L'ultimo Baluardo (Bernard Cornwell); Un bel sogno d'amore (Andrea Vitali) e altre novità in libreria dal 16 maggio

Titolo: Sto bene è solo la fine del mondo
Autore:
Ignazio Tarantino 
Editore: Longanesi
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 14,90 €


«It’s the end of the world as we know it (and I feel fine)» cantavano i R.E.M. alla fine degli anni Ottanta e tutti gli adolescenti di quel periodo ricordano questa famosissima canzone. Tutti tranne Giuliano, per il quale la libertà di poterla cantare a squarciagola è stata una difficile conquista. Giuliano è l’ultimo nato di una numerosa famiglia meridionale. Sua madre, Assunta, è una donna mite e devota che ha annientato se stessa per occuparsi dei figli. Il padre è un depresso cronico, che sfoga in modo violento la sua frustrazione. Un giorno Assunta accoglie in casa due sconosciuti in abiti eleganti che, annunciandole l’imminente giudizio di Dio, le promettono la felicità e la salvezza eterna destinate agli «eletti».
L’ingresso di Assunta in seno alla «Società» porterà a drastici cambiamenti nella sua vita e in quella dei suoi figli, costretti loro malgrado a condividerne la scelta. Soprattutto Giuliano, diviso tra il desiderio di assecondare le imposizioni e le manie religiose di una madre sempre più ossessionata dal peccato e il tormento che gli procura una vita di privazioni incomprensibili: l’isolamento a scuola, un amore soffocato e vissuto come colpa da nascondere, le sue giornate non più scandite da feste, partite di pallone o gite al mare ma dalle cupe assemblee nella «Sala del Regno» e dal servizio di testimonianza porta a porta. Con l’adolescenza, però, l’amore che lo lega alla madre entrerà naturalmente in conflitto con il suo bisogno di affermare la propria identità. E a quel punto sarà davvero la fine del mondo così come Giuliano l’ha conosciuto.

Ignazio Tarantino è nato a Monopoli e vive a Firenze, dove lavora nel campo dell’arte contemporanea.

Titolo: L'ultimo baluardo
Autore: 
Bernard Cornwell
Editore: Longanesi
Pagine: 450
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 18,80 €


Settembre 1810. Determinato a conquistare il Portogallo, Napoleone manda il proprio esercito oltre la frontiera spagnola. L’ultima cosa che i francesi si aspettano di trovare è un territorio depredato e spoglio: l’esercito britannico, infatti, alleato dei portoghesi, oppone un’ostinata resistenza, mirando a fare terra bruciata per affamare il nemico e, dopo averlo trascinato a ridosso di Lisbona, infliggergli la sconfitta definitiva presso l’inespugnabile linea di difesa di Torres Vedras, ideata dal generale Wellington. Per Richard Sharpe, valoroso capitano della compagnia South Essex, la situazione è più che mai difficile: non solo deve tener testa ai soldati francesi, ma anche guardarsi dalle trame del proprio colonnello, intenzionato a favorire la carriera militare di un ufficiale incompetente, che vanta importanti legami familiari. Il capitano è così obbligato a cedere a quest’ultimo il comando della compagnia in vista dell’imminente battaglia... Ma anche fuori dall’esercito le cose non vanno meglio: Sharpe deve vedersela con due fratelli portoghesi corrotti, che hanno intessuto una subdola trama per arricchirsi... A Sharpe, prigioniero dei due traditori, non resta che tentare una fuga rocambolesca per raggiungere il teatro della battaglia...

Bernard Cornwell è nato a Londra e si è laureato alla London University. Dopo aver lavorato per molti anni presso la BBC, si è dedicato alla narrativa. Oltre alla serie incentrata su Richard Sharpe, ha scritto moderne avventure di mare, la trilogia dedicata alla ricerca del Graal e altri romanzi di successo. Con L’ultimo re ha dato inizio a una serie in cui il mito e la storia del declino dei regni anglosassoni si fondono in un affresco appassionante. Come ha scritto il Washington Post, «Bernard Cornwell è probabilmente il più grande scrittore di romanzi storico-avventurosi di oggi.» 

Titolo: Cronaca di un suicidio
Autore:
Gianni Biondillo
Editore: Guanda
Pagine: 196
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 14,50 €


Una semplice vacanza a Ostia, con la figlia Giulia. Doveva essere un momento di relax per l’ispettore Ferraro: qualche giorno di distensione per cercare di costruire un nuovo rapporto con quella ragazzina in piena adolescenza. Durante una nuotata al largo una barca alla deriva attira la loro attenzione. A bordo un biglietto lascia intendere che qualcuno ha deciso di porre fine alla sua vita. Perdono tutti e a tutti chiedo perdono, c’è scritto. E sotto, Non fate troppi pettegolezzi. Parole prese in prestito da Cesare Pavese, che Giulia, lettrice appassionata, riconosce subito. Una volta chiamati i colleghi di Roma, la faccenda sembrerebbe finita lì per Ferraro, se non fosse che il suicida ha lasciato un’ex moglie a Milano, e all’ispettore tocca l’ingrato compito, tornato a casa, di informare la donna. E così, suo malgrado, in una calda estate milanese, Ferraro si trova coinvolto insieme alla figlia in un’indagine sul destino di un uomo qualunque, Giovanni Tolusso, che partito dal nulla era riuscito caparbiamente a costruirsi una vita dignitosa. Fino a quando, in un’assolata mattina romana, il recapito di una cartella esattoriale aveva segnato l’inizio della sua fine...

Gianni Biondillo è nato a Milano, dove vive, nel 1966. Architetto, ha pubblicato saggi su Figini e Pollini, Giovanni Michelucci, Pier Paolo Pasolini, Carlo Levi, Elio Vittorini. Fa parte della redazione di Nazione Indiana.

Titolo: L'uomo di Bruxelles
Autore:
Mario Delgado Aparaín
Editore: Guanda
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 12,50 €


Tutte le città sudamericane hanno un buco. E se non è in strada, è in fondo al cuore. Augusto Almeida, sindaco di Mosquitos, ne è convinto. Per questo preferisce spendere per dare un bicchiere di latte a un bambino piuttosto che coprire un enorme buco proprio al centro della strada principale. Criticato e odiato dai suoi concittadini per colpa della sua cattiva amministrazione e perseguitato da strani incubi, Almeida medita di uccidersi. Per fortuna, poco prima di mettere in atto la fatale decisione, qualcuno gli suggerisce un’idea folgorante: chiedere aiuto all’Unione Europea. È così che in una Mosquitos sferzata dalla pioggia battente si presenta un uomo biondo, alto e magro, armato solo del suo ombrello parigino: è Marc Rimés, l’uomo di Bruxelles, inviato dal Primo mondo con il preciso incarico di salvare la sfortunata città. E chi meglio di lui potrebbe riuscirci? Del resto, conosce i sindaci di Jefferson, di Comala e di Macondo, gli stessi a cui anche Almeida ha già scritto una dettagliata proposta in sette punti per il recupero dei paesi e delle città letterarie...

Mario Delgado Aparaín è nato a Florida, in Uruguay, nel 1949. E' autore di numerosi libri di racconti e romanzi. 

Titolo: Blackout
Autore:
Marc Elsberg
Editore: Nord
Pagine: 630
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 18,60 €


Un semaforo che smette di funzionare all’improvviso, una frenata brusca, poi il vuoto. Quando Pietro Manzano si risveglia al pronto soccorso, ricorda poco di quanto è successo. Una sola cosa è certa: non è l’unico a essere rimasto coinvolto in un incidente d’auto per via di un guasto alla rete elettrica. Tutta Milano è al buio. E, nel giro di poche ore, inizia a circolare la notizia che il blackout coinvolge l’intera penisola e che, come un’inarrestabile marea nera, si sta propagando anche in Austria, Germania, Francia… È come se un intero continente si stesse «spegnendo». Da ingegnere informatico, Piero intuisce subito che non può trattarsi di un banale malfunzionamento e, una volta tornato a casa, trova un’agghiacciante conferma ai suoi sospetti: è stato diffuso un virus che ha mandato in tilt tutti i contatori della città. Tuttavia, non appena si mette in contatto con le autorità, Piero si scontra con un muro di diffidenza e scetticismo. Anzi, da quel momento, la polizia comincia a pedinarlo, quasi fosse lui il responsabile del sabotaggio. E, in breve, Piero si rende conto del perché: qualcuno si è introdotto nel suo account di posta elettronica e ha mandato alcune e-mail a dir poco compromettenti. Determinato a provare la propria innocenza, nonché a smascherare il vero colpevole, a Piero non rimane altra scelta che farsi strada attraverso un’Europa ridotta in ginocchio dalla mancanza di energia, dove il pericolo è in agguato dietro ogni angolo, nascosto nelle tenebre del blackout… 

Titolo: Un bel sogno d'amore
Autore:
Andrea Vitali
Editore: Garzanti
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 17,60 €


A Bellano gira voce che presso il cinema della Casa del Popolo verrà proiettato Ultimo tango a Parigi. Siamo nel febbraio del 1973, e per i vicoli del paese spazzati dal gelo si scatena una guerra senza frontiere. A combattersi, due fazioni ben distinte: da una parte gli impazienti che fantasticano a briglia sciolta sulle vertiginose scene di nudo che ci si aspetta di vedere sullo schermo; dall'altro, schierati con il parroco, coloro che pretendono di evitare a Bellano una simile depravazione, e snocciolano rosari come se fossero impegnati in una guerra preventiva contro il demonio. I tempi però sono cambiati, e nulla può fermare il «progresso» né, tanto meno, intralciare gli affari di Idolo Geppi, gestore del cinema, che ha provveduto per tempo a maggiorare i prezzi dei biglietti. Ma Idolo non è l'unico ad approfittare dell'occasione. Adelaide, giovane e volitiva operaia del cotonificio, mette con le spalle al muro Alfredo, il fidanzato eternamente indeciso su ogni cosa: o la porterà al cinema o lei ci andrà lo stesso, magari con quel bel fusto di Ernesto, che le ha già messo gli occhi addosso e che a lei non dispiace neanche un po', per quanto sia una testa matta e non ci voglia molto a capire che presto o tardi finirà per mettersi nei guai. Cosa che puntualmente accadrà di lì a qualche mese, quando Ernesto finirà implicato nel contrabbando di sigarette riuscendo a inguaiare la stessa Adelaide.

Di Andrea Vitali (Bellano 1956) nel catalogo Garzanti sono presenti: Una finestra vistalago (2003, premio Grinzane Cavour 2004, sezione narrativa, e premio letterario Bruno Gioffrè 2004), Un amore di zitella (2004), La signorina Tecla Manzi (2004, premio Dessì), La figlia del podestà (2005, premio Bancarella 2006), Il procuratore (2006, premio Montblanc per il romanzo giovane 1990), Olive comprese (2006, premio internazionale di letteratura Alda Merini, premio lettori 2011), Il segreto di Ortelia (2007), La modista (2008, premio Ernest Hemingway), Dopo lunga e penosa malattia (2008), Almeno il cappello (2009, premio Casanova; premio Procida Isola di Arturo Elsa Morante; premio Campiello sezione giuria dei letterati; finalista al premio Strega), Pianoforte vendesi (2009), Il meccanico Landru (2010), La leggenda del morto contento (2011), Zia Antonia sapeva di menta (2011) e Galeotto fu il collier (2012). Nel 2008 gli è stato conferito il premio letterario Boccaccio per l'opera omnia. Il sito di Andrea Vitali è: www.andreavitali.net

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