L'oro dell'imperatore, Skagboys, Sarà una bella società e tante altre novità in libreria dal 25 ottobre

Titolo: Sarà una bella società. Viaggio ai confini dell'utopia
Autore: Elfo
Editore: Garzanti
Pagine: 136
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 25,00 €


Attraverso 121 tavole emozionanti, istruttive e sorprendenti, Elfo ci guida in una delle avventure più appassionanti dell'umanità: il viaggio infinito verso il Paese di Utopia, la società perfetta, il paese della felicità.
Da sempre sogniamo un mondo perfetto. A volte lo proiettiamo nel passato, come il Giardino dell'Eden. A volte lo immaginiamo nel futuro, o in qualche luogo lontano. Altre volte proviamo addirittura a realizzarlo… A inventare questi sogni sono stati spesso profeti, filosofi, scrittori, ma anche gente comune, sospinta da un ideale e dal desiderio di metterlo in pratica. Silenziosi e intrepidi, Sancho Panza e Don Chisciotte, i due eroi che Elfo ha scelto come guide, ci fanno visitare le terre promesse da Rabelais, Fourier, Sade, Marx, Lafargue e Abbott… Ma incontriamo anche la Torre di Babele e il paese di Cuccagna, e poi diverse isole: quella immaginata da Tommaso Moro, quella di Robinson Crusoe, quelle governate dai pirati e l'Isola delle Rose costruita in mezzo all'Adriatico…


Giancarlo Ascari (Elfo) (1951), laureato in Architettura, ha pubblicato disegni e scritti su varie testate, tra le quali «Linus», «Corriere dei Piccoli», «Pilote» (Francia), «Epix» (Svezia), «Babel» (Grecia), «Linea d'Ombra», «Il Manifesto», «L'Unità», «Alfabeta», «Il Giorno», «Smemoranda», «la Repubblica», «Corriere della Sera», «Diario». Ha curato mostre di illustrazioni e fumetti in USA, Giappone e Italia. Ha pubblicato il suo primo libro a fumetti (Lo statuto dei lavoratori illustrato) nel 1975, seguito, trent'anni dopo, da Love Stores. Nel 2010 ha scritto e disegnato con Matteo Guarnaccia Quelli che Milano. È un artista che padroneggia un'infinità di segni e stili differenti. Ogni sua pagina fotografa piccoli aspetti del quotidiano trasfigurandoli in una sorta di osservatorio sul mondo, sugli uomini, sui diversi modi di affrontare la vita. Il suo capolavoro, Tutta colpa del '68 (Garzanti 2008), lo ha consacrato tra quei maestri un po' defilati ma influenti, in grado di indicare il presente riflettendo soprattutto sul passato.

Titolo: Skagboys
Autore: Irvine Welsh
Editore: Guanda
Pagine: 630
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 20,00 €


Come ha fatto Edimburgo sullo scorcio del secolo scorso a diventare la capitale dell'eroina? E come hanno fatto Renton, Sick Boy e gli altri a diventare quello che sono in "Trainspotting"? Domande che trovano risposta in questo prequel del romanzo più famoso di Irvine Welsh, direttamente dalla voce narrante di Renton, ancora studente universitario, e il più cosciente e combattuto del gruppo. Intorno a lui gli amici di sempre, Sick Boy, già psicologicamente alla deriva, e Franco Begbie, teppista violento pronto a diventare sociopatico. Sullo sfondo della tragedia incombente, l'iperrealismo, l'ironia e l'energia narrativa che hanno fatto di Welsh una delle voci più grandi della narrativa d'Oltremanica.  

Irvine Welsh, nato in Scozia, vive a Dublino, dopo aver vissuto e lavorato a Edimburgo, Amsterdam e Londra. Letteralmente esploso nel 1993 con Trainspotting, romanzo – e film di culto di Danny Boyle, dopo essere stato «il capofila della chemical generation» e successivamente «il Céline degli anni Novanta», Welsh è diventato uno degli autori più amati dal pubblico europeo. Energia, intelligenza, inventiva linguistica, spregiudicatezza, humour nero, gusto per l’eccesso, oscenità, nichilismo spietato sono alcuni dei molti ingredienti che Welsh ha saputo mescolare e che hanno reso assolutamente unico l’estremismo narrativo dei suoi formidabili romanzi. Da un racconto di Acid House è stato tratto l'omonimo film di Paul McGuigan.

Titolo: Collezione di primavera
Autore: György Spiró
Editore: Guanda
Pagine: 304
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 18,00 €


La tempesta della Rivoluzione del 1956 sembra essere passata senza troppi danni per Gyula Fátray e la moglie Kati, una coppia di ebrei sopravvissuti alle persecuzioni naziste. Lui, ingegnere in una fabbrica di Budapest, ha trascorso i giorni della rivolta e della repressione sovietica in ospedale per i postumi di un’operazione; lei, funzionaria del fondo per le belle arti, è rimasta chiusa in casa. E così, mentre tutt’intorno a loro chi è restato fedele al regime scatena la vendetta contro anticomunisti e riformatori, Gyula torna al lavoro sperando in una promozione e in una carriera nel partito, e Kati si getta anima e corpo nell’organizzazione di una grande mostra, la sua Collezione di primavera.
Basta però un oscuro articolo di giornale, in cui il nome di Gyula è inserito in un elenco di cospiratori al soldo delle potenze straniere, per farlo precipitare in un incubo kafkiano. Gyula viene bandito dalla mensa aziendale, sottoposto a un processo interno in cui i colleghi lo accusano di crimini inesistenti e infine cacciato dalla fabbrica. Perfino amici e parenti gli voltano le spalle. Comincia per lui una caccia disperata e surreale a un documento che certifichi la sua effettiva permanenza in ospedale nei giorni della rivolta. Ma in un mondo dominato dalla paura anche dimostrare una verità ovvia diventa un’impresa sovrumana. Finché tutto cambierà di nuovo...  

György Spiró è nato nel 1946 a Budapest. È scrittore, traduttore e professore di Letteratura polacca. È uno dei drammaturghi contemporanei più rappresentati in Ungheria.

Titolo: L'oro dell'imperatore
Autore: Robert Wilton
Editore: Longanesi
Pagine: 444
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 18,80 €


Un uomo viene trascinato dalla corrente sulla spiaggia di un villaggio di pescatori affacciato sulla Manica. È l’unico sopravvissuto a un naufragio avvenuto in circostanze misteriose e la sua vita è appesa a un filo... Ma l’uomo, Tom Roscarrock, ha anche una missione da compiere. È il 1805 e Napoleone ha sottomesso l’Europa. Non gli rimane che sferrare l’attacco finale per conquistare il canale della Manica: solo l’Inghilterra infatti gli resiste ancora grazie alla propria flotta. Nel paese, però, la miccia della ribellione è accesa: il popolo di Sua Maestà è attratto dagli ideali della rivoluzione francese, e l’Irlanda è sull’orlo della rivolta.
In questo scenario incandescente Tom Roscarrock, rimasto senza più legami né radici, è l’uomo ideale per diventare il primo agente segreto della storia britannica. Entrato nell’Organizzazione generale di indagine e di controllo, un organismo del governo inglese che opera nell’ombra, riceve l’incarico di rintracciare due pericolosi rivoltosi e, soprattutto, di indagare su una enigmatica flotta pronta a intervenire al fianco dei francesi... Catapultato in un pericoloso intreccio di intrighi politici, Roscarrock si ritrova a seguire le tracce del suo stesso passato, trasformando una battaglia tra imperi in una guerra privata in nome della vendetta...

Robert Wilton ha lavorato per anni in diversi dipartimenti del governo britannico. È stato consigliere del primo ministro del Kosovo durante il processo di indipendenza ed è tornato in patria come ufficiale decorato. Saggista apprezzato nel mondo accademico, vive tra il Kosovo e la Cornovaglia.

Titolo: Un castello di inganni
Autore: Elizabeth George
Editore: Longanesi
Pagine: 594
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 18,80 €


«Alla fine, tutto sembra ricondursi al denaro», riflette lapidario Thomas Lynley di fronte all’indagine che lo ha portato in Cumbria, un incarico strettamente confidenziale affidatogli da Sir David Hillier. A chiamare in causa Scotland Yard è Bernard Fairclough, baronetto di recente nomina e ricco industriale, convinto che la morte per annegamento di suo nipote Ian, archiviata dal coroner come accidentale, sia stata in realtà un omicidio. Affiancato da Deborah e Simon St. James, che lo seguono in incognito, Lynley si ritrova a frugare tra gli scheletri nell’armadio di molte «rispettabili» persone, costretto a mettere in discussione persino gli affetti più cari.
E le sorprese non mancano negli armadi di casa Fairclough, o piuttosto nelle complicate relazioni che ruotano attorno alle ricche casse della famiglia: una figlia finta invalida che conduce un’esistenza parassita a spese del padre; un figliol prodigo uscito dal tunnel della dipendenza da alcol e stupefacenti che si affanna per rientrare nelle grazie del genitore, un ragazzino affetto da turbe psichiche, qualche ex moglie inviperita e non pochi amanti inopportuni... Uno scomodo ginepraio su cui si è concentrata l’attenzione del giovane reporter di un famigerato quotidiano scandalistico, da tempo impegnato a indagare sulla nuova vita del rampollo di casa Fairclough...

Elizabeth George è nata a Warren (Ohio) e vive nello stato di Washington. La stampa ha detto di lei che «è la regina incontrastata del mystery» (Entertainment Weekly) e che, con la sua scrittura, «dimostra che i grandi scrittori di romanzi gialli sono anche grandi romanzieri» (New York Times). Nei suoi libri – tutti bestseller internazionali – ha dato prova di un indiscutibile talento, conferendo alla detective story classica una dimensione diversa e più complessa, che sonda l’inesauribile varietà dei sentimenti umani. E' stata insignita dei prestigiosi Anthony Award, Agatha Award, Grand Prix de Littérature Policière e MIMI, riconoscimento tedesco dedicato ai gialli. 

Titolo: La battaglia di Stalingrado
Autore: Alfio Caruso
Editore: Longanesi
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 11,60 €


Stalingrado (l’odierna Volgograd) fu teatro della più lunga e sanguinosa battaglia della seconda guerra mondiale, uno scontro che durò dall’estate del 1942 all’inverno del 1943. Il 22 novembre, per quasi trecentomila uomini della Wehrmacht e dei suoi alleati, chiusi in una sacca dalle armate sovietiche, iniziò un tragico conto alla rovescia. Il freddo, la fame, la sete, le malattie uccisero più tedeschi degli attacchi russi. La città divenne un incubo, un cumulo di macerie, un inferno: ogni ferita era a rischio d’infezione, la sopravvivenza una sfida quotidiana. Il 2 febbraio del 1943, contravvenendo all’ordine del Führer di resistere a ogni costo, si arresero in centoventimila: di questi solo seimila tornarono a casa dopo una lunga detenzione, durata per alcuni tredici anni.
Dopo oltre cinque mesi di battaglie, il mattatoio contava più di un milione e mezzo tra morti e feriti, dall’una e l’altra parte. Dei settantasette soldati italiani che avevano partecipato all’assedio se ne salvarono soltanto due. Con la sconfitta di Hitler e dei suoi eserciti nella battaglia di Stalingrado, ebbe finalmente inizio il cruento tracollo del Terzo Reich.

Alfio Caruso, nato a Catania nel 1950, è autore di sette romanzi, thriller politici e di mafia: Tutto a posto (1991), I penitenti (1993), Il gioco grande (1994), Affari riservati (1995), L'uomo senza storia (2006), Willy Melodia (2008), L'arte di una vita inutile (2010) e di due saggi di sport con Giovanni Arpino. Presso Salani è apparso Breve storia d'Italia. A Italiani dovete morire sono stati attribuiti il Premio Hemingway e il Premio Acqui Storia. 

Titolo: Il taccuino del naturalista
Autore: Richard Mabey
Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 96
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 11,00 €


I nostri sensi sono uno strumento privilegiato di conoscenza e di comunicazione con la Natura, da cui nemmeno lo scienziato può prescindere. Ne è pienamente convinto il famoso botanico inglese Richard Mabey, tanto da dedicare a ognuno di essi uno dei saggi di questa sua raccolta. Riuscendo nell’ardua impresa di coniugare la visione romantica della Natura con la scrupolosità dell’osservatore scientifico, Mabey ci regala una raffinata serie di meditazioni poetiche e soprattutto ci guida in un viaggio alla scoperta del mondo naturale in cui siamo immersi, per un godimento sensoriale e intellettuale a tutti gli effetti. 

Richard Mabey è il più famoso botanico inglese, curatore di fortunate rubriche sui giornali e alla Bbc. Tra i suoi numerosi saggi c'è Flora Britannica, che il Times ha eletto la miglior guida naturalistica mai pubblicata. Vive in un cottage del 1600 nella campagna inglese del Norfolk.

Titolo: Rivolte o barbarie
Autore: Francesco Raparelli
Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 10,00 €


Ormai anche i più accesi sostenitori del libero mercato devono fare i conti con un sospetto: che l’odierna crisi del capitalismo, con le enormi contraddizioni sociali che porta con sé, ne mostri limiti irreparabili. Rivolta o barbarie radicalizza quest’interrogativo, smascherando tanto le menzogne prodotte da un trentennio di dittatura neoliberista quanto l’odiosa retorica del sacrificio collettivo propinata da governi tecnici e «grandi coalizioni» europee: e se la crisi globale, si chiede Raparelli, fosse in realtà l’occasione per il capitalismo di compiere un decisivo salto di qualità nello sfruttamento dell’uomo e della natura?
Attraverso una lucida analisi dei dati economici e delle dinamiche sociali, Raparelli mostra il legame tra l’offensiva contro diritti del lavoro, welfare e beni comuni, in corso ovunque in Occidente, e un più vasto progetto di «recinzione» dell’intera società, giungendo a scorgere i tratti, con Marx, di una «nuova accumulazione originaria». Come possiamo scongiurare questa catastrofe? Attraverso una grande «coalizione di poveri», che miri a realizzare, come non teme di ribattezzarlo l’autore, il comunismo del XXI secolo. In altre parole, la democrazia di quel 99 per cento di cui si sono definiti parte il movimento Occupy e la rivolta degli indignados. Consapevoli che, come direbbe Brecht, la rivoluzione è la semplicità difficile a farsi.

Francesco Raparelli è nato a Roma nel 1978. Dottore di ricerca in filosofia, da anni fra gli animatori dei movimenti studenteschi e precari, ha diretto il Centro studi per l’Alternativa comune nato all’interno dell’esperienza politica di Uniti contro la crisi. Fondatore della rete universitaria UniCommon (prima UniRiot), collabora con il mensile alfabeta2 e, come blogger, con Huffington Post Italia. Nella primavera del 2012 ha partecipato, come autore e ospite in studio, al programma televisivo di Sabina Guzzanti Un due tre... Stella. Esc, l’atelier autogestito di San Lorenzo a Roma, è la sua «casa».

Titolo: Sesso: quello che i genitori non dicono
Autore: Stefania Piloni, Gianfranco Trapani
Editore: TEA
Pagine: 192
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 10,00 €


Il sesso è ancora tabù: i tuoi genitori evitano l’argomento, gli amici ne sanno quanto te, da Internet è più facile ricavare altri dubbi invece che chiarezza. E allora, con chi parlare di sesso? Essere disorientati è normale, essere curiosi è legittimo: saperne di più sul sesso è una necessità. E questo libro cerca di dare delle risposte alle domande più frequenti: cosa devo fare la prima volta? Sono davvero importanti le dimensioni? Come si usa la pillola? E cos'è quella del giorno dopo? Cosa vuol dire avere rapporti sicuri?  

 
Titolo: Non puoi mentirmi
Autore: Thorsten Havener
Editore: TEA
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo copertina: 13,00 €


Nei rapporti personali, professionali e quotidiani, i nostri pensieri sono costantemente sottoposti a influssi d'ogni tipo: dalle parole, al linguaggio del corpo, alla mimica del volto. Grazie alla sua personale esperienza, e con l'aiuto di esempi concreti, esperimenti scientifici e tecniche spettacolari, Thorsten Havener ci svela tecniche e accorgimenti per leggere e interpretare correttamente espressioni, gesti e atteggiamenti altrui. In questo modo sapremo finalmente se chi ci sta di fronte esprime davvero ciò che prova, se ciò che ci comunica a parole è sincero oppure no o, peggio ancora, se intende influenzarci nelle nostre decisioni o addirittura manipolarci.  

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