Recensione: 21 Jump Street (2012)

Schmidt (Jonah Hill) e Jenko (Channing Tatum) non sono stati amici al liceo; il primo era uno sfigato, secchione e insicuro; l'altro un tipo sportivo, forte ma profondamente ignorante. Quando entrambi si ritrovano all'accademia di polizia, invece, iniziano a frequentarsi fino a diventare migliori amici. Una volta conseguito il diploma sognano di vivere una vita d'azione ma finiscono per curare la vigilanza di un parco, in sella a due ridicole biciclette. Tutto questo fino a quando non si imbattono in una banda di motociclisti, intenti a spacciare, e arrestano uno di loro, dimenticandosi di leggergli i diritti. Per riscattarsi, dato il loro aspetto giovanile, i due poliziotti vengono inviati al 21 di Jump Street, un'unità segreta che lavora sotto copertura. Il loro nuovo incarico, infatti, sarà quello di tornare al liceo per cercare gli spacciatori di una nuova droga sintentica e beccare il loro fornitore. Ma riusciranno nel loro compito e, soprattutto, avranno superato i loro problemi adolescenziali? Questo dovete scoprirlo da soli.

21 Jump Street è una commedia d'azione divertente che gioca con gli stereotipi del genere. A partire dalla vita "traumatica" liceale, con l'eterno conflitto tra secchioni sfigati e tipi tosti senza cervello, per continuare con il poliziotto nero sempre arrabbiato; la banda di motociclisti cattivi; i ragazzini ricchi e viziati che spacciano; ecc. ecc. Un film, quindi, che funziona nella sua leggerezza e nel suo tentativo di prendersi in giro, soprattutto grazie alla sintonia comica dei due protagonisti: Jonah Hill e Channing Tatum. Un duo che si completa alla grande, sia dal punto di vista fisico sia da quello intellettivo!

Un film adatto a chi vuole passare una serata divertente, senza grandi pretese!

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