Recensione: LA SCOPERTA DELL'ALBA (2012)

1981. Caterina (Margherita Buy) e Barbara Astengo (Susanna Nicchiarelli) sono due ragazzine di dodici e sei anni quando, poche settimane dopo l'uccisione del collega Mario Tessandori, il padre Lucio scompare nel nulla.
2011. Quando le due donne, dopo la morte della madre, decidono di vendere la casa al mare, Caterina fa una scoperta inquietante: il vecchio telefono che doveva essere oramai staccato non solo funziona, ma telefonando nella vecchia casa le risponde proprio una bambina. 
Di chi si tratta? Di lei stessa all'età di dodici anni, proprio pochi giorni prima della misteriosa scomparsa del padre.
Sarà questo il pretesto per tornare ad affrontare i fantasmi del passato e cercare di comprendere, finalmente, la verità.

La scoperta dell'alba, tratto dall'omonimo romanzo di Walter Veltroni, è una storia drammatica raccontanta da Susanna Nicchiarelli con un piglio insolitamente ironico.


Personalmente non ho letto il romanzo di Veltroni, ma credo che la sceneggiatura sia profondamente diversa dal testo del libro, da cui trae semplicemente ispirazione.
Già il protagonista, infatti, non è Giovanni, come nel libro, ma Caterina, una donna che ha da poco superato i quaranta e che ancora non riesce a cancellare i fantasmi del passato; un'infanzia finita a dodici anni, con la misteriosa scomparsa del padre, forse uccisso dalle brigate rosse come il collega Tessandori.
Una storia come tante, in un Paese segnato dal terrorismo, se non fosse per la presenza di quell'elemento magico, il telefono, che rappresenta la "seconda occasione" per tornare indietro nel tempo e trovare le risposte alle proprie domande.
L'alba, infatti, rappresenta un nuovo giorno, come per Caterina e Barbara risolvere il mistero del padre significherà scrivere un nuovo inizio, colmare un "vuoto" lungo trent'anni.


Tra gli aspetti positivi del film, oltre alla buona recitazione dei protagonisti, c'è una certa ironia di fondo, soprattutto nella seconda parte, che rende la visione divertente e allo stesso tempo spiazzante, se si considera la drammaticità della storia.
Inoltre Susanna Nicchiarelli ha il grande merito di raccontare una stagione particolarmente "calda" nella storia del nostro Paese, che brucia ancora come una ferita aperta, senza cadere nell'ideologismo o condannare qualcuno (cosa più unica che rara).

Il problema, tuttavia, è che i pregi rappresentano anche i suoi più grandi limiti. Infatti, a parte una partenza al rallentatore, il film alla fine non convince; troppo semiserio per risultare credibile nei suoi risvolti più intimi e drammatici, e poco approfondito per qualsiasi riflessione più organica e attendibile sulla stagione terroristica, che in effetti diventa un semplice sfondo per la storia.

Il film dunque è gradevole, divertente e si può tranquillamente vedere se non si hanno grandi aspettative contenutistiche.

USCITA CINEMA:
GENERE: Drammatico
REGIA: Susanna Nicchiarelli
SCENEGGIATURA: Susanna Nicchiarelli, Michele Pellegrini
ATTORI: Margherita Buy, Sergio Rubini, Lina Sastri, Susanna Nicchiarelli, Gabriele Spinelli, Lino Guanciale, Renato Carpentieri, Sara Fabiano, Anita Cappucci Scudery
FOTOGRAFIA: Gherardo Gossi
MONTAGGIO: Stefano Cravero
PRODUZIONE: Fandango
DISTRIBUZIONE: Fandango
PAESE: Italia 2012
DURATA: 92 Min
FORMATO: Colore

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