Recensione: CLOUD ATLAS (2012)

Un signore anziano (Tom Hanks) vicino ad un fuoco inizia a raccontare una storia. In realtà si tratta di sei storie diverse, ambientate in epoche diverse.
1839. Adam Ewing (Jim Sturgess) è in viaggio commerciale nel Pacifico, nelle isole Chatham, per conto del suocero. Dopo aver chiuso un affare importante, Adam incontra il Dr. Goose (Tom Hanks), un medico spietato che a sua insaputa inizia ad avvelenarlo per rubargli l'oro. Tuttavia il ragazzo potrà contare sull'aiuto inaspettato di uno schiavo, Autua (David Gyasi), imbarcato in modo clandestino sulla nave ed aiutato dallo stesso Adam.
1936. Robert Frobisher (Ben Whishaw) è un giovane compositore bisessuale di talento, innamorato dell'amico Rufus Sixsmith (James D'Arcy), che per sbarcare il lunario decide di andare a lavorare come copista dal burbero Vyvyan Ayris (Jim Broadbent), affermato e stimato compositore. Robert inizia a lavorare anche ad una propria composizione, The Cloud Atlas Sextet, di cui Ayris vorrebbe rivendicare la paternità, minacciando il ragazzo di spifferare la verità sui suoi gusti sessuali. Robert però, pur di non cedere al ricatto, sarà pronto a compiere gesti estremi.

 
1973. Luisa Rey (Halle Berry) è una giornalista che per caso si imbatte in Rufus Sixsmith, un vecchio fisico nucleare, che decide di fargli delle confidenze importanti riguardo la scarsa sicurezza della nuova centrale nucleare. Quando lo stesso Rufus viene ucciso, Luisa si ritrova coinvolta in una storia pericolosa. Decisa ad andare fino in fondo, anche a costo della propria vita, Luisa troverà un aiuto inaspettato in Isaac Sachs (Tom Hanks), un dipendente stesso della centrale, e in Joe Napier (Keith David), un vecchio amico del padre. 
2012. Timothy Cavendish (Jim Broadbent) è un editore che riesce ad ottenere un buon successo con la vendita di un libro scritto da un malavitoso. Quando i suoi tirapiedi si fanno vivi per riscuotere i soldi, Cavendish sarà costretto a scappare, chiedendo aiuto al fratello. Quest'ultimo però, risentito per le continue richieste finanziare e per una relazione clandestina del fratello con la moglie, lo farà rinchiudere in una casa di riposo per anziani, di fatto un carcere, gestita da persone senza scrupoli. Per questo Timothy, insieme ad altri "detenuti", proverà a scappare per ritrovare la propria libertà.

 
2144. In una futuristica Neo Seoul, nella Corea del Sud, Sonmi~451 (Doona Bae) è un clone che lavora come cameriera (schiava) presso un fast food. Quando la donna viene liberata da Hae-Joo Chang (Jim Sturgess), membro della resistenza, non può immaginare che sta per diventare il simbolo di una ribellione contro un totalitarismo che, per alimentare il proprio sistema, sfrutta i fabbricanti (cloni) come carne da macello.
2321. In un mondo post-apocalittico, i pochi superstiti rimasti sulla Terra sono tornati ad uno stato primitivo. Nell'isola di Hawaii, Zachry (Tom Hanks) vive con il suo popolo, gli autoctoni della valle, tormentato dalle visioni di una sorta di diavolo, Old Georgie (Hugo Weaving), che alimenta le sue paure. Una situazione che lo porterà a non essere in grado di intervenire per salvare il fratello dalla furia assassina della spietata tribù cannibale di Kona. Quando Meronym (Halle Berry), una preveggente (tra le poche superstiti di una società tecnologicamente avanzata), si reca al villaggio e salva la figlia di Zachry, l'uomo deciderà di aiutarla, sfidando le proprie paure, per raggiungere Cloud Atlas, una stazione di avamposto, situata sulla sommità di una montagna considerata pericolosa; l'unico posto per poter lanciare un messaggio agli uomini che hanno lasciato la Terra e che ora vivono su altri pianeti. Una scelta che finirà per cambiare per sempre la via di Zachry e quella dei suoi cari, attaccati dalla tribù di Kona durante la sua assenza.


La trama di questo film è molto intricata e complessa. Le sei storie si sviluppano contemporaneamente e, dunque, la scena passa continuamente da un'epoca all'altra, senza un vero e proprio filo logico; come non esiste un collegamento tangibile tra le diverse storie, se escludiamo la presenza degli stessi attori, spesso irriconoscibili a causa del trucco, e uno strano tatuaggio sulla pelle dei protagonisti.
Tuttavia da un punto di vista filosofico e morale, il messaggio del film è abbastanza chiaro: "La nostra vita non ci appartiene. Siamo legati ad altri, passati e presenti, e da ogni crimine e ogni gentilezza generiamo il nostro futuro". L'idea quindi che il futuro non si vede, ma si costruisce con ogni singola scelta, ogni singolo gesto (positivo o negativo), che è in grado di cambiare il corso degli eventi: la solidarietà di Adam verso Autua; la libertà di Robert; la tenacia di Luisa Rey; l'amore di Tomothy; il coraggio di Sonmi 451 e di Zachry.


Tanti i temi trattati da questa pellicola: schiavitù; discriminazione omofoba; lotta per la legalità; senilità; totalitarismo; religione; futuro e altro ancora. Tematiche che naturalmente non vengono approfondite in modo adeguato, ma che contribuiscono a dare il senso generale di un processo di trasformazione possibile e auspicabile, in cui tutti sono chiamati a dare il proprio contributo. Un film che dunque parte da una visione pessimistica della società, ponendo in risalto gli errori del passato, del presente e ipotizzando quelli del futuro, ma che finisce per lanciare un messaggio di speranza: "Credo che esista un altro mondo che ci attende...un mondo migliore...".


Cloud Atlas, tratto dall'omonimo romanzo di David Mitchell (da non perdere), è sicuramente un progetto cinematografico ambizioso, volendo usare un eufemismo, considerando anche che si tratta della produzione indipendente più costosa di sempre. All'inizio la visione spiazza lo spettatore, che viene stordito da questi continui passaggi temporali e fatica a seguire le storie, ma con il passare dei minuti tutto risulta più chiaro e alla fine, come in un puzzle, tutte le tessere vanno al proprio posto.

Da un punto di vista tecnico la messa in scena è a dir poco sontuosa e l'impatto visivo è straordinario; per 170 minuti si viene realmente catapultati in un'altra dimensione in cui passato, presente e futuro si intrecciano e si confondono, suscitando nello spettatore le più svariate emozioni. I registi quindi si rivelano bravi sia nella costruzione della messa in scena e sia nella direzione di un cast stellare, in cui quasi tutti riescono a dare il massimo e risultare credibili.

Cloud Atlas, dunque, non è un film semplice e la visione va ben oltre l'intrattenimento, ma proprio per questo è in grado di stimolare lo spettatore in modo profondo e intelligente, portandolo a riflettere su tematiche filosofiche-esistenziali di grande rilevanza. Da vedere!

USCITA CINEMA:
GENERE: Drammatico, Fantascienza, Mystery
REGIA: Tom Tykwer, Andy Wachowski, Lana Wachowski
SCENEGGIATURA: Tom Tykwer, Andy Wachowski, Lana Wachowski
ATTORI: Tom Hanks, Hugo Weaving, Ben Whishaw, Halle Berry, Jim Sturgess, Susan Sarandon, Hugh Grant, Jim Broadbent, Keith David, James D'Arcy, Zhu Zhu, Götz Otto, Xun Zhou, Doona Bae, Alistair Petrie
FOTOGRAFIA: Frank Griebe, John Toll
MONTAGGIO: Alexander Berner
MUSICHE: Reinhold Heil, Johnny Klimek, Tom Tykwer
PRODUZIONE: A Company Filmproduktionsgesellschaft, Anarchos Pictures, Ascension Pictures, Five Drops, Media Asia Group, X-Filme Creative Pool
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
PAESE: Germania, Hong Kong, Singapore, USA 2012
DURATA: 164 Min
FORMATO: Colore

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