Il principe di Homburg al Teatro Quirino (Roma) dal 12 al 17 febbraio

IL PRINCIPE DI HOMBURG 
di Heinrich von Kleist

traduzione e regia Cesare Lievi
drammaturgia Peter Iden
scene Josef Frommwieser
costumi Marina Luxardo
disegno luci Gigi Saccomandi

personaggi e interpreti 
Principe elettore del Brandeburgo Stefano Santospago
Principessa elettrice Ludovica Modugno
Natalia, nipote del principe elettore Maria Alberta Navello
Feldmaresciallo Dörfling Emanuele Carucci Viterbi
Principe di Homburg, generale di cavalleria Lorenzo Gleijeses
Colonnello Kottwitz Graziano Piazza
Colonnello di fanteria Hennings Vincenzo Giordano
Colonnello di fanteria conte Truchss Franz Cantalupo
Conte Hohenzollern Andrea Collavino
Capitano di cavalleria von Der Golz Paolo Fagiolo
Capitano di cavalleria conte Reuss Vincenzo Giordano

una co-produzione 
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

Mettere in scena nel 2012 Il Principe di Homburg di Kleist non significa solo ricordarne il duecentesimo anno della morte – occasione, tra l’altro, per la pubblicazione delle sue opere nella prestigiosa collana “I Meridiani” di Mondadori – ma vuol dire fare i conti con la poesia e la sconvolgente, contraddittoria umanità di una voce drammatica tra le più alte del passato.
Al di là del prussianesimo di cui è imbevuto, c’è nel suo teatro qualcosa che parla con urgenza allo spettatore d’oggi? E se c’è, in che cosa consiste, e come si articola?
La nuova messinscena di Cesare Lievi vuole rispondere a queste domande e per farlo si concentra non tanto sul dramma di chi si trova dilaniato tra sentimento e legge, libertà e obbedienza, inconscio e norma, ma sulla proposta kleistiana (tutta moderna) di una possibile soluzione: da ogni conflitto si esce grazie a un sogno. Non importa se è destinato a cedere e crollare sotto il principio di realtà, anzi. In uno spazio neoclassico, sospeso e irreale, dieci attori sempre in scena daranno vita, con la fluidità, la precisione e la vaghezza tipica dei sogni, a una vicenda fortemente drammatica e incalzante, in cui l’immaginazione (e l’inconscio che la determina) si confronta continuamente con la legge e l’ordine, rivelandosi forza fondamentale per decidere la vita, il suo senso e il suo destino.

Lasciò l’esercito per gli studi, la scienza per la poesia, l’amministrazione prussiana per la libertà, la famiglia per il mondo e infine il mondo per la morte. Amava se stesso con acredine, ambiva disperatamente alla gloria, credeva nella vana illusione dell’arte ed era affascinato dall’insensatezza della vita. Come pochi altri scrittori della letteratura europea, Kleist ha intuito e rappresentato le lacerazioni e i conflitti della modernità, creando figure immortali che raccontano ancor oggi il nostro destino. Ne sono una prova le continue trasposizioni della sua opera nel cinema, le traduzioni d’autore, le messinscene teatrali. La sua poesia, al contempo lucida e sognatrice, aiuta a interpretare il nostro mondo, o forse soltanto a renderlo più sopportabile. 
Luigi Reitani - Assessore alla cultura del comune di Udine


ORARI SPETTACOLI
dal martedì al sabato ore 20.45
giovedì 14 febbraio ore 16.45
domenica ore 16.45

INFO
botteghino 06/6794585
numero verde 800013616

PREZZI

 intero

ridotto
platea
€ 32,00

€27,00
I balconata
€ 26,00

€22,00
II balconata
€ 21,00

€18,00
galleria
€ 15,00

€12,00





















































































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