 per il miglior libro da cui è stato tratto un film. 

Titolo: La stella di pietra
Autore:
Marco Buticchi
Editore: Longanesi
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 16,40 €


È il 1985 e l’Italia è da tempo sull’orlo della destabilizzazione. La tensione è provocata da un semplice simbolo: una stella a cinque punte. Ma, alla sua ombra, si concentrano connivenze, intrighi internazionali, alleanze inconfessabili, misteri e insabbiamenti. Sara Terracini non sa ancora quanto le oscure trame del terrorismo la toccheranno da vicino: è il giorno della sua laurea, e Sara è alle prese con una verità sconvolgente. I suoi studi sul Laocoonte, il famoso gruppo statuario attribuito alla produzione classica, indicano che la mano che l’ha scolpito potrebbe invece appartenere a uno degli artisti più famosi di ogni tempo... È il 1487 e il giovane Michelangelo Buonarroti, a bottega dal Ghirlandaio, si distingue sia per il talento incontrastato sia per il carattere impetuoso e irriverente. Un carattere che, insieme all’invidia e all’avidità che da sempre circondano gli accoliti dei potenti, negli anni lo porterà a guadagnarsi non pochi nemici. Ma è una burla senza precedenti, un falso di sua creazione, a rischiare di fargli perdere tutto. E a poco o nulla servirà nascondere i bozzetti del Laocoonte che potrebbero incriminarlo. Anzi, proprio da questo ha inizio una scia di morte che arriva...fino ai giorni nostri, sino cioè agli Anni di Piombo, e sino a mettere in pericolo la vita di Sara Terracini. E se i bozzetti di Michelangelo fossero un tesoro servito a finanziare le operazioni più inconfessabili del terrorismo? Il segreto sta per riaffiorare e travolgere decine di inconsapevoli protagonisti. Insieme a un inaspettato personaggio, Sara è costretta ad affrontare una corsa contro il tempo per cercare di impedirlo...

Marco Buticchi è nato alla Spezia e ha viaggiato moltissimo per lavoro, nutrendo così anche la sua curiosità, il suo gusto per l’avventura e la sua attenzione per la storia e il particolare fascino dei tanti luoghi che ha visitato. È il primo autore italiano pubblicato da Longanesi nella collana «I maestri dell’avventura», accanto a Wilbur Smith, Clive Cussler e Patrick O’Brian. A dicembre 2008 è stato nominato Commendatore dal Presidente della Repubblica per aver contribuito alla diffusione della lingua e della letteratura italiana anche all’estero. La voce del destino (2011) è stato finalista al Premio Bancarella 2012 e ha vinto il Premio Salgari 2012.

Titolo: La grande avventura
Autore:
Stefano Ardito
Editore: Corbaccio
Pagine: 234
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 18,60 €


Nell’agosto 1913 un gruppo di austeri signori attrezzati con pendoli, termometri, palloni sonda e teodoliti, si imbarca a Marsiglia e approda a Bombay per un lungo viaggio nel cuore dell’Asia, destinato a interrompersi inaspettatamente nell’agosto del 1914, con la notizia dello scoppio della guerra in Europa. A ideare e dirigere questa spedizione straordinaria è il quarantaquattrenne medico torinese Filippo De Filippi, già noto nel mondo dei viaggiatori dell’epoca per aver accompagnato il Duca degli Abruzzi in Alaska e al K2. De Filippi e i suoi compagni esplorano le valli del Karakorum, dell’Himalaya occidentale e del Turkestan cinese, facendo tappa a Skardu, a Leh, sul ghiacciaio Rimu, sull’altopiano del Dèpsang e a Kashgar, in pieno deserto del Taklamakan: luoghi dai nomi ancor oggi non del tutto familiari, ma che ai primi del Novecento significano un tuffo nell’ignoto. La passione che li muove ha molte componenti: spirito di avventura, rigore scientifico, curiosità tutta umanistica per i popoli e le culture che incontreranno per via. Mappano territori inesplorati, raccolgono campioni di rocce, effettuano rilevazioni gravimetriche, studiano le società e le economie locali di Baltì, Ladakhi, Uiguri, Kirghisi... Eredi di Marco Polo, apriranno la strada ad altri grandi viaggiatori del Novecento come Ardito Desio. E il loro viaggio, anche se non si è concluso come avrebbero voluto, resta una «grande avventura» che a cent’anni di distanza continua interessare e affascinare.

Stefano Ardito, nato a Roma, è una delle firme più note del giornalismo di montagna e di viaggi italiano. I suoi racconti, i suoi reportage e le sue interviste sono stati pubblicati da Airone, Repubblica, il Venerdì, Alp, Meridiani e Specchio, settimanale de La Stampa. Oggi scrive per Il Messaggero e Meridiani Montagne. Ha all’attivo alcune decine di guide e una ventina di libri. Il pubblico di Rai Tre lo conosce grazie ai suoi documentari che vengono messi in onda nel programma quotidiano Geo&Geo. I suoi ultimi lavori dedicati all’alta Asia sono due documentari dedicati al Mustang,Dhe non deve morire e Le mele di Marpha. Da Corbaccio è uscito La grande avventura sulla celebre spedizione sulle montagne dell'Asia di Filippo De Filippi negli anni Dieci.

Titolo: Morti di fama. Iperconnessi e sradicati tra le maglie del web
Autore:
Giovanni Arduino, Loredana Lipperini
Editore: Corbaccio
Pagine: 144
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 12,90 €


Benvenuti nella Nuova Rete, il tendone da circo sotto il quale folle oceaniche si creano un’identità e fanno di loro stesse un prodotto da promuovere, un marchio. Benvenuti dove miliardi di utenti documentano, condividono, amplificano e pubblicizzano ogni istante della loro vita e delle loro attività. Dove si alleano con altri marchi simili e alimentano la loro micronotorietà attraverso blog, Facebook, Twitter e decine di piattaforme e applicazioni, sfruttando l’approvazione d’impulso tipica dei social network. E dove rischiano di trasformarsi in ridicoli fenomeni da baraccone, condannati a venire presto dimenticati. Gli autori, attenti frequentatori e osservatori del web, attingendo da una massa imponente di dati e interviste, raccontano quanto sia mutato il significato della fama. E sottolineano con stile arguto e provocatorio come siano stati stravolti il concetto di identità e il nostro modo di confrontarci con gli altri: da penso dunque sono a ho tanti «mi piace» quindi esisto.

Loredana Lipperini è giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica. Collabora con le pagine culturali de La Repubblica ed è una delle voci storiche di Fahrenheit su Radio Tre. Ha pubblicato, tra l’altro, Ancora dalla parte delle bambine, Non è un paese per vecchie, Di mamma ce n’è più d’una e, insieme a Michela Murgia, «L’ho uccisa perché l’amavo» - Falso! Il suo blog è www.lipperatura.it

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