Recensione: GRANDI SPERANZE (2012)

Pip (Jeremy Irvine), ragazzino orfano di dieci anni, vive con la sorella e il marito fabbro Joe (Jason Flemyng).
Un giorno, mentre sta andando a fare visita alla tomba dei genitori, si imbatte in un detenuto (Ralph Fiennes) appena evaso di prigione che gli chiede del cibo e una lima per liberarsi delle catene. Spaventano, Pip obbedisce, ma poco dopo il fuggitivo viene arrestato e rispedito in cella.
Un anno dopo Pip viene convocato a casa dell'eccentrica Miss Havisham (Helena Bonham Carter), desiderosa di vedere giocare il ragazzo con Estella (Holliday Grainger), una ragazzina bella e impertinente. Una ragazzina di cui Pip finisce per innamorarsi, pur sapendo di essere destinato ad una vita differente.
Dieci anni dopo infatti Pip è diventato l'apprendista di suo cognato Joe, rassegnato a vivere una vita umile, quando all'improvviso scopre di aver ricevuto un'ingente fortuna da un benefattore che desidera rimanere anonimo.
Sarà così che Pip potrà finalmente coronare il suo sogno di diventare un gentiluomo e aspirare, in questo modo, alla mano di Estella, che intanto finisce nelle mire di un ricco e prepotente giovane rampollo inglese.
E mentre Pip proverà a contendere Estella al suo rivale, l'anonimo benefattore deciderà di farsi avanti, sconvolgendo la vita del ragazzo e di tante altre persone...


Il regista veterano Mike Newell (Harry Potter e il calice di fuoco, Prince of Persia - Le sabbie del tempo, L'amore ai tempi del colera, Mona Lisa Smile, Quattro matrimoni e un funerale) per la trasposizione su grande schermo del celebre romanzo di Charles Dickens si affida all'esperienza dello scrittore-sceneggiatore David Nicholls, che cerca di narrare la storia rimanendo fedele al romanzo.
Un'impresa ardua che Nicholls affronta in mondo intelligente, evitando di cadere nella "trappola" della storia d'amore ma cercando, al contrario, di cogliere le tante sfaccettature di un romanzo sociale potente a articolato.
Infatti nel film ritroviamo, oltre all'amore, tante tematiche care allo scrittore, come la negazione dell'infanzia, la povertà, l'abbandono, la vendetta, la solidarietà, la follia, l'inferiorità delle donne, il classismo e l'impossibilità di un riscatto sociale (da cui il titolo beffardo "Grandi speranze").
La vera differenza, invece, è che nel film manca, soprattutto nella seconda parte, un pò di quel sarcasmo e di quell'ironia tipiche dei romanzi dickensiani, sempre in bilico tra il dramma e la commedia.


A livello tecnico la regia di Newell è impeccabile, la fotografia accurata e i costumi fedeli al periodo storico di riferimento. Così come intensa, appassionante e credibile risulta la recitazione di tutto il cast, dai protagonisti agli attori secondari, tra i quali spiccano Holliday Grainger, Helena Bonham Carter e Ralph Fiennes.

Per tutto questo Grandi speranze è, a mio avviso, il "film della settimana" e merita ampiamente il prezzo del biglietto.

USCITA CINEMA:
GENERE: Drammatico
REGIA: Mike Newell
SCENEGGIATURA: David Nicholls
ATTORI: Helena Bonham Carter, Ralph Fiennes, Jason Flemyng, Holliday Grainger, Robbie Coltrane, Jeremy Irvine, Ewen Bremner, Sally Hawkins, David Walliams, Jessie Cave
FOTOGRAFIA: John Mathieson
MONTAGGIO: Tariq Anwar
MUSICHE: Richard Hartley
PRODUZIONE: BBC Films, Lipsync Productions, Number 9 Films, Unison Films
DISTRIBUZIONE: Videa CDE
PAESE: Gran Bretagna, USA 2012
FORMATO: Colore 

PUOI ACQUISTARE IL LIBRO QUI

LIBRI & CULTURA CONSIGLIA...