Cartagena. Gli ultimi della Tortuga, Reportages: le novità Mondadori in libreria dal 20 novembre

Titolo: Cartagena. Gli ultimi della Tortuga
Autore: Valerio Evangelisti
Editore: Mondadori
Pagine: 336
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 17,50 €

 
Nel 1697 Luigi XIV è impegnato nell'ennesima guerra, detta dei Nove Anni. Per rimpinguare le casse ormai vuote del regno, decide di inviare una flotta imponente contro Cartagena, nell'attuale Colombia: una delle città più ricche dell'impero spagnolo d'oltremare, ritenuta imprendibile.
L'ammiraglio De Pointis, per navigare i Caraibi, ha però bisogno dell'ausilio della Filibusta. Solo che la Tortuga è stata abbandonata, e i Fratelli della Costa superstiti si sono sparsi sulle montagne dell'isola di Hispaniola. Chi riesce a radunarli è il governatore Ducasse, ex negriero, gran farabutto ma d'animo per certi versi nobile, avventuriero impavido.
Martin d'Orlhac è stato ladro, poi soldato, e infine è divenuto il braccio destro di De Pointis. Fatto imbarcare con i pirati, assiste con progressiva simpatia alla vita libera e feroce di costoro. Intreccia anche una bizzarra storia d'amore, che gli costerà parecchio, con una giovane dama spagnola tanto bella quanto inaccessibile, tanto apparentemente ingenua quanto sottile e intelligente.
La presa di Cartagena vedrà crescere la tensione tra il nobile De Pointis e il plebeo Ducasse, tra Fratelli della Costa ed esercito regolare; fino all'aperta ribellione dei filibustieri contro l'arroganza di un'aristocrazia che persino in Francia comincia a essere messa in discussione.
Sarà l'ultimo atto della confraternita di fuorilegge che sull'isola della Tortuga aveva preso forma e terrorizzato i Caraibi per quasi cinquant'anni. Pochi mesi dopo la conquista di Cartagena le grandi potenze firmeranno un trattato di pace e si impegneranno, di comune accordo, a combattere la pirateria.
I Fratelli della Costa tuttavia non spariranno, ma saranno chiamati a un differente destino. Anticipato, nei capitoli finali, da un colpo di scena che rallegrerà i lettori di Tortuga e di Veracruz.

Valerio Evangelisti (Bologna 1952), dopo aver pubblicato volumi e saggi di storia, si è dedicato interamente alla narrativa. Nel 1994 è uscito il suo primo romanzo, Nicolas Eymerich, inquisitore, vincitore del Premio Urania. Sono seguiti Le catene di Eymerich (1995), Il corpo e il sangue di Eymerich (1996), Il mistero dell'inquisitore Eymerich (1996), Cherudek (1997), Picatrix, la scala per l'inferno (1998), Metallo urlante (1998), i tre volumi di Magus. Il romanzo di Nostradamus (1999), Il castello di Eymerich (2001), Mater Terribilis (2002), Black Flag (2002), Antracite (2003), Noi saremo tutto (2004), Il collare di fuoco (2005), Il collare spezzato (2006), La luce di Orione (2007), Controinsurrezioni (2008, con Antonio Moresco), Tortuga (2008), Acque oscure (2009), Veracruz (2009), Rex tremendae maiestatis (2010) e Cartagena. Gli ultimi giorni della Tortuga (2012). È tradotto in una quindicina di lingue e ha vinto nel 1998 il Grand Prix de l'Imaginaire, nel 1999 il Prix Tour Eiffel e, nel 2000, il prestigioso Prix Italia per la fiction radiofonica. È direttore editoriale della e-zine Carmilla.

Titolo: Reportages
Autore: Joe Sacco
Editore: Mondadori
Pagine: 208
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 19,50 €


Nel corso dell'ultimo decennio, Joe Sacco si è sempre più orientato verso una forma breve di giornalismo a fumetti per riferire sulle aree di conflitto nel mondo. Per la prima volta in questo libro sono raccolti i reportage (ora divertenti, ora sinistri, sempre illuminanti) che fanno di Sacco uno tra i più straordinari corrispondenti internazionali di oggi. Reportages conduce i lettori dalle gallerie di Gaza utilizzate per traffici di ogni tipo, ai processi per crimini di guerra alla Corte dell'Aia, dalle vite degli "intoccabili" dell'India alle drammatiche vicende dei profughi subsahariani approdati sulle coste della non sempre ospitale Malta.
In un pezzo magistrale, Sacco si misura con la tragica assurdità della guerra in Iraq, soffermandosi anche su quella che costituisce una delle pagine più oscure della storia americana recente: la tortura dei detenuti.
Reportages non è solo l'opera più matura e affascinante di Sacco, ma dimostra soprattutto la straordinaria abilità di questo grandissimo disegnatore nel raccontare l'esperienza vissuta con una potenza di cui raramente gli altri media sono capaci.


Joe Sacco (Malta, 1960) ha vissuto in Australia prima di stabilirsi a Los Angeles nel 1972. Si è laureato in giornalismo all'Università dell'Oregon nel 1981. Da allora ha viaggiato parecchio. È stato in Medio Oriente per la prima volta nel 1991 e quando è tornato da Israele e dai Territori occupati aveva con sé il materiale con cui avrebbe creato il suo originalissimo reportage a fumetti Palestina, che gli ha fatto vincere l'American Book Award del 1996. Nel 1995, appena prima della fine della guerra in Bosnia, è stato a Sarajevo e nelle zone circostanti. In seguito ha pubblicato Gorazde Area protetta, durissima condanna dell'impotenza politica occidentale e delle assai maldestre operazioni militari dell'Onu durante il conflitto bosniaco. Le opere di Joe Sacco sono state esposte in gallerie d'arte e università di prestigio. Nel 2004 con le sue strisce di satira politica è diventato collaboratore fisso del «Washington Monthly». Nel dicembre dello stesso anno ha seguito in Iraq un battaglione dell'esercito americano e il suo reportage è stato pubblicato da «The Guardian» in Inghilterra, da «Libération» in Francia e da «Internazionale» in Italia.
Nel 2006 ha fatto una breve incursione nel mondo del punk, con il volume But I Like It, per poi tornare a occuparsi di Medio Oriente: nel dicembre del 2009 ha visto la luce Footnotes in Gaza, in cui Joe Sacco indaga e riflette sulla crisi di Suez del 1956.


PUOI ACQUISTARE I LIBRI QUI

LIBRI & CULTURA CONSIGLIA...