Maria, la madre di Gesù; La separazione e altre novità Newton Compton in libreria dal 19 settembre

Titolo: Maria, la madre di Gesù
Autore: Marek Halter
Editore: Newton Compton
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 12,00 €


Nella Galilea schiacciata dalla tirannia di re Erode, la giovane Miryam di Nazareth si è ormai abituata a vivere in un’atmosfera di continua violenza e incertezza. Intelligente e vivace, ha imparato a non farsi notare, perché anche il più piccolo pretesto può attirare i mercenari del re, pronti a seminare terrore e morte. Quando però l’amato padre Joachim viene arrestato ingiustamente, la ragazza non può rimanere a guardare e chiede aiuto a Barabba, giovane ribelle che le deve la vita, e al suo esercito di diseredati. Insieme mettono in atto un piano coraggioso e salvano Joachim dalla crocifissione.
Poi però i due giovani continuano la lotta contro l’ingiustizia e la tirannia, su strade diverse: Barabba, esaltato dal successo, raduna i leader ebrei per incitarli alla lotta e pianificare una rivolta su vasta scala, mentre Miryam sfida le convenzioni che vorrebbero le donne mute e obbedienti e si schiera apertamente contro l’uso della violenza. E, con sua grande sorpresa, un uomo l’ascolta. Colpito dal suo coraggio e dalla sua intelligenza, quell’uomo, Yossef, le farà un’offerta che cambierà per sempre la sua vita e quella di tutto il popolo ebraico.

Marek Halter, nato in Polonia nel 1936, a cinque anni lascia con la famiglia il ghetto di Varsavia per andare a vivere in Russia. Nel 1950 arriva in Francia. Artista poliedrico, oltre ad aver firmato una ventina di libri di successo dedicati all’epopea del popolo ebraico, è anche pittore e regista cinematografico. È tra i fondatori del movimento SOS Racisme, che si batte per promuovere la pace in Medio Oriente. Intellettuale di fama internazionale, Halter collabora regolarmente con alcune delle più prestigiose testate giornalistiche del mondo, incluse le più importanti in Italia. Tra i suoi libri ricordiamo: Perché sono ebreo, Intrigo a Gerusalemme, La regina di Saba e, pubblicati dalla Newton Compton, Il cabalista di Praga e Protocollo Cremlino, che hanno avuto ottimi riscontri di critiche e vendite.

Titolo: La separazione
Autore:
Dinah Jefferies
Editore: Newton Compton
Pagine: 448
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 12,00 €


Malesia, 1955. La famiglia Cartwright sta facendo le valigie per lasciare Malacca. Emma ha undici anni e non capisce perché il trasloco sia stato organizzato senza aspettare il ritorno della madre e il padre taciturno non risponda alle domande sue e della sorella più piccola, Fleur. Di ritorno dalla visita a un’amica malata, la mamma di Emma, Lydia, trova la casa completamente vuota. Nessuna traccia del marito, delle figlie o dei servitori. Sulla base delle poche informazioni che riesce a recuperare, Lydia si imbarca in un pericoloso viaggio all’interno del Paese dilaniato dalla guerra civile. Soffocando lacrime e angoscia, decide di affrontare i pericoli della giungla fittissima, la guerra, le bande di predoni che spadroneggiano nel territorio, fino ad arrivare dove avrebbe dovuto ricongiungersi con i suoi; ma forse è troppo tardi, e il suo viaggio è appena cominciato… Tra la Malesia, sconvolta dal dramma della guerra, e un’Inghilterra fredda e inquietante, si snoda l’appassionante storia di una madre e di una figlia che continuano a cercarsi sorrette dalla speranza di potersi finalmente ritrovare.

Dinah Jefferies è nata a Malacca, in Malesia, e si è trasferita in Inghilterra all’età di otto anni. Ha insegnato Studi teatrali e Inglese. Ha iniziato a scrivere nei cinque anni che ha trascorso in un piccolo villaggio sulle montagne andaluse. La separazione è il suo primo romanzo e uscirà in Inghilterra nel 2014 pubblicato da Penguin. L’autrice sta scrivendo un secondo romanzo, The Tea Planter’s Wife ambientato tra gli anni Venti e Trenta a Ceylon, l’attuale Sri Lanka. Il suo sito internet è www.dinahjefferies.com

Titolo: Coincidenze che fanno innamorare
Autore:
Sue Watson
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 12,90 €


Stella Weston, produttrice televisiva con una smisurata passione per i dolci, ha sempre cercato di conciliare lavoro e famiglia e per anni ha dovuto sopportare turni impossibili, ritmi serrati, lunghe trasferte e un capo infame. Come se non bastassero i sensi di colpa a darle il tormento, suo marito Tom e sua figlia Grace non fanno che lamentarsi e rinfacciarle le continue assenze. Quando poi le viene assegnato un programma trash sul giardinaggio e la religione, in cui si ritrova ad avere quotidianamente a che fare con una pazza ninfomane, un prete ansioso e un giardiniere un po’ sopra le righe, Stella si rende conto che la misura è davvero colma: forse è giunto il momento di mollare tutto, di rimettersi in gioco, di inseguire un sogno e di smettere di rinunciare all’amore…

Sue Watson è nata e ha studiato a Manchester per poi trasferirsi a Londra, dove ha scritto per tabloid e riviste femminili. Successivamente ha lavorato come produttrice televisiva per la BBC. Ora vive nel Worcestershire con il marito e la figlia e si dedica a tempo pieno alla scrittura. 

Titolo: I fratelli di Kabul
Autore:
Caroline Brothers
Editore: Newton Compton
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 12,00 €
  


Aryan ha solo 14 anni, ma il dolore lo ha reso già un uomo. È lui a prendersi cura di Kabir, il fratellino di 8 anni. Rimasti orfani nel tormentato Afghanistan, i due fratelli sognano di partire e di raggiungere Londra, la città della libertà, dove potranno studiare e avere una vita migliore. Così, decidono di fuggire e attraversare il confine con nient’altro che i loro miseri vestiti addosso e un grande sogno da realizzare. Ma Londra è lontana, e prima di raggiungerla passeranno per Teheran, Istanbul, Atene, Roma, Parigi. Sarà un lungo viaggio, in cui dovranno soffrire la fame, il freddo e la violenza, affidarsi a gente che vuole soltanto sfruttarli, resistere nella speranza che prima o poi quel sogno si realizzerà. Una toccante storia di amore e coraggio, un viaggio attraverso l’Europa vista con gli occhi di due bambini che hanno perso tutto e che lottano disperatamente per cercare di riprendersi il proprio futuro.

Caroline Brothers, giornalista australiana, è cresciuta e ha studiato a Melbourne, per poi trasferirsi a Londra, dove ha conseguito un dottorato allo UCL (University College London). Ha lavorato per la Reuters come corrispondente estero, e poi come reporter in Inghilterra, Belgio, America Centrale e Francia. Ha vissuto per lunghi periodi all’estero e ha viaggiato in tutto il mondo. Attualmente vive a Parigi, dove scrive per l’«International Herald Tribune». I fratelli di Kabul è il suo romanzo d’esordio, ispirato alla storia vera di due bambini afghani. Per saperne di più: www.carolinebrothers.com

Titolo: Quindici cadaveri
Autore:
Mark Oldfield
Editore: Newton Compton
Pagine: 528
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 9,90 €
  


Spagna, giorni nostri. In una vecchia miniera abbandonata vengono ritrovati i resti di quindici cadaveri. Ana María Galindez, un’agente della scientifica, viene inviata a raccogliere le prove sulla scena del crimine, che risale però alla metà del secolo scorso. Le ricerche della professoressa Ordoñez, una studiosa di storia con cui Ana María entra in contatto, la portano sulle tracce del comandante Guzmán, il capo della Brigata Speciale, la polizia segreta del dittatore Francisco Franco. Nel 1953, all’apice della sua carriera, Guzmán arrestava, uccideva e torturava tutti coloro che erano anche solo lontanamente sospettati di essere contrari al regime. Durante la sua indagine, l’agente Galindez viene anche a conoscenza di un dossier sul comandante, in cui si parla delle Sentinelle: persone che, durante gli anni della dittatura, compivano ogni sorta di crimine e che, a quanto pare, non hanno mai smesso di farlo… Così, mentre Ana María cerca di scoprire la verità sui quindici corpi, le sue indagini aprono uno squarcio inquietante sulla Spagna dal dopoguerra a oggi.

Mark Oldfield ha conseguito un dottorato in Criminologia, è appassionato di storia e cultura spagnola e vive nel Kent. Quindici cadaveri, selezionato per il premio 2013 Ian Fleming Steel Dagger dalla Crime Writers’ Association, è il primo volume di una trilogia, Vengeance of Memory.

Titolo: I capolavori
Autore:
Irène Némirovsky
Editore: Newton Compton
Pagine: 1584
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 9,90 €
 


Sono raccolti in questo volume i racconti e i romanzi più rappresentativi dell’opera letteraria di Irène Némirovsky, dal primo testo pubblicato su una rivista, Il malinteso, all’ultimo, Suite francese, che l’autrice non poté completare. Irène scomparve fisicamente nel campo di sterminio, ma ancora prima era stata condannata all’invisibilità dalla paura che, opprimente come le mura di un lager, si materializzava intorno a lei, donna ebrea nella Francia invasa dai nazisti. Della codardia, dell’ipocrisia, della stupidità e della grettezza ottusa si vendicò nei suoi scritti, vivisezionando con una penna acuta e affilata i vizi e le virtù dei suoi compatrioti d’elezione. Senza risparmiare nessuno: contadini dipinti in paesaggi bucolici che si rivelano rozzi, violenti ed egoisti; ricchi ebrei incatenati alla loro esistenza dorata, arida e vuota, dove contano solo i beni accumulati; madri poco materne, che Irène odia con furia e di cui smaschera la fatuità, l’aridità affettiva, il bisogno di sottomettersi per avere protezione; figlie che rinunciano alla loro vita perché ormai troppo invischiate in meccanismi di rivalità e sopraffazione. In questa foresta lussureggiante di personaggi scomodi e resi alla loro nudità, di rapporti sofferti e analizzati con precisione scientifica, ci perdiamo volentieri, risucchiati da una scrittura affascinante e magnetica, come se leggessimo un unico, lunghissimo romanzo, in cui la parola fine arriva troppo presto.

Irène Némirovsky, nata a Kiev nel 1903 da una famiglia di ricchi banchieri di origini ebraiche, visse a Parigi dove, appena diciottenne, cominciò a scrivere. Nel 1929 riuscì a farsi pubblicare il romanzo David Golder, ottenendo uno straordinario successo di critica e di pubblico. Irène continuò a scrivere, ma presto fu costretta a usare un altro nome, perché gli editori, nella Francia occupata dai tedeschi, avevano paura di pubblicare i libri di un’ebrea. Nel luglio del 1942 fu arrestata e deportata ad Auschwitz, dove un mese dopo, a trentanove anni, morì, lasciando incompiuto il suo ultimo capolavoro, Suite francese. La Newton Compton ha pubblicato i romanzi di Irène Némirowsky nel volume unico I capolavori e in volumi singoli.

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