Il dono del buio; L'ultima vittima; La moglie straniera e altre novità in libreria dal 30 maggio

Titolo: L'ultima vittima
Autore:
Tess Gerritsen
Editore: Longanesi
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 16,40 €


A una prima occhiata sembra un college come tanti, forse solo un po’ più esclusivo e curato degli altri. Immerso negli splendidi boschi del Maine, ha un immenso parco, lunghi corridoi, aule luminose, un attrezzato laboratorio di scienze e uno di informatica. Ma a fare la differenza, a Evensong, sono gli alunni. Qui, infatti, vengono accolti ragazzi che hanno subito gravi traumi, che devono riaprire gli occhi e tornare a vivere, perché la morte li ha sfiorati troppo da vicino. Il posto giusto per Teddy Clock: ha solo quattordici anni, ma è già sopravvissuto a due spaventosi massacri. Due anni fa la sua famiglia d’origine è stata sterminata; da poco una misteriosa e spietata mano omicida gli ha strappato anche i genitori adottivi…
Solo a Evensong Teddy potrà ricevere l’aiuto di cui ha un disperato bisogno e riuscire a trovare le parole per raccontare al detective Jane Rizzoli quello che ha visto. Ma per Teddy non sembra esistere un posto sicuro e la morte varca anche l’alto cancello del college. Per Jane e la sua amica Maura Isles, l’anatomopatologa, è l’inizio di un’indagine complessa, a caccia di un assassino che sembra mosso solo da un istinto sadico e crudele e che invece ha un piano preciso ed efferato. Un piano che va compreso e sventato prima che sia troppo tardi...  

Tess Gerrirsen, dopo essere stata un medico con la passione per la scrittura, è diventata un’affermata scrittrice con la passione per il medical thriller, genere che ha rinnovato con personaggi indimenticabili, soprattutto nella serie dedicata alla detective Jane Rizzoli.

Titolo: Due pinte di birra
Autore:
Robby Doyle
Editore: Guanda
Pagine: 154
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 14,00 €


Due amici si incontrano regolarmente in un pub di Dublino per condividere la tradizionale, consolatoria pinta di birra, e commentare con disincantata ironia le novità del giorno: la riconferma di Obama, le Olimpiadi di Londra, la storica visita della regina in Irlanda. Ma non mancano le incursioni nel privato, le mogli, i nipoti, in particolare il piccolo Damien con il suo amore smodato per gli animali, che lo porta ad adottare prima una iena e poi un orso polare. I due non sono affatto dei provinciali: si preoccupano del debito della Grecia, o delle mosse degli investitori internazionali (chiunque essi siano o chiunque credano di essere), ammirano le gesta di un tal Francesco Schettino e si interrogano sulle cause reali delle dimissioni di Berlusconi, o sulla fuga del colonnello Gheddafi (che uno dei due è convinto di aver visto al Terminal 2 dell’aeroporto, travestito da addetto alle pulizie), piangono la morte di star come Whitney Houston e Robin Gibb, si esaltano per le gesta dei loro idoli del calcio (salvo poi temere che la passione per Fernando Torres o Andrij Ševcˇenko possa essere segno di scarsa mascolinità). E fanno pace con se stessi quando finalmente scoprono una ragione valida per ricominciare a odiare gli inglesi.

Nato a Dublino nel 1958, Roddy Doyle è considerato il capofila della nuova narrativa irlandese. Ha ottenuto uno strepitoso successo internazionale con Paddy Clarke ah ah ah!, vincitore del prestigioso Booker Prize nel 1993. Presso Salani sono usciti Il trattamento Ridarelli, Rover salva il Natale e Le avventure nel frattempo. 

Titolo: La moglie straniera
Autore: Jan Guillou

Editore: Corbaccio
Pagine: 322
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 18,60 €


La vita dei tre fratelli Eriksen norvegesi, funestata durante l’infanzia dalla perdita del padre, ha avuto una svolta positiva grazie al sostegno di un istituto di beneficenza che ha provveduto alla loro istruzione. La laurea in ingegneria che Lauritz, Oscar e Sverre hanno conseguito in Germania ha svelato pienamente il loro innato ingegno nonché la passione e l’impegno di Lauritz nella costruzione della ferrovia Bergen-Oslo. Gli ingegneri sono i pionieri del Novecento, il grande secolo delle innovazioni della tecnica, della scienza e della cultura: anche le donne ne sono partecipi come dimostra la bella Ingeborg, intelligente, energica e disinibita, che Lauritz può finalmente sposare perché ha raggiunto quel benessere economico che gli consentirà di superare le barriere imposte dal padre di Ingeborg, il barone von Freital. Grazie a Oscar, Lauritz diventa infatti uno dei principali soci dello studio ingegneristico Lauritzen & Haugen. In Africa Oscar ha costruito linee ferroviarie paragonabili a quelle tedesche e, inaspettatamente, ha fatto anche fortuna. Mosso dall’idea di fuggire da una delusione d’amore, si è svelato in tutta la sua competenza tecnica ed è diventato uno degli uomini più ricchi di Dar es-Salaam. Ma la Belle Époque è finita: Germania e Inghilterra entrano in guerra e il mondo intero sta per impazzire proprio quando Oscar decide di andare via dall’Africa. Dopo tanti anni trascorsi nel Continente Nero, si trova coinvolto suo malgrado in un conflitto atroce e per lui incomprensibile che sconvolgerà la vita, gli affetti e i sogni di chi come lui ha cercato fortuna lontano e di chi, invece, è rimasto a casa…

Jan Guillou, nato nel 1944, vive a Stoccolma. Dal 1971 è autore di grande successo (più di 5 milioni di copie nel mondo). Oltre alla tetralogia ribattezzata Il Romanzo delle Crociate (Il Templare, Il Saladino, La Badessa e L’erede del Templare, tutti pubblicati da Corbaccio), è autore della Fabbrica del male, un romanzo di formazione autobiografico, del Mercato dei ladri, un noir ambientato nel mondo dell’alta finanza, sempre pubblicati da Corbaccio, ed è l’inventore di una fortunatissima serie poliziesca che ha come protagonista l’ispettore Coq Rouge, di cui fa parte anche Madame Terrore. Guillou è fra gli autori svedesi più venduti in patria e nel mondo.

Titolo: Il done del buio
Autore: V.M. Giambanco

Editore: Nord
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 18,60 €


È la paura che gli dà la forza di correre. Il piccolo John Cameron non sente né la fame né il freddo e nemmeno si accorge di avere le braccia coperte di sangue. John sa soltanto che deve attraversare il bosco, nel buio. Solo così potrà chiedere aiuto per il suo amico James Sinclair. Solo così potrà salvare quello che rimane della sua innocenza… Seattle, oggi. Gli occhi bendati, le mani legate e una croce sulla fronte tracciata col sangue: è in questa macabra posa che il detective Alice Madison trova i cadaveri di James Sinclair e della sua famiglia, trucidati nella loro casa. Dalle prove rinvenute, sembra che il colpevole sia John Cameron, un criminale sospettato di numerosi altri delitti. Ma per Madison i conti non tornano: perché John Cameron avrebbe ucciso il suo amico d’infanzia? Perché avrebbe dovuto odiare proprio la persona con cui aveva condiviso un’esperienza devastante? C’è qualcosa di oscuro dietro quegli omicidi, qualcosa che affonda le radici nel buio di quella notte di venticinque anni prima, quando la polizia aveva salvato i due ragazzini, non riuscendo però ad arrestare i rapitori. E, per scoprire la verità, Madison dovrà entrare in sintonia con l’assassino, e accettare che, quando si volge lo sguardo verso un abisso di tenebra, anche la tenebra guarda dentro di noi. 

V.M. Giambanco è nata a Roma ed è cresciuta a Firenze e a Milano. Dopo la maturità classica si è trasferita in Inghilterra, dove si è laureata in Inglese e Teatro. Ha lavorato per anni come assistente al montaggio cinematografico, collaborando alla realizzazione di film come Donnie Brasco e Quattro matrimoni e un funerale. Il dono del buio è il suo primo romanzo e, prima ancora di essere pubblicato, è già divenuto un vero e proprio caso editoriale. Attualmente vive a Londra.

Titolo: Chiedi alla strada
Autore: Roberto Parodi

Editore: TEA
Pagine: 308
Anno di pubblicazione: 2013 
Prezzo copertina: 13,00 €


Scheggia è in crisi. È dalla parte sbagliata dei quarant'anni, ha avuto qualche successo come scrittore, ha diversi progetti, tutti un po' in aria, ma non è riuscito a recuperare il rapporto con la moglie, e suo figlio Roy ormai va per la sua strada. Si sente in un vicolo cieco, e ogni tanto anche il corpo gli lancia messaggi preoccupanti. Non ha mai fatto davvero i conti con se stesso e sente che il momento è arrivato. Il luogo dove farli, però, non può essere la sua città, ma dev'essere ancora una volta la strada, anzi le strade, quelle dell'Africa, in sella alla sua moto. Questa volta Scheggia è da solo, diretto nel Mali, con il vago obiettivo di presenziare al mitico evento musicale del Festival au désert. In realtà quello che sta cercando è una risposta alla sua inquietudine, alla sensazione di fallimento e al bisogno di sentirsi ancora vivo. Quello che gli capiterà durante il viaggio – tra incontri eccezionali, avventure e disavventure, incidenti e rapimenti, chilometri e chilometri – lo cambierà per sempre: la strada, a suo modo, gli risponderà, e Scheggia, forse per la prima volta, non scapperà più.  

Roberto Parodi è nato “in” Alessandria un numero non ancora imbarazzante di anni fa. Dopo aver fatto l’ingegnere meccanico e il banker, ha capito che la sua vita era scrivere. Da qualche anno sta cercando di recuperare il tempo perduto. È giornalista, suona la chitarra e le sue passioni sono Chuck Berry, la letteratura beat americana e la motocicletta. Nonostante ciò ha tre figli e (ancora) una moglie. 

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