Beatrice e Virgilio (Yann Martel), Quanto mi ami da uno a dieci?, La porta del paradiso: le novità Piemme in libreria dal 15 gennaio

Titolo: Quanto mi ami da uno a dieci?
Autore: Polly Williams
Editore: Piemme
Pagine: 350
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 16,50 €

Sophie è sempre stata la regina delle liste: perfettamente organizzata nello stilare elenchi di cose da fare. Ma poi immancabilmente in ritardo nel metterle in pratica.Ora che un incidente se l’è portata via (proprio la sera in cui indossava la biancheria peggiore, i mutandoni gialli da nonna!), passa in rassegna tutto ciò di cui si sarebbe voluta accorgere prima. Per esempio, che la vita è breve e non vale la pena sprecare tempo a contare calorie. O che il matrimonio è come un aereo, e non bisogna farsi spaventare dalle turbolenze. Oppure, che le vere amiche sono quelle pronte a condividere – dopo le serate alcoliche e i concerti della vita da single – anche il primo giorno di scuola di tuo figlio.
Sophie non si rassegna a lasciare le persone che ama, adesso completamente perse senza di lei: il suo bambino, ancora molto piccolo, e suo marito, un uomo capace di innaffiare una pianta per un anno prima di accorgersi che era di plastica. Non si dà pace per non avergli detto più spesso che lo amava così com’è, e non sa perdonarsi per non aver mai rivelato alla sua migliore amica qualcosa che le nascondeva da un po’.Ma forse la nuova Sophie, bizzarro angelo custode, può aiutare tutti loro ad andare avanti senza di lei. Forse, in qualche modo, è ancora in tempo per rimediare ai segreti e alle parole non dette.Una storia romantica e un po’ magica che, senza mai perdere la leggerezza, invita a non dare per scontato nessun istante e nessuna persona della propria vita.

Polly Williams è una delle autrici più famose di narrativa femminile, grazie ai bestseller Vita bassa e tacchi a spillo, Baby o non baby?, Le brave ragazze combinano guai e La moglie peggiore del mondo, tutti editi in Italia da Piemme. Vive a Londra con il marito e i tre figli.

Titolo: La porta del paradiso
Autore: Alfredo Colitto
Editore: Piemme
Pagine: 462
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 9,90 €

Napoli, 1637. Primogenito di una nobile famiglia, Leone Baiamonte ha ventitré anni e la spavalderia di chi può vivere senza dover lavorare. A differenza del padre, astronomo dilettante dedito solo allo studio, Leone non è privo di senso pratico e iniziativa. Ma il giorno in cui scopre che la sua famiglia è finita nelle mani di Giorgio Terrasecca, un usuraio senza scrupoli, è troppo tardi per evitare il disastro. Per quell'uomo, infatti, la rovina dei Baiamonte rappresenta una vendetta lungamente attesa, cui non intende rinunciare. Macchiatosi di una grave colpa nel tentativo di proteggere i familiari, Leone non ha altra scelta che fuggire oltreoceano. Una fuga dolorosa e solitaria, che lo costringe a lasciare la sua futura sposa Lisa, ma che gli offre anche una speranza: in Messico, infatti, uno zio missionario ha scoperto una miniera d'argento e ha invitato il nipote a farsene carico. Il giovane confida così di poter dare sostegno alla propria famiglia. E in fondo al cuore, serba la speranza di riabbracciare la sua amata. Ma il Nuovo Mondo non è il paradiso, e mentre a Napoli i Baiamonte vivono nell'indigenza e il popolo vessato dalle tasse prepara la rivolta capeggiato da Masaniello, nuove peripezie metteranno Leone duramente alla prova. In un'epoca di luci e ombre, una storia di passioni profonde, un'avventura tra due continenti popolata di personaggi indimenticabili.

Alfredo Colitto è nato a Campobasso e vive a Bologna. All’attività di scrittore affianca quella di traduttore per alcune tra le maggiori case editrici italiane e insegna scrittura creativa presso la scuola Zanna Bianca di Bologna.È noto al grande pubblico soprattutto per i thriller storici pubblicati con Piemme, che hanno come protagonista il medico Mondino de’ Liuzzi: Cuore di ferro (finalista al Premio Salgari), I discepoli del fuoco (finalista al Premio Azzeccagarbugli e vincitore del Premio Mediterraneo del Giallo e del Noir e del Premio di Letteratura Poliziesca Franco Fedeli) e Il libro dell’angelo. I diritti dei suoi libri sono stati venduti in Spagna, Germania, Inghilterra, Canada e Brasile. Ha pubblicato inoltre Il candidato, Aritmia letale, Duri di cuore, Café Nopal, Bodhi Tree. Ha partecipato a numerose antologie di racconti, tra cui: Il ritorno del Duca (Garzanti), History & Mystery, Seven (Piemme), Anime Nere Reloaded (Mondadori).

Titolo: Beatrice e Virgilio
Autore: Yann Martel
Editore: Piemme
Pagine: 208
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 14,50 €

Una manciata di personaggiBeatrice e Virgilio: un asino e una scimmia urlatrice.Henry: ex scrittore, famoso suo malgrado. Henry (2): tassidermista, sta scrivendo una commedia.La loro storiaHenry riceve una pesante busta, in apparenza una delle tante che gli arrivano da lettori nostalgici. Sul biglietto che la accompagna, una richiesta di aiuto e un indirizzo, che lo conduce alla Tassidermia Okapi, il negozio di Henry (2), strabiliante regno di animali impagliati. Due di questi, Beatrice e Virgilio, sono i protagonisti della commedia che il tassidermista sta scrivendo, e che vuole lasciare nelle mani esperte di Henry perché non riesce a terminarne la stesura. Ma dietro la semplicità della favola la storia dei due animali è una metafora della più grande tragedia dell’umanità:«Gli animali sono stati sterminati, cancellati per sempre. La mia commedia parla di questo irreparabile abominio».E la follia che, fuori e dentro la finzione, si impossessa dei personaggi condurrà a un epilogo inatteso e drammatico.Un’affascinante storia di parole, vergogna e memoria. Una lettura inedita, visionaria e poetica.

Yann Martel, figlio di diplomatici canadesi, è nato in Spagna nel 1963. Ha vissuto in Alaska, Columbia Britannica, Costa Rica, Francia, Ontario, Messico e India. Attualmente vive a Saskatoon, in Canada.Il suo primo romanzo, Vita di Pi, è stato uno dei più importanti e sorprendenti casi letterari mondiali degli ultimi anni; tradotto in oltre trenta Paesi e vincitore del prestigioso Booker Prize 2002.Nel 2012 il regista premio Oscar Ang Lee ne ha tratto un film, suo primo esperimento in 3D, che ha riscosso immediato e unanime consenso di pubblico e critica: «Ho scelto Vita di Pi perché è una grande storia, una storia incredibile».Dello stesso autore, Piemme ha pubblicato anche Self.

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