Recensione: VIAGGIO IN PARADISO (2012)

USCITA CINEMA: 01/06/2012
GENERE: Azione, Thriller
REGIA: Adrian Grunberg
SCENEGGIATURA: Mel Gibson, Adrian Grunberg, Stacy Perskie
ATTORI: Mel Gibson, Peter Stormare, Scott Cohen, Bob Gunton, Dean Norris, Patrick Bauchau, Stephanie Nicole Lemelin, Gustavo Sánchez Parra, Sofía Sisniega, Daniel Giménez Cacho
FOTOGRAFIA: Benoît Debie
MONTAGGIO: Steven Rosenblum
MUSICHE: Antonio Pinto
PRODUZIONE: Airborne Productions, Icon Productions
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
PAESE: USA 2012
DURATA: 95 Min
FORMATO: Colore 

TRAMA
Driver sta cercando di passare il confine messicano a bordo di un'auto piena di soldi sporchi quando viene arrestato dalla polizia. Sa bene che per lui si aprono le porte di un carcere da incubo dove imparerà a sopravvivere anche grazie all'inaspettato aiuto di un bambino di nove anni che nasconde un terrificante segreto...

RECENSIONE

Un rapinatore americano (Mel Gibson) cerca di fuggire dalla polizia ma la sua corsa finisce in Messico, dove viene arrestato dalle autorità locali che decidono di tenersi il bottino.
Per scontare la pena finisce in un carcere di Tijuana, chiamato El Pueblito, una sorta di "villaggio" autogestito da alcuni prigionieri.
Qui incontra un ragazzino a cui si lega, pur sapendo che quest'ultimo è destinato a morire per offrire il fegato a Javi, un ricco trafficante malato di cirrosi.
Tuttavia il rapinatore è deciso a salvargli la vita, dopo aver recuperato i soldi e la libertà.

Personalmente, dopo aver visto il trailer, non mi aspettavo molto da questo film. Forse proprio per questo sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Viaggio in paradiso è un concentrato d'azione e violenza a tinte pulp, con un Mel Gibson insolitamente ironico. Un film che con "leggerezza" affronta una realtà sociale, quella messicana, degradata e violenta, molto spesso dominata dalla malavita. Una realtà dura, quasi anarchica, dove la vita non viene considerata un valore, ma conta meno dei soldi.

Un film onesto questo di Adrian Grunberg, al suo esordio, che riesce a sfuggire la banalità e la retorica, affrontando un argomento spinoso senza prendersi troppo sul serio o voler insegnare niente a nessuno. Tra l'altro con una buona direzione degli attori e una colonna sonora adeguata.

Un film veloce e divertente che consiglio agli amanti del genere.

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