La luna e sei soldi; Nel cuore dei mari; Un romanzetto lumpen: le novità Adelphi in libreria da maggio

Titolo: La luna e sei soldi
Autore: 
W. Somerset Maugham 
Editore: Adelphi
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 12,00 €


«La luna e sei soldi è già il romanzo più bello letto nell'anno in corso ... Charles Strick­land a quarant'anni pianta moglie e figli e una comoda vita borghese, va a Parigi, senza neppure la perdonabile scusa di tirarsi dietro un'amante segreta, comincia a dipingere riducendosi a un barbone deriso per le sue velleità artistiche, passa a Marsiglia pidocchioso come non mai, s'imbarca e plana a Tahiti, da dove l'aura del suo genio misconosciuto in vita, una vita da pezzente dal cinismo quasi autistico, si espande prima nel mondo delle aste e delle quadrerie, poi nella storia dell'arte del XX secolo ... Strickland siamo noi che vorremmo guardare in faccia la precarietà e la falsità dei nostri legami e reciderli di colpo, via per sempre, senza rimpianti, nostalgie, sensi di colpa, pentimenti, via da gente – moglie, marito, figli, amici, amanti, commercialisti, avvocati, giudici, giornalisti e altri parcheggiatori abusivi – che ci succhia il sangue e non si accorge assolutamente della tenebra che coviamo in segreto». ALDO BUSI

Titolo: Nel cuore dei mari
Autore:
S.Y. Agnon
Editore: Adelphi
Pagine: 154
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 12,00 €


Tutto comincia con Hanania, colui che ha «girato mezzo mondo e superato tante prove». Sotto la sua guida, un piccolo gruppo di ebrei della Galizia polacca, composto da uomini e donne prescelti non «per propria rettitudine, ma solo in virtù della mi­sericordia divina», intraprende il viaggio verso la terra d'Israele – secondo la tradizione diffusa in quelle regioni dal Baal Shem Tov, il fondatore del Hassidismo –, lungo un percorso in cui ogni luogo sprigiona una sorta di incanto. Così è per il punto di partenza, Buczacz, cittadina dove «sembra quasi che le stelle siano appese ai tetti delle case»; per Vaslui, con il suo importante mercato di miele e cera; per Barlad, con le lapidi nerofumo dei martiri nel cimitero vecchio. E così è soprattutto per Kushta la Grande, ovvero Stambul, la città senza eguali al mondo». Ma via via che il viaggio prosegue, non senza disagi, se ne rivela l'autentica dimensione: paesi, oggetti e persone si trasfigurano in un fitto chiaroscuro fantastico, visioni ed eventi arcani (l'apparizione tentatrice di Satana che cerca di dissuadere i pellegrini dal loro proposito, la misteriosa scomparsa di Hanania) si susseguono, e ogni tappa sembra comporre un itinerario mistico-simbolico. E ben diverso dall'Eden annunciato, concreto e insieme celeste, appare infine l'approdo – dove la promessa si adempirà solo a prezzo di molte altre prove, poiché «la mancanza precede necessariamente la pienezza dell'Essere».

Titolo: Un romanzetto lumpen
Autore: 
Roberto Bolaño
Editore: Adelphi
Pagine: 119
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 14,00 €


«Ormai sono una madre e anche una donna sposata, ma fino a non molto tempo fa ero una delinquente». Così comincia il breve, folgorante racconto dell'adolescenza di Bianca: ancora un personaggio, fra i tanti creati da Bolaño, che difficilmente dimenticheremo. Rimasti orfani dei genitori, Bianca e suo fratello scivolano a poco a poco in un'esistenza di ottusa marginalità, che li porterà a non uscire quasi più dall'appartamento in cui si sono rinchiusi, e dove passano nottate intere a guardare la televisione. A loro si aggregheranno due improbabili soggetti, «il bolognese» e «il libico», con i quali la ragazza dividerà a turno, svogliatamente, il letto – senza quasi sapere con chi lo sta facendo. Un giorno però entrerà nella loro vita un ex campione mondiale di culturismo, diventato cieco in seguito a un incidente, che tutti chiamano Maciste perché è stato un divo dei film cosiddetti mitologici. Uno che forse ha dei soldi, soldi che si potrebbero scovare e rubare. Con questo strano essere, che la attrae e la respinge al tempo stesso, Bianca vivrà una relazione che, nata sotto il segno della prostituzione e dell'inganno, si trasformerà invece in qualcosa di assai simile a ciò che chiamiamo «una storia d'amore».

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