Recensione: LA RAGAZZA CHE TOCCAVA IL CIELO di Luca Di Fulvio

Titolo: La ragazza che toccava il cielo
Autore: Luca Di Fulvio
Editore: Rizzoli
Pagine: 800
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 16,90 €

 
Roma 1515. Mercurio, orfano dalla nascita, è un giovane e abile ladro che vive nelle fogne. Quando aiutato dal piccolo Zolfo, dalla bella Benedetta e dal gigante ritardato Ercole, mette a punto un colpo ai danni dell'ebreo Shimon Baruch, non sa che la sua vita sta per cambiare. L'ebreo infatti dopo averli scovati e inseguiti finisce per uccidere Ercole, mentre Mercurio lo colpisce con un coltello alla gola. Per questo, convinto di aver ucciso il mercante, Mercurio decide di fuggire con Zolfo e Benedetta a Venezia.

Nel cammino verso la Serenissima, il destino dei tre ragazzi si incrocia con quello di Isacco, un ladro esperto di medicina, e di sua figlia Giuditta, ebrei in cerca di libertà. Mercurio finisce per innamorarsi, ricambiato, della ragazza, ma una volta giunto a destinazione si renderà conto delle mille difficoltà da superare per coronare il proprio sogno; ostacolato da Isacco, che sogna un destino diverso per la figlia; da Benedetta che, innamorata di Mercurio, mette a punto un terribile piano per eliminare la sua rivale; da Zolfo che, dopo la morte di Ercole, decide di seguire Fra' Amedeo, un fanatico religioso, nella sua crociata contro gli ebrei, che porterà alla nascita del primo ghetto d’Europa; da Shimon Baruck che, diventato muto dopo la coltellata alla gola, si trasforma in uno spietato assassino per compiere la sua vendetta: uccidere Mercurio.

La ragazza che toccava il cielo è senza dubbio tra i libri più belli che ho letto nel 2013. Si tratta di un romanzo storico in cui l'autore, Luca Di Fulvio, riesce perfettamente ad inserire personaggi di fantasia in un contesto storico accurato e dettagliato. L'autore infatti, con una prosa semplice e allo stesso tempo raffinata, trascina il lettore nella Venezia del XVI secolo, tra vicoletti e luoghi simbolo della città, in un vortice di odori forti e spesso nauseabondi. Ma quello che colpisce, oltre lo sfondo, è la variegata umanità che l'autore propone con i suoi personaggi, lontani da qualsiasi stereotipo, tutti in bilico tra il bene e il male, tra i quali, oltre quelli già citati, vale la pena ricordare il capitano Lanzafame, il malavitoso Scarabello e Anna, figura chiave nella metamorfosi di Mercurio.

Un romanzo di amore e morte, azione e avventura, paura e coraggio, odio e perdono, che per alcuni aspetti mi ha fatto pensare ad uno dei capolavori di Dumas, Il conte di Montecristo, nonostante una trama decisamente differente, e al Mercante di Venezia, la famosa opera teatrale di William Shakespeare, soprattutto per un episodio nella parte finale di cui non voglio anticiparvi nulla. Ma anche un romanzo di formazione considerando la giovane età dei protagonisti, chiamati ad affrontare un percorso irto di ostacoli, pericoli, trionfi e cadute, che condurrà ad una metamorfosi e, dunque, alla maturazione. 

Un libro che si legge tutto d'un fiato, nonostante le 800 pagine, capace di conquistare il lettore da subito. Un romanzo per tutte le stagioni che consiglio di non perdere agli appassionati di storia, agli amanti del romance e a tutti coloro che vogliono godere di una lettura piacevole, ricca e intelligente.

L'AUTORE
LUCA DI FULVIO è nato nel 1957 a Roma, dove vive e lavora. Prima di dedicarsi alla scrittura si è diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica. I suoi libri sono tradotti in 16 paesi (da Gallimard e Albin Michel in Francia, Lübbe in Germania, Bitter Lemon Press in Inghilterra, Canada e Stati Uniti).

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