Trevi conquista Capalbio
con il suo libro tra saggio e
romanzo
Per la prima volta
la giuria del Premio Capalbio fa conoscere in anticipo un vincitore. Qualcosa di scritto di Emanuele Trevi,
edito da Ponte alle Grazie.
La serata di
premiazione si terrà il 26 Agosto 2012.
Il premio Capalbio, giunto
alla sua 16^ edizione, ormai accreditatosi come un punto di riferimento di
primo piano nel panorama della saggistica, per la qualità e l’indipendenza
delle scelte che lo contraddistinguono dalla nascita, a cui contribuì Paolo
Mieli, per la prima volta ha comunicato un’importante anticipazione da parte
della giuria.
Il primo vincitore
designato è Qualcosa di scritto di Emanuele Trevi, edito da Ponte alle
Grazie;
viaggio all’interno della
vita di Pier Paolo Pasolini attraverso i ricordi, le parole e le tracce
lasciate dai protagonisti.
Giacomo
Marramao, uno dei giurati eccellenti del premio, sempre attento e cauto nei
giudizi, commenta così: Il libro di Emanuele Trevi si situa lungo la
seducente e rischiosa linea d'ombra tra saggio e romanzo. Libro dal profilo
ancipite, dunque: romanzo scritto con la lingua che si adopera per la
saggistica (come diceva Pasolini di "Petrolio", in una lettera ad
Alberto Moravia) e, per converso, saggio giocato su una scrittura avvincente
come quella dei romanzi.
In "Qualcosa di scritto", Trevi riesce a
trasmetterci, con passione filtrata dall'autoironia, l'impatto traumatico - o,
secondo la sua stessa definizione, letteralmente catastrofico - esercitato
sulla sua
biografia da due incontri con figure eccezionali della nostra cultura: l'incontro impossibile con Pier Paolo Pasolini e l'incontro reale, realissimo, con Laura Betti.
biografia da due incontri con figure eccezionali della nostra cultura: l'incontro impossibile con Pier Paolo Pasolini e l'incontro reale, realissimo, con Laura Betti.
Mirella
Serri, docente e studiosa di letteratura italiana, da anni in giuria:
La morte non è nel non
potere più comunicare, ma nel non potere più essere compresi”, diceva Pasolini.
Il bellissimo romanzo-saggio di Emanuele Trevi, “Qualcosa di scritto”, (Ponte
alle Grazie) restituisce a Pasolini quella comprensione a cui lui ha ambito
tutta la vita. Trevi fa del poeta de “Le ceneri di Gramsci” e di Laura
Betti, la vestale della sua memoria, due personaggi indimenticabili e
ricostruisce il clima intellettuale in cui matura lo scandaloso libro
“Petrolio”, in un racconto anche autobiografico e iconoclasta, pieno di
amore e di rabbia.
Si tratta di un
avvenimento che vedrà confluire a Capalbio, la sera del 26 Agosto 2012,
protagonisti della cultura e della politica, anche perché per la prima volta
viene affrontata la vita e il ruolo di Pier Paolo Pasolini.
Il bellissimo
romanzo-saggio di Emanuele Trevi è in grado di suscitare passioni ed emozioni
mai sopite e determinare nuove ed esaltanti riscoperte.
Il premio Capalbio è organizzato dalla Fondazione Epokè e
dal comune di Capalbio.
PUOI ACQUISTARE IL LIBRO QUI