Recensione: IRON SKY (2012)

Nel 2018 alla vigilia delle elezioni presidenziali, il presidente degli Stati Uniti (Stephanie Paul) decide di inviare una spedizione sulla Luna guidata da James Washington (Christopher Kirby), un modello di colore, per tentare di catturare il consenso degli elettori di colore.
Una spedizione mirata anche alla ricerca dell'elio-3, un isotopo che permetterebbe agli Stati Uniti di raggiungere l'indipendenza energitica.
Una volta giunta sulla Luna, la spedizione tuttavia viene catturata da un gruppo di nazisti rifugiatosi nel lato oscuro della stessa dopo il 1945, in attesa di poter tornare sulla Terra. Un obiettivo da perseguire grazie alla gigantesca nave spaziale da guerra "Crepuscolo degli Dei", non ancora in grado di funzionare a pieno regime.
E proprio per risolvere questo problema, il futuro fuhrer Klaus Adler (Götz Otto) decide di partire per la Terra, insieme a James (trasformato in un uomo bianco) e, senza saperlo, alla sua futura moglie Renate (Julia Dietze).
Ma una volta giunti sulla Terra le cose non andranno come previsto...


La prima considerazione da fare sul film è che non si tratta di fantascienza, per cui se è quello che cercate lasciate perdere.
Iron Sky infatti è una commedia divertente che mette a nudo tutte le assurdità dell'ideologia nazista e del modello politico-sociale americano, ironizzando su situazioni e comportamenti che trovano (purtroppo) riscontro nella storia e nella più stretta attualità.
Si gioca sul concetto di razza pura, in riferimento a quella ariana; su una ritualistica rigida (dal saluto all'inno nazionale); sulla falsa propaganda (vedi "Il grande dittatore" di Chaplin); sugli spot elettorali americani (pronunciati con un nazionalismo esasperato); sulla prepotenza e sugli eterni secondi fini americani; ecc. ecc.


Un paragone, quello tra il nazismo e la politica americana, che potrebbe sembrare azzardato, ma che in realtà serve più che altro a dimostrare come il mondo non sia poi tanto cambiato dal dopoguerra ad oggi, dominato da poteri forti in perenne conflitto.

Timo Vuorensola al suo esordio si diverte ad arricchire il film come numerosi citazioni e riferimenti al cinema classico, dal Grande Dittatore di Chaplin, appunto, a Guerre Stellari.
Per il resto la fotografia è molto carina e il cast, composto perlopiù da esordienti, non si comporta male, tanto che gli attori nei loro ruoli caricaturali riescono persino ad essere credibili, oltreché divertenti.

Un film che si può tranquillamente vedere per passare una serata divertente e riflettere su certe assurdità, ahimé ancora di strettissima attualità.

USCITA CINEMA: 11/10/2012
GENERE: Azione, Commedia, Fantascienza
REGIA: Timo Vuorensola
SCENEGGIATURA: Michael Kalesniko
ATTORI: Julia Dietze, Peta Sergeant, Udo Kier, Kym Jackson, Stephanie Paul, Götz Otto, Christopher Kirby, Monika Gossmann, Jim Knobeloch, Yuki Iwamoto, Tilo Prückner, Tero Kaukomaa
FOTOGRAFIA: Mika Orasmaa
MONTAGGIO: Suresh Ayyar
MUSICHE: Laibach
PRODUZIONE: Blind Spot Pictures Oy, 27 Films Production, New Holland Pictures, Tuotantoyhtiö Energia, Yleisradio
DISTRIBUZIONE: Moviemax
PAESE: Australia, Germania, Finlandia 2012
DURATA: 93 Min
FORMATO: Colore 

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