Recensione: NUDI E FELICI (2012)

USCITA CINEMA: 10/08/2012
GENERE: Commedia
REGIA: David Wain
SCENEGGIATURA: Ken Marino, David Wain
ATTORI: Jennifer Aniston, Paul Rudd, Malin Akerman, Ray Liotta, Kathryn Hahn, Lauren Ambrose, Justin Theroux, Alan Alda, Kerri Kenney, Joe Lo Truglio, Michaela Watkins, Todd Barry, Patricia French
FOTOGRAFIA: Michael Bonvillain
MONTAGGIO: David Moritz, Robert Nassau
MUSICHE: Craig Wedren
PRODUZIONE: Apatow Productions
DISTRIBUZIONE: Universal Pictures
PAESE: USA 2012
DURATA: 98 Min
FORMATO: Colore

RECENSIONE

Dopo aver perso il lavoro, George (Paul Rudd) e Linda (Jennifer Aniston) sono costretti a lasciare New York per trasfrerirsi ad Atlanta, dal ricco e odioso fratello di George.
Durante il viaggio, però, la coppia si imbatte nell'Elysium, una comunità internazionale di personaggi bizzarri che vivono a stretto contatto con la natura, condividendo ogni cosa.
Una comunità a cui la coppia deciderà di aderire dopo aver trascorso una serata bellissima e capito di non poter sopportare il fratello di George. 
Una decisione che finirà per cambiare il loro rapporto.

Nudi e felici è una commedia leggera che pone in risalto il conflitto moderno tra la vita convenzionale frenetica, stressante e super-tecnologica di città, e quella vissuta a stretto contatto con la madre terra (tra pacifismo, naturismo e poligamia).
Un conflitto già raccontato in tante pellicole di genere che puntano a far riflettere lo spettatore su alcune peculiarità dell'era moderna, attraverso la riscoperta di una vita primordiale, e allo stesso tempo a divertirlo, ironizzando su situazioni che possono apparire "bizzarre" a tutti coloro che vivono una vita ordinaria.

Il risultato, però, non è dei migliori perchè si ride poco e la storia è tanto prevedibile quanto scontata.
E se non convince il film parte della colpa è anche dei protagonisti, decisamente poco credibili.

In definitiva ci troviamo di fronte al classico film che si lascia vedere, ma che si dimentica l'attimo dopo e non riesce nell'intento primario di divertire lo spettatore. 

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