FATTO DI SANGUE di Sebastià Alzamora, in libreria dall11 luglio

Titolo: Fatto di sangue
Autore:
Sebastià Alzamora
Editore: Marcos y Marcos
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 17,00 €


Un vampiro si aggira per Barcellona, accesa da bombardamenti e sparatorie; lui sta bene nei luoghi dove infuria la violenza, perché può andare a caccia con più comodità. Succhia il sangue dal collo di un bambino, di un sacerdote; uccide a morsi i maiali di un convento clandestino. È superba la quiete tra le mura altissime di questo convento di clausura, che nasconde ventisette monachelle e il vescovo di Barcellona dalla furia anticlericale che impazza là fuori. I gatti sono grassi e pigri, il cortile odora di erba bagnata, di bucato, di sapone fatto in casa. Suor Concezione ha tredici anni, è una tenera novizia; quando intona il Requiem di Fauré, scende una lacrima a tutta la comunità.
Non è solo la forza del suo canto: lei si diverte a riscrivere la musica, ha sdoppiato l'invocazione del Pie Jesu in un canone a due voci che strappa il cuore. Ma quando il vescovo le chiede di comporre da zero uno Stabat mater, suor Concezione trema, non sa da che parte cominciare. E che ripugnanza le ispirano le mani del vescovo, simili a lunghe radici nodose, e il suo alito di vecchio, gli occhi spiritati. Il commissario Muñoz non vuole più dormire, nel sonno gli appare un cane nero che ha il volto di sua madre. La realtà è anche peggio: un bambino e un sacerdote sgozzati per la strada, maiali squartati a morsi in un convento, come se non bastassero i caduti di quella guerra fratricida; e intorno a sé vede solo servi o traditori. Il commissario Muñoz però un amico ce l'ha. Gli soffia il fumo in faccia, a volte è troppo disinvolto, ma lo mette davanti alla bellezza della vita, alla sua giustizia impenetrabile, alla sua energia mostruosa. Una verità assoluta che darà a Muñoz e all'ultimo fraticello duro e puro forze che non avevano, un'audacia imprevedibile, la grazia di giocarsi la vita nel chiostro del convento in un gesto estremo di libertà.

Sebastià Alzamora è il più celebre scrittore maiorchino: ancora giovanissimo pubblica raccolte di poesia pluripremiate e quando si dedica alla narrazione la sua forza espressiva va tutta a vantaggio dell'intreccio, dei personaggi e della storia. La pelle e la principessa, pubblicato nel 2005, viene tradotto in sei lingue e vince il prestigioso premio Josep Pla. Miracolo a Maiorca, del 2011, è un romanzo gioioso che svela l'utilità nascosta dei sogni impossibili. Colto, timido e spiritoso, Alzamora unisce la visione larga e profonda dei classici alla ricerca dei narratori di oggi: scrive romanzi intensi, esplora i meccanismi maligni del potere e le aspirazioni umane più sublimi. In Fatto di sangue, ambientato a Barcellona nel 1936, non traccia una linea netta tra anarchici e fascisti; mentre da entrambe le parti sibilano serpenti e trionfano vanità, le rare persone oneste sono sole con i loro dubbi e le loro paure. Ad Alzamora preme narrare la loro forza nascosta, e il momento splendido in cui alzano la testa. Fatto di sangue ha vinto il Premio Sant Jordi 2011.

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